La Redazione Marziana ha scoperto le gioie (e i dolori) del Secret Santa l’anno scorso e ci ha talmente preso gusto che quest’anno ha deciso di ripetere la tradizione.
Il regalo diventa conviviale e giocoso, coinvolge l’intero gruppo di persone interessate, si spende poco e tutti ricevono un dono!
Se l’idea del Secret Santa vi alletta e volete sapere che cos’è e come si fa dovete assolutamente leggere questo post per saperne di più (compresi i retroscena più adrenalinici ed esilaranti!).
Ma cos’è il Secret Santa?
È presto detto: si tratta di un Babbo Natale che svela la sua identità solo all’ultimo, aggiungendo all’impareggiabile effetto sorpresa dello spacchettamento del regalo il mistero del mittente.
Storia, usi e costumi
Ho scoperto che il Secret Santa è diffuso un po’ ovunque, anche se sembra essere nato in Scandinavia, dove lo chiamano Julklapp. Lì a quanto pare si usa lasciare dei regali davanti alla porta d’ingresso delle persone, bussare e scappare.
Non mi ci rivedrei a farlo con i miei vicini di casa, che probabilmente mi prenderebbero per pazza, ma è un’idea molto carina.
Nel Regno Unito si chiama Kris Kringle, in Germania Wichteln. Negli USA, dove lo chiamano Secret Santa, si racconta la storia di Larry Dean Stewart, un filantropo che per 25 anni regalò denaro in forma anonima a tante persone bisognose. Per gli americani, quindi, è lui il Secret Santa originale.
cbsnews.com wikipedia.org
Come funziona il Secret Santa
Il Secret Santa si svolge con uno scambio di regali tra più persone: ogni persona fa un regalo e riceve un regalo ma il mittente deve rimanere segreto fino all’apertura del dono.
La sorte ruota attorno a un’estrazione, che può essere fatta in maniera tradizionale, tirando fuori i nomi da un cappello, per intenderci, oppure sul web, per comodità o per chi non può incontrarsi di persona.
Esistono dei siti appositi detti Secret Santa Generator (noi utilizziamo questo) nei quali basta inserire tutti i nomi dei partecipanti e sarà poi il server a fare l’estrazione.

Fate attenzione! 😀
Voi non lo sapete, ma il fatto che sia io a spiegarvi come si struttura un Secret Santa è un vero paradosso. Il motivo è che l’anno scorso, proprio per colpa mia, il Secret Santa Marziano è stato soprannominato “Bordel Santa”, a causa di un errore madornale.
Quale? Facile: ho semplicemente cannato il destinatario. Perché? Perché sono una persona fondamentalmente distratta e disorganizzata, ma mi si vuole bene comunque.
È stato per un caso fortuito – e per la benevolenza della nostra Ilaria – che il Secret Santa Marziano si è salvato. Lei non aveva ancora spedito il suo regalo alla destinataria, che l’aveva, invece, già ricevuto da me, così abbiamo fatto un cambio e l’ha mandato alla marziana che era rimasta senza, la mia.
Il lato negativo è che il suo regalo era giustamente personalizzato e ha dovuto cambiarlo in pochissimo tempo. Si può dire che Ilaria abbia salvato il Natale, come in una delle migliori favole delle feste.
Vi racconto questo perché capire a chi dovete fare il regalo è alla base del gioco. (Appunto autobiografico).
L’idea perfetta quando si hanno tanti amici e un piccolo budget
Uno dei motivi per i quali esiste il Secret Santa è che, quando si è in tanti, fare un regalo bello e di egual valore a tutti è un po’ impegnativo.
Così il gruppo stabilisce il budget per il singolo regalo (se, come noi, siete in città diverse potete considerare a parte le spese di spedizione) e quello sarà ciò che spenderemo per fare il regalo alla persona estratta, sapendo che col meccanismo del Secret Santa (ad ogni persona ne è assegnata un’altra) tutti riceveranno un regalo da qualcuno.
Una volta stabilito il budget si pensa a cosa regalare. Il tema può essere libero, oppure si può stabilire, per esempio, che il filone da seguire sia quello enogastronomico, la cancelleria da ufficio o l’oggettistica da scrivania se i vostri compagni d’avventura sono i colleghi. Un’idea carina è quella di preparare qualcosa di casareccio, come dei biscotti o dei dolcetti.
@whhostess @naughtyslabs @thepriceadventure
Qualche idea per il Secret Santa
Con i colleghi dell’ufficio
Mi è capitato di partecipare a un Secret Santa fra colleghe. In quel caso ho comprato il regalo non avendo idea di chi sarebbe stata la mia destinataria, perché abbiamo estratto i nomi la sera stessa della cena aziendale.
In quel caso si poteva fare perché eravamo fra donne, quindi la tipologia di regalo aveva quantomeno un orientamento.
Ci conoscevamo poco, o affatto, visto che al tavolo c’erano anche ex colleghe rimaste in contatto solo con qualcuna di noi, quindi era difficile che i regali fossero molto personali. Il bello del Secret Santa è che può davvero adeguarsi al contesto senza mai deludere.
L’idea di regalare ai colleghi qualcosa a tema “scrivania” è molto divertente: una pianta da tavolo, un antistress, una cornice per la foto di famiglia, o una stampa (qui trovate qualche spunto interessante).

