Pensare a come vestirsi per andare al museo potrebbe sembrare una perdita di tempo, fino a quando non si scopre di aver indossato scarpe scomode che ti stanno facendo venire le vesciche o peggio ancora un’adorabile canottiera di seta, che però canta “ipotermia portami via” a causa dell’aria condizionata.
Chiamatemi pure signorina Rottermeier, ma secondo me visitare un museo significa anche “omaggiare” le grandi opere d’arte che vi sono esposte e immergersi al massimo nell’esperienza.
Con questo non vi sto chiaramente suggerendo ti indossare un abito vittoriano per andare a una mostra di Millais né tanto meno di indossare la toga per andare ai Capitolini.
Benissimo mi direte voi, ma quindi secondo te, come ci si veste per trascorrere una giornata al museo? Leggete qui sotto e lo scoprirete!

Come vestirsi al museo: le regole base di sopravvivenza
Raga, io capisco le stories su Instagram, ma se volete godervi al massimo una visita al museo, le scarpe sono fondamentali.
A meno che non siate delle professioniste dello stiletto, vi sconsiglio i tacchi alti, perché dovrete camminare un bel po’ e restare in piedi diverso tempo. Se proprio non riuscite a sopravvivere a rasoterra, che siano almeno scarpe comode!
Personalmente, d’inverno via libera allo stivaletto e alla scarpa da ginnastica. In estate Birkenstock e passa la paura.
In alternativa, nel caso vi foste scordate le Roger Vivier, le friulane andranno benissimo.
@shigenics @norrskenet
@allisonmode @nuriaama
Diciamolo in coro: le opere d’arte hanno bisogno di temperature controllate. Questo significa che le temperature esterne difficilmente corrisponderanno a quello che troverete nelle sale. Conoscete la soluzione vero? Vestirsi a cipolla.
Se poi volete fingere uno svenimento a causa del troppo caldo per far colpo su un altro visitatore, questa è un’altra storia.
@museummusings @society19

Altra cosa che non deve mancare nelle vostre visite al museo è la cara vecchia bottiglietta d’acqua o borraccia nel caso in cui, giustamente, vogliate essere green.
So che non è un consiglio di look, ma consideratelo un consiglio di vita. Vi verrà sete e, solitamente, l’acquisto una bottiglietta d’acqua al cafè del museo vi farà rimpiangere di non averci pensato: sia per la coda che probabilmente farete, sia per quanto la pagherete. Poi non ditemi che non vi avevo avvisato!
@itsmealeph @contibeatrice
Se non ce l’hai, significa che non ci sei stata: la borsa di tela
La borsa di tela o tote bag è il primo vero must have per visitare un museo.
È comoda, è leggera e soprattutto è capiente. Una delle mie preferite è quella del British Museum di Londra: la mia ha fatto le guerre puniche e tiene ancora botta.
Ci stanno telefono, portafogli, la famosa borraccia e tutti i generi di prima necessità, compreso il kit taccuino-matita nel caso in cui vogliate realizzare qualche schizzo tra le sale. In più, è sempre buono a sapersi, difficilmente vi romperanno le scatole in biglietteria, chiedendovi di lasciarla al guardaroba, come spesso accade con gli zaini.
È un ottimo souvenir da acquistare nei bookshop, in ricordo del museo o di una particolare mostra.

@myfavetsyshop @myfavetsyshop
@cherry_go_round @guggenheim
Mi raccomando, l’attitude giusta da abbinare alla tote bag è quella del conoscitore: gironzolate tra le sale, soffermatevi su qualche opera, annuite spesso e magari fotografate qualche dettaglio. Di base, le altre persone dovranno pensare che vi state annoiando terribilmente. L’ideale è avere quella di un altro museo famoso o quella di una mostra che avete trovato imperdibile. Scherzo ovviamente, anche se spesso ho assistito a scene di questo tipo e le ho trovate spassosissime.

Come vestirsi al museo? Nel dubbio scegli il nero
Il fatto che nel mondo dell’arte sia cosa comune vestirsi di nero, non è assolutamente un falso mito.
L’arte contemporanea in particolare ama il nero, che consente di osare con le forme e i tessuti, pur mantenendoci raffinate e semplici. Le vere protagoniste, non dimentichiamolo, sono le opere!
@albamgarrido @stephdavidbaxter

@nikekoleznik
La vostra fonte di ispirazione devono essere le cosiddette “gallerine”, il nomignolo con cui si autodefiniscono le ragazze che lavorano (o, come nel mio caso, hanno lavorato) nelle gallerie d’arte contemporanea. L’idea di base è quella di sembrare efficienti, chic ma mai banali, femminili e intellettuali.
Nel mio caso, il look da gallerina ha preso una deriva Amish: non solo total black e colletti, ma anche gonne lunghe, blazer over e mocassino con calzino spesso.


@costancearnlt @alexandradesign
Un’artista racconta come vestirsi al museo
Questo tema è stato anche oggetto di una ricerca da parte di una storica della moda e artista, Emily Spivack, che dal novembre del 2017 al gennaio 2018 ha studiato l’abbigliamento dei visitatori del MoMA di New York, invitandoli a scrivere cosa hanno scelto di indossare al museo.
Che cosa è emerso? Le più diffuse sono le magliette di H&M e i jeans Levi’s. Seguono i capi vintage, tra tutti Balenciaga e Armani, e le pellicce ecologiche.
Non dimentichiamoci che anche Andy Warhol era solito aggirarsi attorno al guardaroba del MoMA per fotografare i visitatori e i loro outfit, in cerca di ispirazione.

Su Instagram potete trovare l’ispirazione nel super account @girlsinmuseum che, oltre a darvi qualche idea su come vestirsi al museo, offre anche uno sguardo su alcune delle sale e delle opere più belle e famose al mondo!
Nel dubbio, qualunque cosa abbiate indosso, al museo ANDATECI.
