Paris Hilton cucina decisamente in modo innaturale, sbagliato e dissacrante. Eppure c’è qualcosa in questa serie Netflix che ti incolla allo schermo riuscendo a fartela amare senza troppe riserve.
Attenzione: In cucina con Paris potrebbe piacervi, nonostante tutto
Certo, dopo aver parlato di Dinner Club e del traguardo finalmente raggiunto di poter guardare una serie sulla cucina che parli di “cibo vero”, Paris Hilton ci riporta al mondo reale, infrangendo nuovamente tutte le nostre speranze.
Ma con quel suo non prendersi troppo sul serio, la regina dell’effimero sa conquistare il cuore, per questo arriverete fino all’ultima puntata senza nemmeno accorgervene.

Se anche Paris Hilton cucina è il caso che cominciamo a preoccuparci
L’antefatto
Tutto è iniziato quando Paris ha pubblicato un molto discutibile video dove prepara le lasagne. Ora, io sono fermamente convinta che le ricette della tradizione in casa debbano trovare libero sfogo e adeguarsi ai gusti e alle esigenze di chi le prepara. Non troverete mai una parmigiana, un tiramisù o una carbonara uguale all’altra. Ognuno ha la sua personale versione e non si tocca, questo è assodato.
Tuttavia, grattugiare la mozzarella, inserire fra gli ingredienti la ricotta e glissare sul soffritto non sono “modifiche” accettabili, non per noi italiani quantomeno. Senza contare che le lasagne non hanno nulla a che vedere con le tradizioni culinarie di Paris. La matematica non è un’opinione, ma la geografia nemmeno.
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Quel video, però, è stato la miccia che ha innescato l’idea di creare una vera e propria serie dedicata a Paris Hilton in cucina. A questo punto, non posso fare a meno di pensare a tutti gli chef veri che pagherebbero per avere un proprio programma di ricette e che non l’avranno mai, perché non sono degli influencer alti e biondo platino.
La serie di “non cucina”
Partiamo dal fatto che se state cercando dell’istruzione, non è questo il programma adatto. Non si impara a cucinare con Paris Hilton, siamo chiari.
Eppure, pare che anche lei abbia dei discreti cavalli di battaglia: nachos strepigliosi*, shot di gelatina e, appunto, le lasagne. Ma la nostra beniamina vuole mettersi alla prova e ampliare le sue conoscenze.
Infatti, una volta fatta la fecondazione in vitro e nati i suoi gemelli – di cui sappiamo che potrà scegliere il sesso e che si chiameranno London (lei) e forse Rio (lui) – Paris dovrà essere pronta a cucinare per loro.
Ok, non ci crede nessuno. Avrà almeno trecento tate, di cui una adibita solo a versare glitter commestibili nei cereali dei gemelli, ma sembra un proposito comunque ammirevole.
*a quanto pare strepiglioso è un termine che ha inventato Paris e che butta volentieri qua e là con grande orgoglio.

Il senso di Paris per la cucina
Con lo charme da femme fatale che solo lei può portare con tanta disinvoltura, Paris entra al supermercato agghindata come Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, o indossando un abito rosa Barbie con strascico e fiocchi stile “pacco regalo”, sempre sulle note di una musica celestiale. Fa la spesa così e lì ti viene voglia di tornare a vedere Cracco su Amazon Prime, finché le cade irrimediabilmente tutto, o fugge da un tacchino crudo.
Quando entra in cucina pare appena atterrata dalla luna. Il quaderno che racchiude le sue ricette sembra il diario segreto di una ragazzina di 11 anni, tutto decorato con perline e glitter e scritto con il pennarello.
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Cucina con i guanti, di quelli belli, di pizzo e altri tessuti delicatissimi, totalmente sconsigliati per impastare e glassare cose. Ma cede alle tute, che sono di velluto e le calzano a pennello.
Il cambio d’abito è sempre spettacolare, anche quello dei suoi chihuahua, che sono tantissimi. L’outfit è a tema e quando Paris scende dalle scale di casa si genera un momento di silenzio interiore: è veramente una sventola.

Paris Hilton & friends
Accanto a lei si susseguono una serie di personaggi noti e meno noti, da Kim Kardashian a Demi Lovato, che l’aiutano a orientarsi ai fornelli.
Nemmeno gli ospiti sono esperti chef, ma la condivisione dei compiti diventa anche l’occasione per fare due chiacchiere, un po’ come quando Martha Stewart cucina con Snoop Dogg.
Sulla scia dei ricordi ci si scambia confessioni e aneddoti, allora ti chiedi perché non guardare direttamente Verissimo.
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A tenerti radicalmente attaccato allo schermo è la gestualità innaturale, la sua e quella degli ospiti. Nessuno ha veramente idea di come diavolo si cucini ma, nonostante questo, riescono sempre a cavarsela e a portare in tavola qualcosa.
Temi, ricette e strumenti del mestiere
A proposito di tavola, la scenografia è il pezzo forte, infatti non se ne occupa Paris, ma un team di arredatori d’interni che allestiscono per lei dei veri e propri set in sala da pranzo.
Nella puntata Colazione tra le nuvole la riempiono di palloncini bianchi, in occasione della cena “italiana” la trasformano praticamente – e non intenzionalmente – nel set dei Sopranos, nell’episodio del Natale la riempiono di schiaccianoci giganti.
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Ѐ tutto strepiglioso insomma, a cominciare dagli attrezzi del mestiere: stampi a forma di chihuahua, diamante e unicorno, palette glitterate o, addirittura, con i tacchi e taglieri rosa a forma di cuore. Non sa come si chiamino o a cosa servano, ma Paris ha degli utensili da cucina davvero fighissimi.
Ammetto che alcune ricette sono più che interessanti. Tralasciando i cannoli che – mannaggia a lei – riesce a rendere disgustosi solo a guardarli, rimangono nel cuore la funfetti flan cake e i macaroni and cheese. Per il resto: no comment.
Il “non fatevi prendere in giro” e la morale che centra il punto
Inutile sogghignare pensando “Bella, ma totalmente inabile” perché – e potrei metterci la mano sul fuoco – se Paris Hilton avesse voluto fare un programma di cucina seminando il panico nell’universo degli chef stellati, avrebbe potuto farlo. Le sarebbe bastato pagare e si sarebbe trasformata direttamente in Ferran Adrià.
La verità è che In cucina con Paris (in origine Cooking With Paris – Simple Recipes From the Kitchen of Paris Hilton) ricalca volutamente una serie di stereotipi riuscendo, grazie a questo, a intrattenere anche i meno pazienti, ma non manca di far riflettere.
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Basta pensare a come Paris si rapporta col tacchino arrosto: osservarla guarnire quel povero animale morto è alquanto inquietante. Non sappiamo se lei sia veramente così priva di attitudine in cucina, anche se è verosimile, sta di fatto che non dimostra alcun rispetto per ciò che sta cucinando.
Partirebbe un bel pippone qui, ma rimaniamo effimeri e limitiamoci a dire che: il programma piace perché la bionda con le extension non si prende troppo sul serio e in cucina fa un sacco di casini.