Nelle case di una volta faceva bella mostra di sé un elemento al contempo utile, decorativo e decisamente godereccio. Il carrello per gli alcolici è da sempre un concentrato di stile dei salotti buoni che sanno accogliere gli ospiti con la buona promessa dell’alcol: bello ieri e affascinante oggi come pezzo vintage che torna a decorare gli angoli di casa.
Una bottiglia in cristallo con un whisky invecchiato (ciao Mad Men!) un piccolo vassoio e qualche bicchiere; bottiglie di rosolio, la collezione di amari, liquori vari, grappe e distillati. O anche le bottiglie degli sciroppi per gli astemi degli anni Sessanta che dovevano pur riempire l’angolino del piacere su quattro ruote.

Come usare oggi il carrello vintage: per gli alcolici ma non solo
La ribalta del mixology e dei cocktail e ha riportato in voga il carrello per il suo uso originario: far bella mostra delle bottiglie dalla forma e dalle etichette affascinanti.
Ma oltre a ciò possiamo utilizzarlo come elemento decorativo per metterci libri, coffee table books, una lampada di design, una radio d’epoca o un giradischi, candele, soprammobili.
Piante aromatiche e libri di ricette in cucina, vasi di fiori nei corridoi, all’ingresso o nella zona giorno.
E ancora: in bagno può essere un utile punto d’appoggio per salviette, profumi e prodotti cosmetici.

I materiali
Non vi stupite se i carrelli in ottone, persino quelli vintage che si trovano al mercatino dell’usato, non sono così economici. Questo perché l’ottone è una lega di rame e zinco considerata un super materiale dalle preziose caratteristiche: è autolucidante, ovvero più lo si tocca e più si lucida (proprio come le maniglie dei portoni), non fa la ruggine, è durevole nel tempo e si mantiene sempre in un ottimo stato.
Oltre all’ottone, si trovano carrelli in acciaio, in ferro, in plexiglass, in legno e in vimini, materiale particolarmente proposto in questo periodo e che si adatta a molti stili di arredo differenti.

Forma, dimensioni, rotelle
Tra i più belli che ho visto ci sono quelli che hanno i ripiani costituiti da vassoi estraibili, comodissimi se l’uso che se ne fa è destinato al servizio, sia di un aperitivo, del caffè o di un dolce in tavola.
Se se ne vuole fare un uso diverso, questo aspetto è decisamente trascurabile. Anzi, se si vuole usare il carrello per far mostra dei coffee table books, è meglio badare bene alle dimensioni dei ripiani perché i libri belli da soggiorno hanno anche un ingombro importante (come ad esempio quelli di Taschen).

I carrelli sono ovali, rotondi e perlopiù rettangolari. Molto spesso hanno le rotelle, altri hanno le gambe fisse ma questo aspetto è facilmente modificabile e personalizzabile perché si possono togliere delle rotelle già esistenti per rinnovarle o per farne a meno. Per il momento fai da te o Ikea Hack, si possono aggiungere delle rotelle a dei mobiletti che in origine non le prevedevano, trasformando così un elemento di arredo nato con un altro scopo in un carrello del tutto unico.

Nuovo o vintage: dove comprare un carrello per gli alcolici
Se desiderate avere un pezzo vintage autentico metterete in programma un tour dei mercatini dell’usato: lì se ne trovano di diversi tipi e materiali, come al solito bisognerà avere un po’ di fortuna o di pazienza. Tenete d’occhio anche eBay, Etsy, Subito.it e Facebook Marketplace.
Tra le nuove proposte di carrelli per l’arredo e portavivande c’è ad esempio Sklum, Westwing Now, Amazon, Maisons du Monde, Beliani, Loberon.






















Nuovo carrello per l’alcol in vista? Leggi anche il post dedicato ai migliori cocktail da preparare!