Se siamo tutti pazze per tè, tisane e infusi e non possiamo fare a meno di stare sul divano o alla scrivania con a fianco una bella tazza calda… allora c’è un oggetto capace di amplificare la gioia: è il bollitore elettrico e la Redazione Marziana lo sa.
Lo sappiamo e ce l’abbiamo perché, come da rito, in questo periodo è bene confortarsi con qualcosa di nuovo per allietare le stagioni più domestiche in cui ci godiamo maggiormente il piacere di stare a casa.

A cosa serve il bollitore elettrico: quello che tutti sanno e gli usi alternativi
Diffusissimo in Gran Bretagna e nei paesi del Nord, diventa un accessorio indispensabile per tutti non appena se ne apprezzano i numerosi vantaggi.
Che il bollitore elettrico serva per far bollire l’acqua è una notizia sconvolgente tanto quanto il test del DNA di Paola Caruso da Barbara D’Urso, vero?
Ma andiamo oltre l’ovvio e prendiamo nota di come possiamo sfruttare appieno il nostro bollitore elettrico con usi consueti o più alternativi.
Bere di più
È l’occasione per fare tisane a litri che ci mantengono idratate e sono più gustose della sola acqua. Mi raccomando, apprezziamone il gusto senza zuccherare altrimenti ciaoooooo. Tanto ormai coi gusti cioccolato, nocciola, pistacchio, mandorla, andiamo alla grande.

Sciogliere le polveri solubili
Ovvero ad esempio versare l’acqua a 60 gradi sopra all’orzo solubile per scioglierlo alla perfezione. Qui sono leggermente autobiografica: mi piacciono molto le bevande con l’orzo ma mi è capitato di metterne dei cucchiaini direttamente nel latte caldo con le conseguenti patacche marroni amare che non si dissolvono a dovere. Ecco, un po’ d’acqua calda express e l’orzolatte vien perfetto!
Cuocere prima la pasta
Ottenere al volo l’acqua bollente per cuocere la pasta è tra gli usi del bollitore elettrico che lasciano sempre gli astanti sconvolti. Ne conseguono facce smarrite di persone che pensano che poi la pasta andrà buttata direttamente nel bollitore. Ma nooooo!!! Ovvio (forse non tanto, meglio precisare) che poi l’acqua bollente verrà versata nella pentola e si procederà come al solito. Se non ci avevate pensato potete colpire la tempia più volte con l’indice ed esclamare “geniale!”.

Preparare l’acqua per il ferro da stiro a vapore con la caldaia
Beati quelli che sanno stirare bene perché di essi è il regno dei vestiti impeccabili. Io stiro il meno possibile ed è per questo che non avevo pensato a questo altro utile uso alternativo del bollitore, prontamente suggerito dalla marziana Ilaria. Se fate uso di un ferro da stiro a vapore con la caldaia separata, potete aggiungere l’acqua già in temperatura per rendere il processo di stiratura subito disponibile.

Cuocere a bassa temperatura col sottovuoto
Qui andiamo proprio nel level up ma è un’altra cosa utile da sapere. Chi ha la macchina per creare il sottovuoto, utilizzata soprattutto per conservare gli alimenti, può anche sperimentare i vantaggi della cottura sottovuoto, preparando frutta e verdure cotte, ma anche pesce e uova in modo rapido, salutare e gustoso.
[Un personalissimo saluto a Unareti che mi ha fatto apprezzare l’ennesimo uso del bollitore elettrico quando ha tardato l’allacciamento del gas e mi ha lasciato senza acqua calda a Milano per una settimana. Tratto da: “Lavarsi come un Amish ribelle”. – Perché i veri Amish non hanno nemmeno la corrente.]

Il bollitore di Russell Hobbs adottato da tutte noi marziane della redazione: è il modello Honeycomb nel colore bianco. È disponibile anche in nero e con lo stesso design ci si può coordinare il tostapane o la macchina per il caffè americano.

Volete la ricetta? La trovate qui.
Il vantaggio del senza filo e il bollitore va ovunque
Dalla cucina al salotto, dal divano al comodino, dalla scrivania alla sala riunioni. Ogni luogo è buono per sfruttare gli usi del bollitore elettrico che, pur pieno di acqua bollente, mantiene sempre il fondo freddo e può essere appoggiato su qualunque superficie.

La storia: Russell Hobbs ha inventato il primo bollitore elettrico a spegnimento automatico al mondo
Come dicevamo, il bollitore è sempre stato la vita per gli inglesi che fanno del tè il loro rituale quotidiano; quello elettrico è l’interpretazione più pratica e contemporanea della teiera sul fornello.
Già nei primi del Novecento un orologiaio inglese del Lancashire riuscì a costruire un bollitore – inventato dall’armaiolo Frank Clarke – dal meccanismo articolato: la sveglia accendeva la fiamma bruciando l’alcol che avrebbe scaldato l’acqua; una volta in temperatura, la sveglia suonava di nuovo e inclinava il bollitore della teiera per versare l’acqua bollente. La questione era un po’ empirica e forse anche un filo pericolosa.
Bene bravi ma anche no.
Nei decenni successivi sono poi arrivati (per fortuna) i primi bollitori elettrici che però non erano a spegnimento automatico. Occorreva quindi ricordarsi di spegnerli per evitare che evaporasse tutto il contenuto fino a lasciare un arido deserto o, peggio ancora, che si rischiasse l’incendio!
Ed è qui che entra in scena il duo Russell Hobbs con il suo primo bollitore a spegnimento automatico, invenzione che risolse definitivamente la piaga dei bollitori in secca e che magari avrà anche risparmiato qualche delizioso cottage dalle fiamme.

