Ogni mattina al suono della sveglia scendo dal letto, mi dirigo in cucina e quasi ancora con gli occhi chiusi preparo la moka e metto su il caffè. Mi siedo sul divano e attendo il borbottio dell’è arrivato lanciato dalla caffettiera. Poi l’aria si colma di un dolce aroma e la caffeina entra in circolo con il primo caffè della giornata. Buongiornissimo caffè? Ma anche no, lasciamo le raccolte dei migliori boomergiorno per un altro post e parliamo di tutto il buono del caffè, dei suoi usi in cucina e di qualche curiosità.


Può succedere che io esca di casa senza aver bevuto il portentoso liquido e guido, parlo, cammino e interagisco con chi mi sta vicino ma non sono veramente sveglia. La verità è che farei come Cleopatra con il latte d’asina: vasca piena di caffè e via di bagno rassodante e rinvigorente.


Le varietà di caffè più diffuse
Le varietà degli arbusti classificati come Coffea sono molteplici e crescono principalmente in zone tropicali dove le temperature sono sempre alte e le piogge abbondanti. Le qualità più diffuse tra le 100 specie di caffè identificate sono principalmente due: la Robusta, con chicchi cicciottini e carichi di caffeina con una crema più spessa ma meno duratura e l’Arabica con chicchi piccoli e allungati, minor caffeina, più sostanze zuccherine rispetto ai chicchi della qualità Robusta e meno crema ma dalla lunga persistenza.


La prima volta che ho visto una pianta con le sue bacche rosse ho fatto la stessa espressione della prima volta che ho visto una piantagione di ananas: stupore e meraviglia, visto che erroneamente credevo che le piante di caffè fossero simili a quelle della soia e che l’ananas crescesse su alberi alti come le palme da cocco. Come direbbe Sgarbi: che capra!

Le piante d’ananas
Adesso ditemi, voi l’avevate mai vista una piantagione d’ananas?


Vediamoci al bar per un caffè!
Dai, prendiamoci un caffè! Quante volte avete fatto o ricevuto questo invito? Il più delle volte va oltre la consumazione del liquido magggico al bancone, l’invito si fa per fermarsi e scambiare quattro chiacchiere rilassate piacevolmente seduti sorseggiando qualcosa, non necessariamente una tazzina di espresso. Anche gli amici di Gino si erano dati appuntamento al bar per un caffè con l’intenzione di cambiare il mondo… e poi, oltre al caffè, han bevuto altro!


Quando il caffè è buono e le sinapsi non girano ancora come dovrebbero, faccio sempre la doppietta sotto lo sguardo perplesso di Mario. Chi è Mario? Il barista del mio bar del cuore: quando mi vede entrare prepara un ristretto in vetro e uno shottino d’acqua da prendere prima del caffè. Non mette nemmeno il cucchiaino sul piattino perché sa che lo prendo amaro. Ciao Mario, te vojo bene.

Il portentoso liquido è buono anche nelle sue innumerevoli varianti e forme: freddo, mocaccino, marocchino, in granita con la panna of course, cappuccino, shakerato, Irish coffee (ma anche un espresso Borghetti… immaginate la faccia di Mario se glielo chiedessi alle 7 del mattino, sciok becæse!), americano e salentino solo per citarne alcuni, da aggiungere alle varianti regionali e alla creatività dei baristi.
@ilariaromano___ @giuliana_matarrese


Il buono del caffè nelle ricette dolci
Quel concentrato di caffeina che abitualmente beviamo la mattina a colazione, oltre che pimparci la giornata, è un ingrediente buono e giusto nelle preparazioni dolci. L’archivio marziano è ben ricco di ricette col caffè e qui trovate una piccola selezione della preferite della redazione e altre variazioni sul tema:
- Gelatina di caffè da mangiare una dopo l’altra come caramelle golose o da aggiungere al latte della colazione.
- Mousse al caffè facile e veloce e da realizzare anche per chi non ha un rapporto felice con i fornelli perché è senza cottura.
- Tiramisù e ho detto tutto. Martina ci aveva raccontato la storia di questo dolce al cucchiaio trevigiano nel suo dettagliatissimo articolo comprensivo di istruzioni per l’uso delle materie prime per un’ottima riuscita del dolce. Per chi ama sperimentare c’è anche la variante torta al tiramisù proposta da Csaba: un tronchetto della felicità con base torta, caffè e marsala. Tanto buono quanto elegante.

@coffee Gelato affogato nell’espresso caldo, che goduria è? | @imagelicious
- Moka aux amandes: crema al burro al caffè, savoiardi e mandorle e chi dice che non è una ricetta adatta anche al periodo estivo mente.
- I macarons al caffè da gustare passeggiando sugli Champs-Elysées oppure sdraiate su una lounge chair guardando le stagioni di Emily in Paris per acclimatarsi al mood parigino.
- Semifreddo al caffè: potere del team #benedettarossi vieni a me!

