Pensiamo sempre che le questioni più dibattute siano solo tra Inter o Milan, pizza o pasta, fondente o al latte, estate o inverno. Grosso sbaglio.
Anche il comparto beauty ha i suoi derby calcistici e, se l’annosa questione micellare o bifasico già mette a dura prova la nostra coerenza nella fase del demaquillage, figuriamoci quante vite attraversiamo tra solido e liquido per la questione sapone per le mani da comprare, usare e consumare fino alla fine.
Qui c’è in ballo proprio la stabilità coniugale perché è noto che le crisi di coppia si consumino spesso, oltreché per colpa d’un dentifricio chiuso e soprattutto spremuto male, anche dinnanzi a una saponetta troppo viscida o a un erogatore intoppato del sapone liquido che schizzerà tutto in faccia e sulla maglia. Da che parte vogliamo stare per il bene del nostro bagno e della nostra serenità mentale?

L’eterno dibattito tra sapone liquido e sapone solido
Personalmente amo tantissimo le saponette solide. Le più belle hanno una carta spessa, di pregiata fattura, sapientemente piegata e finemente decorata; il sapone al suo interno sprigiona una fragranza d’altri tempi di cui si brama il profumo addosso per ore e l’incisione che crea il rilievo è una caratteristica chic che ne aumenta il fascino.
Ma le amo per cinque minuti. Le scarti, le usi due volte e la poesia è già finita. L’incarto è nel pattume, l’incisione in rilievo si colma di biancastro e c’è in omaggio quel deposito viscido che vegeta tra il sapone e il portasapone in attesa di un destino cui nessuno si vuol far carico. Le saponette solide sono un’illusione, belle solo se non le usi. E che me ne faccio del museo delle cere dei saponi?
Allora rifaccio: amo tantissimo il sapone solido ma il sapone liquido di più.
Ciascuno di noi continuerà a tifare per la propria squadra di sapone preferita, oppure cambieremo idea o correderemo il nostro bagno di mille bolle blu tipi di sapone. È giunta l’ora ch’io metta al vostro servigio il sapere accumulato in questi anni di saponi consumati fino all’ultima bolla!

Sapone per le mani da comprare: quelli belli da vedere in bagno
La mia voglia di cambiamento è sempre tanta e irrefrenabile dunque, piuttosto che voler cambiare i mobili ogni mese – pratica troppo dispendiosa e forse anche un pochino psicopatica –, ho deciso di cambiare le piccole cose come ad esempio il sapone per le mani. Ecco perché conosco i più belli, quelli che stanno bene sul lavabo o sul ripiano del bagno e quelli che rendono molto meno misteriosa l’esperienza del lavaggio delle mani da parte dei vostri ospiti sospettosi come Jessica Fletcher: che razza di sapone ci sarà in questo dispenser automatico? Non è che in questo portasapone in marmo di Carrara ci hanno messo il Fairy Platinum Gel?
Dove c’è il bello c’è anche il buono. Questa massima non sempre vale in fatto di uomini, lo sappiamo già. Ma possiamo sbilanciarci a credere che sia vera quando si parla di saponi per le mani. Spesso le aziende che investono in confezioni ed erogatori curati lo fanno per valorizzare la bontà del prodotto contenuto all’interno e perché sanno che siamo deboli di cuore e che ci piace il bello.
A chi importa il contenuto se la confezione non è attraente?

Questione eco
Ricordiamoci che Greta incombe sulle nostre spalle a rammentarci che esiste la sostenibilità ambientale: in questo caso la saponetta solida è senz’altro da privilegiare poiché ha l’imballo ridotto al minimo che, il più delle volte, è in carta riciclabile. Il sapone liquido è più sostenibile quando è contenuto in una bottiglia in vetro, in un dispenser di plastica riciclata o di materiali a base biologica.
Ecco la selezione di saponi da comprare, belli per il bagno e buoni per le mani
Saponette solide

- La saponetta 34 Boulevard Saint Germain di Diptyque è un piccolo lusso da mettere in bagno: ha una fragranza legnosa unisex che celebra i profumi della prima boutique parigina.
- Il cofanetto Deco con le saponette di Claus Porto è un gioiello dell’arte grafica e un lusso da regalare o da regalarsi. Chi ha il coraggio poi di usarle? Io le lascerei in esposizione come oggetto decorativo.
- Le saponette coi decori in rilievo più belle sono quelle del Saponificio Artigianale Fiorentino: gigli, rose, mughetti e altri motivi floreali dalla resa estetica magnifica.
- Se non si prende il cofanetto intero si può anche prendere una sola saponetta di Claus Porto, dal colore intenso così come la sua profumazione fresca e mentolata con note di limone, verbena e muschio. La carta richiama le decorazioni tipiche delle azulejo, le piastrelle in ceramica portoghesi.
- Avevate mai pensato di dotarvi di guest soap? Ecco qui i saponi in sfoglie sottilissime di Senteurs d’Orient.
- Un’altra proposta di Claus Porto che è un riferimento nell’arte dei saponi solidi. Questa confezione contiene saponi per gli ospiti realizzati in formati mini e in colori pastello come se fossero macarons.
- La saponetta nera di Senteurs d’Orient profuma di ambra e ha bellissime decorazioni in rilievo. Le fragranze ai fiori d’arancio, gardenia orientale e tuberosa si trovano anche su Amazon.
- I bambini apprezzeranno tantissimo il sapone a forma di anatra di Fragonard.
- Chi non ha mai visto le creazioni di Ortigia che rievocano le piante e i profumi della Sicilia? Le scatole sono fatte a mano con fogli argentati e decorate con immagini esotiche.
- Jo Malone ha una piccola selezione di saponette solide con una carta finemente decorata: riposta nei cassetti può fare da profuma biancheria per un po’ di tempo.
Sapone liquido