La svolta avvenne nel 1955, quando il venditore Bill Russell e l’inventore Peter Hobbs (che avevano già messo in saccoccia la prima caffettiera elettrica al mondo) progettarono il K1 – K come kettle, che significa bollitore – che si spegneva automaticamente grazie al getto di vapore che azionava il tasto di spegnimento. Un enorme successo.
Qualche anno dopo, nel 1960, aggiornarono il design del primo modello portando sul mercato il K2 che letteralmente spopolò: “La tecnologia era la stessa, fu aggiornato solo per motivi di stile” – disse Jason Steer, capo del marketing di Russell Hobbs, all’Independent – “il K2 rimase in circolazione per 20 anni e divenne molto rapidamente il bollitore più venduto dei due decenni successivi. Le coppie lo scelsero per le loro liste nozze per molti anni a venire”.
Nella foto sopra, scattata al Ritz di Londra nel 2005, si vede Peter Hobbs che festeggia assieme alla sosia di Marilyn Monroe, Suzie Kennedy, i 50 anni del primo bollitore elettrico automatico al mondo, il K1.
I Kettle 1 e 2 originali degli anni ’50, ’60 e ’70 sono ormai oggetti di modernariato da collezione che si possono trovare nei mercatini dell’usato e negli shop del vintage, magari inglesi, ovvero nei luoghi in cui erano l’oggetto culto delle liste nozze dell’epoca.

Da allora Russell Hobbs ha mantenuto il primato delle innovazioni creando anche il primo bollitore senza cavo, la prima base girevole a 360° e la bollitura rapida, confermandosi sempre all’avanguardia con una vasta gamma di modelli. (Attualmente in catalogo ce ne sono più di 35!).
Come pulire il bollitore e rimuovere il calcare senza alcuno sforzo
Un uso intenso del proprio caro bollitore, associato ad un’acqua un po’ dura, può creare dell’opacità sul fondo destinata a divenire calcare.
C’è un metodo molto semplice per pulire il bollitore e farlo tornare a splendere in 3 mosse:
- Riempire il bollitore almeno a metà e portare l’acqua a bollore.
- Una volta spento, aggiungere due fette di limone e lasciare agire per tutta la notte.
- La mattina dopo, svuotare il bollitore e passare il fondo con un panno morbido.
Il vostro bollitore sarà tornato come nuovo!

I modi di dire inglesi sul bollitore confermano il kettle sempre protagonista
Su Vita su Marte trovate spesso approfondimenti di ogni argomento con aneddoti, curiosità e anche modi di dire. Potevamo forse non raccontarvi anche quelli che hanno a che fare col bollitore? Ne abbiamo scovati ben due che dimostrano quanto il fatidico kettle faccia parte del quotidiano.
Go and put the kettle on
Questa frase idiomatica ci rivela quanto il gesto di “mettere su il bollitore” sia la prima cosa che gli inglesi fanno quando qualcuno arriva a casa. La soluzione per ogni cosa, buona o cattiva che sia.
Può significare anche “sarà una notte lunga nella quale nessuno dormirà” (da tanto che c’è da dire), “prepara il benvenuto”, “preparati, sta per succedere qualcosa”.
La frase fu pronunciata anche da Gary Oldman nella notte degli Oscar 2018 quando vinse il premio come migliore attore per L’ora più buia: “I say to my mother, thank you for your love and support. Put the kettle on. I’m bringing Oscar home”. (Beato lui, io al massimo porto a casa le cipolle).

The kettle said to the pod
Che è una variante citata anche in Downton Abbey che gira intorno a The pot calling the kettle black, la pentola dice nero al bollitore, e che corrisponde al nostro “il bue che dà del cornuto all’asino”. Trattandosi di un modo di dire che risale al 1600, il significato originario è certamente legato alle persone che accusano le altre di un difetto che loro stesse hanno per prime.
Ma con l’innovazione tecnologica e l’avvento del bollitore elettrico questo modo di dire ha assunto anche usi e sfumature diversi: i bollitori più recenti infatti non hanno a che fare col fuoco e perciò restano lucidi come uno specchio. La pentola nera vede il bollitore scuro solo perché vede il suo nero riflesso. E allora potrebbe anche essere inteso come il nostro “la prima gallina che canta ha fatto l’uovo”.



Dopo tutta questa cultura sul mondo dei bollitori… vi è salita la voglia di un buon tè?
Siete appassionati di utensili da cucina? Siete proprio sicuri di averli tutti? Potete continuare la lettura marziana con questo post dedicato a tutti ma-proprio-tutti gli attrezzi che si possono avere in cucina.