Parlare di armocromia senza elencare gli errori di noi adepte, sarebbe come non leccarsi le dita e godere solo a metà.

La moda dell’armocromia, la corsa a cercarsi la stagione di appartenenza e l’ansia da guardaroba in palette è inversamente proporzionale allo scoppio dei nervi della mia migliore amica che si deve sorbire i test del sottotono ad ogni weekend.
Noi, povere mortali, collezioniamo errori di armocromia nella speranza di “azzeccare” la stagione e di vivere per sempre in palette, amen.
Se stai leggendo questo post e pensi di non aver mai fatto errori, ti ricrederai.
L’analisi delle somiglianze: il primo degli errori dell’Armocromia
Il grosso sbaglio che facciamo quando ci avviciniamo all’armocromia è quello di trovarci un doppelgänger già analizzato, un gemello famoso per esempio, da cui copiare stagione e look.
Somiglio a Keira Knightley = sono Winter Cool e comincio a vestirmi come lei.
No, non funziona proprio così. Tralasciando la Body Shape e il guardaroba milionario della Knightley, ognuna di noi ha bisogno di essere “analizzata” singolarmente da un’esperta.
Purtroppo, l’analisi delle somiglianze fa incorrere nell’errore più comune, ovvero sottovalutare Sottotono, Intensità e Contrasto: l’incubo più grande delle armocromiste.

Se insisti a voler somigliare a Keira Knightley finirai per ricercare spasmodicamente prove per avvalorare la tesi, sbagliando inevitabilmente a tutto tondo.
Un cerchio, effettivamente, non può morire quadrato e una Summer, seppur fredda, non è una Winter.
La palette sbagliata
Avere tra le mani la palette sbagliata non è solo un danno alla nostra immagine ma influisce anche sulla nostra serenità mentale, perché vestire coi colori sbagliati ci “sbatte” anche l’umore.


La palette è l’unica cosa che ci interessa e vorremmo fosse distribuita come le palme a Pasqua: gratis e a tutta la popolazione.
Dopotutto noi siamo adepte e discepole e pendiamo dalle labbra delle consulenti di immagini su Instagram.
Dimmi quante ne segui e ti dirò a che grado di armofollia sei.

L’errore dell’armocromia che facciamo più spesso? Autovalutarci secondo le nostre convinzioni.
Vene verdi e labbra aranciate allora sei calda, vene blu-viola con labbra rosa e sei fredda.
E allora tutti a guardarsi le vene dei polsi e delle tempie e nei posti più strani del corpo alla ricerca di quella sfumatura che non sappiamo esattamente a cosa debba corrispondere.
Non ci rendiamo conto che il colore delle vene è filtrato dal colore della pelle, che le fa apparire più verdi o blu e spesso ci fa incorrere in un errore di valutazione.


Tra gli errori dell’armocromia e degli anni 2000 c’è l’abbronzatura
Per fortuna siamo diventate più sagge e abbiamo smesso di farci il bagno nell’olio Johnson prima di andare al mare.
Il pallore acquisito nell’ultimo decennio non è però indicativo. L’abbronzatura dice molto.
Ogni volta che una persona pronuncia la frase “se hai un sottotono freddo ti abbronzi meno”, un’armocromista muore.
Anche le persone dal sottotono freddo raggiungono un buon livello di abbronzatura, con la differenza che i sottotoni caldi hanno più melanina e quindi avranno un’abbronzatura più omogenea e dorata.
Io, nel dubbio, al mare ci vado con la foto di Paris Hilton e quella di Catherine Zeta Jones negli anni 2000.
Ripetiamo insieme: non si può comparare, non si può comparare, non si può comparare, non si può comparare.
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Un diavolo per capello
Il Rosso è indice di stagione calda.
Avete mai visto i capelli di mia madre? Indipendentemente dalla tintura, dal parrucchiere o dal tonalizzante, i suoi capelli decidono arbitrariamente di diventar rossi a cadenza bisettimanale.
Perché? È una caratteristica della stagione Winter e infatti lei possiede un’invidiabile pelle di porcellana.

Avete presente quel suono stridulo, quell’allarme antipatico, che suona quando si sbaglia l’inserimento dell’osso nella cavità mentre si gioca all’allegro chirurgo? Lo stesso esatto suono fuoriesce dalle orecchie delle armocromiste imbestialite quando ci basiamo sul colore dei capelli per stabilire la stagione.
Capelli e occhi, infatti, servono principalmente a stabilire il sottogruppo di appartenenza. Così sia.

Se non ti sei mai guardata i vasi sanguigni sui polsi vuol dire che l’armocromia non ti è ancora entrata nelle vene.
Leggi anche l’articolo sull’Armocromia Royal per fare il pieno di ispirazione.