Dall’1 al 9
- Acqua di Parma è un’istituzione e una tentazione! Flacone blu e fragranza Arancia di Capri sono un weekend al mare ogni volta che ci si lava le mani. (O quasi dai!).
- 99% di ingredienti naturali e organici per il sapone liquido di Claus Porto, dispenser tutto bianco e piccolo decorazione colorata in stile art deco.
- Su Amazon si trova una selezione di saponi di Panier de Sens: autentico sapone di Marsiglia con profumazioni floreali naturali e avvolgenti.
- Il sapone di Diptyque è contenuto in un flacone di vetro ricaricabile ed è arricchito da noccioli di olive macinati per un trattamento esfoliante che rinnova la pelle delle mani e lascia una profumazione fresca di giardino aromatico adatta sia per lei che per lui. Da usare una sola volta al giorno, magari la sera prima di una buona crema idratante per le mani.
- Minimal total white per il sapone liquido danese di Nuori che è un concentrato di emollienti e nutrienti: burro di karité, squalano di oliva, olio di semi d’uva, olio di mandorle dolci, vitamina E ed estratto di tè bianco per la protezione antiossidante.
- Sul sito di Rituals si trova questo sapone liquido nel dispenser bianco, oro e blu ispirato a un esclusivo vaso blu di Delft del 17° secolo.
- Attenzione che Panier des Sens vi frega sul totale del carrello: difficile non farsi inebriare da tutti gli altri prodotti di questo marchio francese. Io (tra le altre cose!) ho comprato il sapone di marsiglia alle rose nel contenitore in vetro.
- Meraki, col packaging verde oliva minimal in stile nordico: con aloe vera biologica ed estratto di mirtilli e ortiche, questo sapone delicato certificato biologico ha la fragranza Linen Dew con note di menta piperita e patchouli.
- Tra le fragranze dei saponi liquidi di Jo Malone c’è da perdersi: English Pear & Freesia e Basil & Neroli sono le mie preferite.
Dal 10 al 18
- Le Maioliche è una produzione della casa Rudy Profumi, fondata nel 1920 dal Sig. Spiridione Calabrese: i saponi e tutti gli altri prodotti sono decorati come le porcellane dipinte a mano, impossibile non trovare il colore che si adatta al nostro bagno.
- Maison Sarah Lavoine sapone mani e corpo di Marsiglia con note agrumate e speziate, una fragranza fresca e raffinata per ogni stagione.
- I saponi di Byredo dalle fragranze preziose racchiuse nel dispenser in vetro satinato si trovano sul sito della profumeria Urbani di Bassano del Grappa o direttamente sul sito di Byredo.
- Zara Home ha sempre fatto dei flaconi di sapone per le mani che si ambientano armoniosamente nel design del bagno o della cucina. Basilicum è perfetto per quest’ultima, poi tra le ultime novità c’è Eternal Musk, Palo Santo e White Lotus.
- I saponi di Laboratorio Olfattivo, marchio della profumeria artistica e dei nasi raffinati, sono prodotti da oli vegetali naturali e non inquinano poiché non generano alcuno scarto di lavorazione. Le fragranze sono decisamente uniche.
- Kerzon sapone liquido al geranio, realizzato a mano nel cuore della Provenza con il 98% di ingredienti di origine naturale.
- La Florentina (saponi e fragranze realizzati in Toscana dal 1894) è una delle mie marche preferite di cui ho provato diverse profumazioni, tutte intense e davvero piacevoli da sentire sulle mani. Si trovano da Eataly e Profumerie Sabbioni.
- Chi ama il total black apprezzerà il sapone delicato in gel di Grown Alchemist, qui proposto in una profumazione rilassante al sandalo e ylang ylang.
- Bea Soap My Friend, disponibile in diversi formati, questo sapone per mani e corpo è fatto in Austria con aloe vera e malva selvatica.
Ora il sapere è nelle vostre mani… il sapone quasi! State pur certi che correrete il rischio plagio da parte dei vostri amici e parenti che vi vorranno copiare subito la chicca scovata in bagno.
3 Commenti
L’autore dell’articolo evidentemente non sa (come tanti altri) che per usare nel miglior modo una saponetta bisogna usare un PORTASAPONE CON BUCHI per evitare il ristagno di acqua. Così la saponetta si asciuga in breve tempo tra un lavaggio e l’altro, si conserva meglio e assicura la massima igiene. Per forza di cose una saponetta dopo qualche lavaggio perde “fascino”… ma da un pezzo gli esperti hanno appurato che dal punto di vista igienico il sapone solido risulta uguale, se non migliore, di quello liquido. Risulta migliore anche dal punto di vista ecologico e pratico. Certo, bisogna selezionare con cura le saponette: in commercio bisognerebbe scartarne l’80%. Le saponette migliori non contengono EDTA, Titanio Biossido e coloranti vari. Il Sodium Tallowate (grasso di origine bovina) va bene per la pelle, ma chi vuole una saponetta davvero ecologica deve scegliere marchi come I Provenzali (ossia marchi certificati e affidabili anche dal punto di vista etico).
Quello sconosciuto di portasapone coi buchi che ha pure mia nonna in tutti i bagni. Felicissima di non averlo menzionato perché altrimenti non avremmo goduto di questa lectio magistralis di Isa981. Anche oggi sono grata alla vita.
Ottimi consigli di saponi. Trovo davvero che un “gusto” rispetto ad un altro faccia la differenza, e che ogni diverso profumo rispecchi non solo le diverse stagioni ma anche le fasi del giorno. Sicuramente il numero 12 byredo rientra tra i miei preferiti, mi fa vivere in un sogno ogni volta che, non solo entro, ma anche esco dal bagno.