La nostra bella Italia ci regala ancora delle giornate spettacolari e l’autunno tinge la campagna Toscana di colori incredibili. Ecco una piccola guida con la quale vi consigliamo cosa fare e cosa vedere nei dintorni di San Casciano dei Bagni.
Settembre 2021: dopo ben due anni di attesa la Redazione Marziana si riunisce in un weekend letteralmente emozionante e vibrante di energie cosmiche. Luogo prescelto: il cuore dell’Italia, laddove le colline toscane della provincia di Siena si mescolano alle benefiche acque termali dai 40 °C di temperatura.
È San Casciano dei Bagni, circuito dei borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano (e adesso anche Bandiera Marziana!).
Aria di vendemmia, buon vino, fettunte, terme e tanta natura.
Vi raccontiamo tutto quello che si può fare nei dintorni, casomai vi troviate da quelle parti o casomai decideste di organizzare un indimenticabile weekend d’autunno.

10 cose da vedere, fare, vivere e mangiare a San Casciano dei Bagni e dintorni
1) Una visita al borgo di San Casciano dei Bagni e alle vasche del Bagno Grande
San Casciano dei Bagni è un borgo medievale perfettamente conservato, panoramico e accogliente alle pendici del monte Cetona, a circa metà strada tra Firenze e Roma. L’insediamento si sviluppò grazie alla presenza delle acque termali di fama internazionale e la sua storia risale ai tempi degli etruschi e dei romani.
È tra i comuni più a sud della provincia di Siena e questo lo rende favorevole, oltre che per la Toscana, agli spostamenti da e per il Lazio e l’Umbria che con esso confinano.
Cosa significa questo? Che forse un weekend non basta e che tutta la zona meriterebbe una vacanza intera, fidatevi della Redazione Marziana che ci è stata solo tre giorni e che ha già provato il nostalgico blues!


da sinistra: Ilaria Romano, Simona Solombrino, Samantha Giacopelli, Gloria Di Blasi, Sara Pietrantoni, Martina Tripi, Silvia Lattuada
Il centro di San Casciano dei Bagni, di fatto, si può girare a piedi in poco tempo ma… attenti che le cose belle attraggono come una calamita! Tra lo sguardo perso nel balcone panoramico con la vista sulla campagna toscana, umbra e laziale e le camminate nei vicoli di impianto medievale con i resti della cinta muraria, ci si perde in numerosi scatti fotografici.
Si ammirano i colori delle bandiere delle contrade, si scopre che all’interno del palazzo comunale e nelle adiacenti “Stanze Cassianensi” sono conservati anche antichissimi reperti archeologici provenienti dalla necropoli di Balena (II e I secolo a.C.) e che il castello turrito invece è molto più recente (un neogotico del 1911). Si passa di fronte alla collegiata dei santi Leonardo e Cassiano e se ne ammirano la facciata gotica e la pala quattrocentesca al suo interno e, molto facilmente, ci imbatteremo in più d’un sancascianese storico che ci svelerà qualche imperdibile segreto locale.
















Dopo aver assorbito tutta l’atmosfera del borgo (e dopo aver assaggiato almeno una nuvola di Arturo!) si potranno visitare le vasche termali in pietra, adiacenti alle terme di epoca romana, Bagno Grande e Bagno Bossolo.

2) Trascorrere un pomeriggio alle terme
O anche una mattina o un’intera giornata! San Casciano dei Bagni è al terzo posto in Europa per l’erogazione di acque termali con 42 sorgenti dalla portata complessiva di circa 5,5 milioni di litri di acqua al giorno. Ce n’è per tutti e non può esistere una sosta da queste parti senza godere del beneficio tanto apprezzato dai romani che arrivavano qui percorrendo la Via Cassia.
Fonteverde è un resort e una spa di eccellenza per il relax e il benessere: voluto dal Granduca Ferdinando I de’ Medici, il palazzo rinascimentale mediceo sorge su una fonte termale che si affaccia sul magnifico panorama della Val d’Orcia.
Basta qualche ora nella piscina termale tra getti a collo di cigno e idromassaggi per rimettersi in pace col mondo!




