Il problema è questo, mannaggia. Se ci mettiamo un foulard in testa in quale grado della scala di fascino ci collochiamo? Nello stato di magnificenza alla Charlotte Casiraghi? O nel cringe di Silvio?
Calmiamoci un attimo e analizziamo i fatti. Torna la moda di legarsi un pezzo di stoffa in testa perché siamo in piena esaltazione dello stile anni ’70. Immaginatevi una bellezza come Gigi Hadid, o per l’appunto Charlotte, con un costume intero con l’allacciatura all’americana, scollo profondo a V e strati di collanine. Wow, che stile.

Rapido balzo dalle aspettative alla realtà
Caricata dalla visione delle icone di stile faccio una prova. Mi metto in testa il più bel foulard di seta che ho, annodo dietro sfidando la cuffia dei rotatori, mi guardo allo specchio e iniziano a lampeggiare in ordine sparso: la chiromante che mi legge la mano, la mondina di Porporana, il sabato delle pulizie domestiche, la babushka russa. Se intensifico la matita nera sotto gli occhi e mi lascio crescere il baffo superfluo posso anche intravvedere Jack Sparrow. Wow, che stile.

Ma lo dice Dior, lo dicono i paesi caldi, l’edonismo degli anni passati…
Nel 2021 lo hanno detto Dior, Hermes, Gucci, Dolce & Gabbana e non solo. Che sia una bandana, come nelle gloriose estati di Silvio, o un foulard di seta o di un altro tessuto, il must have è dichiarato.
Niente di difficile e niente di nuovo: la pratica di coprire la testa con una stoffa è antica e originaria dei paesi caldi, laddove si è sempre sentita l’esigenza di ripararsi dal sole e tenere i capelli lontani dal viso accaldato, e ha fatto parte anche di molti costumi tradizionali e storici.
Silvio Berlusconi con la bandana a Porto Rotondo nel 2004.
Sulla destra il suo interprete Valentino Valentini. | © AP PhotoDIY: come ti trasformo la maglietta in bandana

Negli anni ’20 del Novecento il capo coperto da un tessuto, spesso impreziosito anche da lustrini e avvolto come un turbante, è stato il simbolo del glamour e del benessere di Hollywood. Anche l’italianissima signora del teatro Valentina Cortese lo indossava sempre.
È tornato alla ribalta nell’iconografia degli anni ’40 con il manifesto We Can Do It! che esortava le donne della Westinghouse Company’s a lavorare più intensamente durante gli anni della guerra e che è divenuto poi simbolo dell’indipendenza femminile e dei diritti della donna negli anni ’80 e fino ai giorni nostri.

Abbiamo subito il fascino e la classe di Audrey Hepburn, di Jackie Kennedy e di Brigitte Bardot? Ebbene, anche loro hanno magnificato il foulard in testa sul finire degli anni ’60, quando ancora si portavano col nodo sotto al mento, esattamente come li ha sempre portati anche la Regina Elisabetta con tutt’altro risultato estetico perché anche la Queen è una di noi tra imbarazzo e realtà.

Nei già citati Seventies avvenne l’approdo felice del foulard in testa che si portava proprio come è tornato in voga adesso. Ebbe gloria tra le celebrities, sulle riviste di moda, nelle notti dello Studio 54, nella cultura e nello stile hippie.

Col foulard in testa i capelli comunque ringraziano
Prodigarci in tentativi dinnanzi all’unico spettatore riflettente e muto è gratis e non suscita troppi imbarazzi, se non con noi stesse. Dunque almeno la prova allo specchio va fatta. Bene che va conquisteremo l’olimpo del boho chic per l’estate 2021, con ritrovata pace del nostro cuoio capelluto che gioverà della protezione dai raggi solari che, si sa, indeboliscono i capelli. Per onorare al meglio questo scopo si consigliano i tessuti naturali come cotone e seta.


Shopping selection: foulard e bandane
Belli da indossare come fascia coi lembi che ricadono tra i capelli, avvolti tutti intorno alla testa con un nodo dietro, legati sulla fronte in stile pirata, come turbanti. Impreziositi da maxi orecchini e occhialoni da sole.
E da riutilizzare anche intorno al collo, come cintura, per fare una coda di cavallo, per abbellire una borsa.

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Se ancora non abbiamo trovato il coraggio di annodarci un foulard in testa ricordiamoci che possiamo sempre utilizzarlo per rendere la coda di cavallo molto chic!