@lavazzait @fattoincasadabenedetta
Un po’ di shopping a tema caffè
Le bevande che sostituiscono il caffè: i surrogati
Altolà puristi, non partite subito all’attacco innalzando fiaccole e forconi che nemmeno la folla inferocita davanti al castello del Conte Frankenstein, anche meno. C’è chi sceglie il decaffeinato, chi non lo ama o chi proprio non lo può bere ed è quindi costretto a ripiegare su dei sostituti, anche loro degni portatori sani “molecole sveglianti”.
Escludendo la Red Bull e altre bevande energizzanti, esistono diversi surrogati del caffè. Avete mai sentito parlare del caffè di cicoria? A quanto pare nemmeno mia madre, tanto che nega di avermelo propinato al posto del caffè per un periodo di tempo non quantificabile: “nonno ti avrà raccontato che lo beveva in tempo di guerra e tu l’avrai trasformato in tuo ricordo”. Se, llallero!

Se vi dicessi Orzo Bimbo… sono sicura che molte di voi terminerebbero la canzoncina con bim bum bam! Perché, insieme all’Orzoro e all’Ovomaltina, ha accompagnato le colazioni da piccole di molte e di noi e qualcuna li utilizza con piacere come sostituto del caffè ancora adesso.
@ichendorfmilano @ichendorfmilano
La carruba è un ottimo ingrediente per liquori e dolci e, se ridotta in polvere, è una valida alternativa al caffè. Si prepara con la caffettiera napoletana o si lascia in infusione in acqua calda per poi essere filtrata e bevuta. Stesso discorso per i fichi.

@chokkino.livebetter
Quali sono i più buoni bevuti in viaggio e qualche curiosità
Oddio, ma quando viaggi all’estero come fai senza espresso?! La risposta è semplice: scopro, testo, assaggio, assaporo e gusto tutte le tipologie di caffè che trovo nel paese dove sono, eccezion fatta per quello non digerito dallo zibetto quando mi trovavo in Vietnam. Niente prova d’assaggio per kopi musang, mi fido dei racconti di chi l’ha bevuto!

Al netto delle diverse varietà dei solubili incontrati lungo la strada, frappuccini di Starbucks e quelli usciti delle macchine nei bar, ad oggi il podio del caffè più buono bevuto in viaggio se lo aggiudicano quello vietnamita e quello turco, seguiti da quello americano.

Della qualità vietnamita ho amato la tostatura gold con profumo e sapore di nocciola e cioccolato (ne ho anche comprato qualche chilo che ho portato a casa per far avere ancora il sapore della vacanza alle colazioni del rientro) ed è stato amore al primo sorso per le sue variazioni sul tema bevute nei diversi bar e chioschi durante il viaggio: caldo o freddo liscio, con latte di cocco, panna o crema d’uovo.


Mi raccomando, mai agitare. La particolarità del caffè turco è che si prepara lasciando bollire la polvere di caffè nell’acqua e poi si versa nelle tazzine. Prima di berlo bisogna aspettare che la posa si adagi sul fondo e, nell’attesa, si ha tutto il tempo per chiacchierare con gli amici o intrattenersi mangiando qualche baklava o frutta secca.

Conversazione in stallo? Ecco qualche piccola curiosità da raccontare tra una sorsata e l’altra
- Il Kopi Luwak è uno dei caffè più cari al mondo insieme a quello realizzato dalle bacche estratte dallo sterco degli elefanti tailandesi, sì avete letto bene. Si chiama Black Ivory, ne avevo sentito parlare tempo fa, pensavo fosse una bufala e invece è realtà. Da un sondaggio interno, è emerso che la descrizione dettagliata sulla raccolta e la lavorazione la possiamo anche omettere.
- Si tende a pensare che una tazza di americano sia più ricca di caffeina di un espresso. In realtà è il perfetto contrario perché una tazzina di espresso, a seconda della qualità, contiene fino a tre volte la caffeina contenuta in una tazza di americano. Vero è che la caffeina del caffè filtrato è a rilascio graduale rispetto alla one shot dell’espresso.
- La giornata internazionale del caffè si festeggia il 1 ottobre, segnatela sul calendario perché quel giorno romperemo l’Instagram con le foto dei nostri caffè!
- Il caffè sospeso nasce dalla tradizione napoletana. Come gesto ha un forte valore sociale e di grande solidarietà tanto che pian piano l’usanza di lasciare un caffè pagato per chi non può permetterselo è uscita fuori dai confini campani diventando un gesto consapevole anche in altre regioni.
- L’acqua è importante. Nella preparazione del caffè, per non comprometterne riuscita e assaporarne tutti gli aromi, bisognerebbe utilizzare acqua filtrata o in bottiglia. Parlandone a casa mi hanno ricordato (questo se lo ricordano e del caffè di cicoria no, grido al complotto!) che gli zii, quando vengono in trasferta a Roma, portano sempre qualche bottiglia colma dell’acqua di Napoli… Che dire ragazze, se c’è qualche napoletana alla lettura e vuole inviarmi qualche tanica d’acqua di giù l’accetto molto volentieri!



Come abbiamo imparato dalle nostre serie tv preferite – La signora in Giallo – il caffè americano è considerato una vera e propria bevanda da pasto e accompagna e scandisce ogni momento della giornata. Durante i pasti ne scorrono fiumi e fiumi, tanto che le tazze e i bicchieri vengono riempite a oltranza mentre si è seduti a consumare il pranzo.


Dopo aver bevuto tutti questi caffè avete fondi da smaltire? Potete utilizzarli per preparare una maschera per il viso aggiungendo ai fondi freddi un cucchiaino di miele e lasciando in posa per 15 minuti, oppure utilizzarli come scrub delicato per il corpo o concime per le piante. Trovate questi e altri consigli nelle tips di Casa Marziana.