3) Vedere il castello di Fighine
Sopra San Casciano dei Bagni e sopra Palazzone, in una posizione strategica tra la tra la valle del Paglia e la val di Chiana, si trova il Castello di Fighine, fortezza medievale risalente all’XI secolo dalla tipica forma quadrangolare e con tre torri angolari.
Oggi sembra un nucleo di piccole dimensioni ma l’importanza che ebbe questo luogo è documentata in alcuni scritti storici che equiparavano la realtà di Fighine a Orvieto.
Appartenuto, tra gli altri, anche al Granduca Cosimo II de’ Medici, attualmente il Castello di Fighine, completamente restaurato, è una dimora privata che comprende altre ville e case e che si presta a uno scenario unico per matrimoni e ricevimenti. A pochi passi c’è anche l’omonimo ristorante una stella Michelin diretto dallo chef Antonio Romano in sinergia con Heinz Beck.


4) Alloggiare in un casale tipico immerso nelle campagne di Palazzone
C’è qualcosa di più bello che svegliarsi la mattina e vedere gli ulivi, le viti e le colline dalla finestra? Il profumo della moka, la tazzina posata su un bel tavolo di legno e il cinguettio degli uccelli migratori.
Noi abbiamo alloggiato in uno dei casali dell’Agriturismo Mori che, con le sue dimore diffuse (fabbricati colonici del XIX secolo e di recente ristrutturazione), domina le campagne di Palazzone, frazione di San Casciano dei Bagni.
Davvero un paradiso di pace e genuinità che piacerà tanto sia a chi ama il raccoglimento meditativo che riconnette lo spirito alla natura (ma quanto è bello fare yoga in un posto così?) che a chi apprezza la convivialità di radunare amici e parenti in un casale da set cinematografico.
Qui si possono anche organizzare passeggiate a cavallo, seguire corsi di equitazione o di cucina, fare workshop per imparare a tingere i tessuti, cercare i tartufi. Le ampie cucine dei casali offrono tutto ciò che serve per far da sé, compreso il barbecue in giardino, ma se volete concedervi un relax in più c’è persino la possibilità di richiedere un personal chef in villa. Tutto ciò a prezzi equi e onesti.
Se vi può piacere l’idea di alloggiare in un casale di campagna della nostra tradizione italiana, ecco i link di riferimento per trovare la casa più adatta al numero degli ospiti, da 2 fino a 12 persone.














5) Mangiare i piatti tipici toscani alla Domus Etrusca
Su prezioso consiglio di Serena dei casali Mori siamo state a cena in uno di quei posti che vorremmo sempre dietro casa: cibo davvero buono e prezzi davvero onesti. Ma le gioie non sarebbero così apprezzate se non ci fosse la strada per raggiungerle… e quindi solo nei nostri weekend a San Casciano dei Bagni potremo godere di tanta bontà!
Alla Domus Etrusca, Cristiano propone un menù fisso tipico toscano, a seconda delle verdure di stagione e dei buoni pezzi di carne del suo macellaio di fiducia: antipasto, primo, secondo e dolce, acqua di fonte e vino del consorzio a volontà. Perché ricordiamoci che siamo nelle terre del Chianti: è cosa buona e giusta renderne onore!
Attenzione perché i posti sono pochi: è necessario prenotare ben in anticipo.






(qui la storia e tutte le ipotesi!)
6) Perdersi nelle campagne a fotografar colline, viti, ulivi e chianine e fare trekking sulla Via Francigena
Son tornata a casa col grande pentimento di non esser scesa dall’auto quando ho avvistato una bella mandria di bovini bianchi di razza Chianina (sapete che è la razza più grande al mondo?) che pascolano allo stato brado circondati dagli aironi guardabuoi.
È stata un’immagine sorprendente ma decisamente troppo fugace poiché non mi sono fermata a immortalare la scena. Voi fatelo: le strade di campagna di Palazzone e di San Casciano dei Bagni sono quiete e poco frequentate, si può sostare tranquillamente ad ammirare i tramonti sulle colline, gli ulivi che filtrano i raggi dorati della golden hour, i filari di vite con gli ultimi grappoli carichi d’uva.
Se insieme a voi ci sarà anche un cestino con una bottiglia di Chianti, pane fresco e finocchiona sarà l’apoteosi.
Dal sacro al profano e viceversa, è bene sapere che a San Casciano dei Bagni passa la via Francigena, il cammino di pellegrinaggio che da Canterbury arriva a Roma, una camminata nei sentieri della zona è decisamente perfetta per gli amanti del trekking.

