Librofili a rapporto: è uscita la nuova rivista di carta de Il Post in collaborazione con Iperborea, si chiama: Cose spiegate bene. La trovate in libreria ma anche on-line, per esempio su Amazon e su Bookdealer.
Dietro c’è lo zampino anche dello studio grafico Tomo Tomo che di mondi di carta ne sa qualcosa mentre le illustrazioni sono di Giacomo Gambineri (potreste aver visto qualcuna delle sue creazioni sul New York Times).

Non lasciatevi ingannare dalla copertina “instagrammabile” di questa nuova rivista di carta, sono 240 pagine di contenuti interessanti. È un libro sui libri ma anche un po’ una collana/rivista che prosegue la missione della testata:
s-p-i-e-g-a-r-e b-e-n-e l-e c-o-s-e.
Al momento si parla di libri poi si vedrà
Per esempio, potrete leggere articoli di approfondimento sui libri come Titoli scartati di libri famosi, Quanto tempo ci vuole per fare un libro, Storie di titoli tradotti e traditi.
E pezzi che possono risolvere qualche curiosità come: perché quasi tutte le case editrici usano lo stesso font? O quanto tempo ci vuole per fare un libro?
In questo primo numero troverete i contributi di Concita De Gregorio, Michele Serra, Francesco Piccolo, Chiara Valerio e Giacomo Papi.

L’introduzione del peraltro direttore Luca Sofri anticipa qualcosa sulla genesi di Cose spiegate bene. A proposito di libri:
“Ma torniamo ai libri, e ai libri: al testo che leggiamo e all’oggetto che sfogliamo, possediamo, desideriamo, accumuliamo, mettiamo sotto la gamba del tavolo (io non ho mai visto un libro sotto una gamba del tavolo; però di recente in una casa ne ho visti due tra una lavatrice e un mobile della cucina, per non farla ballare troppo durante la centrifuga: uno era di Stefano Benni, l’altro era Niente di nuovo sul fronte occidentale, nientemeno). Qualche anno fa, al Post, riflettendo su cosa ci potesse essere di interessante e nuovo da dire sui libri, ci domandammo: come succede che quel testo e quella carta si uniscono in una cosa sola – la metonimia – che si congiungono e confondono e diventano insieme così importanti?”.
@iperborea @iperborea
È particolarmente indicato per:
- Chi è affetto da Tsundoku e compra libri su libri anche se ha già una pila di tomi da leggere
- Chi si è domandato almeno una volta: ma come viene fatta la carta?
- Il fanclub delle fiere di libri e dei mercatini dell’usato librario
- Quelli che non hanno mai capito la trafila che fa un libro, dalle mani dello scrittore alla libreria
- Chi è editor e può regalarlo a tutti quelli che non hanno capito cosa fa nella vita (idem per i ghostwriter)
- Gli affezionati degli articoli marziani sui libri
E i prossimi “Cose”?
Ogni numero ha un suo argomento che verrà analizzato in modo capillare, per adesso aleggia molto mistero sulle prossime uscite, sappiamo solo che il prossimo numero è previsto per l’autunno.