7) La celebrazione del vino: cantine e degustazione
Una visita alla cantina di Giacomo Mori
Dicevamo appunto terre del Chianti (e non solo) e infatti, non a caso, i produttori di Palazzone ricevono riconoscimenti e medaglie d’oro dalla fine del XIX secolo, mettendo in bottiglia il meglio del Sangiovese che caratterizza le colline argillose della zona, assieme agli altri vitigni del disciplinare come Malvasia, Canaiolo, Colorino e Trebbiano.
Se amate il buon vino e volete rimanere a bocca aperta visitando una cantina storica davvero unica e scenografica, tra le cose da segnare per il vostro weekend godereccio, c’è la visita alla cantina di Giacomo Mori. Un tunnel di botti e grotte scavate nel tufo che si sviluppa in una discesa verticale e che, varcando un ampio portone in legno, fa inaspettatamente risalire in un bosco di querce e castagni.
Vi garantisco che l’atmosfera che coglie all’uscita è talmente inattesa quanto fiabesca che subito parte la colonna sonora di Harry Potter! (Sì, succede anche da sobri!).






Una degustazione alle Cantine Ravazzi
Il vino è goduria e cultura, arte e tradizioni: i racconti dei vignaioli sono carichi di fascino quanto i grappoli carnosi di fine settembre. Ma passiamo dalle parole ai fatti: andiamo alle Cantine Ravazzi e concediamoci una degustazione di 3 o 5 vini in abbinamento ai prodotti tipici del territorio, troverete certamente quello che vi conquista.
Fare una degustazione di vini non è necessariamente “cosa da esperti”, è una divertente opportunità conviviale di poter commentare con i compagni di viaggio le sensazioni gustative e olfattive e scegliere quale pezzetto di Toscana portarsi a casa per una futura cena che rievochi il viaggio!
Ah, perdonate la prosaicità ma l’informazione mi pare utile: nel mentre, c’è anche la possibilità di ricaricare l’auto elettrica gratuitamente.




8) Girare i borghi della provincia di Siena
Ad un’ora d’auto da San Casciano dei Bagni e da Palazzone ci sono altri borghi e città d’arte da vedere e che si possono concentrare in un’unica uscita o mentre si risale per tornare al Nord: Montepulciano, Pienza, Bagno Vignoni, Castiglione d’Orcia.
Potreste già aver letto il piccolo post marziano che offre spunti per una gita fuoriporta nella provincia di Siena; vi consigliamo anche di fare un giro preventivo su Instagram alla ricerca degli scorci che più vi potranno emozionare dal vivo.


9) Un salto in Umbria a vedere il Duomo di Orvieto
San Casciano dei Bagni è talmente nel sud della Toscana che gode del privilegio d’essere in una posizione strategica con le altre regioni confinanti. La vista dai numerosi punti panoramici collinari fa spesso catturare con lo sguardo le province di tre regioni diverse e Lazio e Umbria sono proprio a pochi minuti d’auto.
In Umbria in provincia di Terni, a poco più di 50 km, c’è un capolavoro dell’architettura gotica, senza alcun dubbio una delle più belle chiese d’Italia che va assolutamente vista: è il Duomo di Orvieto. Si rimane incantati dinnanzi all’imponenza della basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, al rosone, alle guglie, ai mosaici, ai dipinti, all’organo, tutto in ottimo stato di conservazione.



10) Una passeggiata nel Lazio a Civita di Bagnoregio
A circa 60 km da San Casciano dei Bagni (e a 24 km da Orvieto) c’è Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo e dunque in Lazio. È un posto scenografico e suggestivo nella Valle dei Calanchi che si raggiunge solamente a piedi, percorrendo un ponte di circa un chilometro sospeso su due vallate.
Civita di Bagnoregio, anch’essa tra i borghi più belli d’Italia, è nota come La città che muore, sia perché è abitata da meno di 15 persone ma soprattutto perché è edificata su un terreno di materiali fragili (argilla, tufo, pietra lavica) che si stanno lentamente erodendo.
Apocalypse now dopo che siamo passati sul ponte, grazie.




Altri link utili:
Consorzio San Casciano dei Bagni Terre e Terme
San Casciano dei Bagni e il territorio circostante sono davvero ricchi di bellezze naturalistiche, architettoniche ed enogastronomiche che garantiscono un weekend d’eccellenza; l’elenco delle cose da vedere potrebbe essere anche ben più lungo di così. Se potete, attaccateci uno o due giorni in più e godetevi l’autunno in Toscana!