In famiglia

Condivido con voi un ricordo personale a me molto caro, d’altronde questo è un articolo di Natale, ci sta un po’ di sano sentimental mood.
Quando ero bambina scartavo la maggior parte dei regali il 24 dicembre, a casa dei nonni. Babbo Natale arrivava a mezzanotte: mentre noi cenavamo in taverna, al piano di sopra accadeva la magia.
Tutto molto bello, gioia infinita e mille doni che rispettavano fedelmente la lista della letterina che il caro Babbo aveva ricevuto. Ma la parte che ricordo con più tenerezza è il gioco che ci faceva fare nonna Marina. Partecipavamo tutti, grandi e piccini.
Lei preparava una serie di pacchetti, che contenevano per lo più sciocchezzuole e iniziava a domandarci: “A che numero sto pensando?”, la persona che, sparando totalmente a caso, ci arrivava più vicina, si aggiudicava il premio e via così finché non ne rimanevano più.
@rubystripe @helenmackayillustration
Con gli amici
Sono anni che il mio fidanzato partecipa a un Secret Santa senza chiamarlo Secret Santa. Lui e i suoi amici – sono in tutto 10 – vivono da anni in città diverse ormai, ma quando si ritrovano a Messina per le feste dedicano un pomeriggio allo scarto dei regali.
Loro l’estrazione l’hanno fatta ben sei anni fa, con un programma online che ha stabilito a chi dovranno fare il regalo fino al 2024, così non ci pensano più e ognuno sa cosa deve fare (i maschi sono pigri ma spesso geniali).
In questo modo dedicano quanto più tempo possibile alla scelta del regalo, che sarà accurata e super personale.

Altre idee per celebrare le feste in compagnia
Perché a Natale l’importante è stare insieme.
Ci sono un sacco di piccoli eventi a tema che si possono creare per raccogliere le persone più care sotto lo stesso tetto e trascorrere qualche ora in compagnia.
Merry Cookie Exchange
Una gara di biscotti in piena regola. Se sapete di poter confidare sulla buona volontà e magari anche sulle doti culinarie dei vostri amici, non esitate a buttarvici.
È il padrone di casa a dettare le regole, che generalmente di base sono tre:
- tutti i biscotti devono essere fatti in casa;
- i partecipanti devono presentarsi con un numero di biscotti prestabilito, così tutti potranno assaggiarli;
- si dichiara in anticipo con quale biscotto ci si presenterà, per evitare doppioni.
La classifica potrà comprendere diverse categorie, come “il miglior biscotto speziato”, “la più deliziosa pastafrolla”, o “il più bel biscotto decorato”.
@christmas.charm @finding_foley
Se la competizione sotto le feste vi rende suscettibili, potete cambiare l’obiettivo del party e chiamare tutti i vostri amici a raccolta per decorare i biscotti.
A mio avviso è bene preparare già la base, soprattutto quando si è in tanti. Se non avete tempo, sappiate che all’Ikea vendono l’impasto da stendere e infornare, i biscotti già pronti per essere decorati e anche le casette di biscotto allo zenzero.
cotidianoincomum.com the-gingerbread-house.co.uk
Disponete sul tavolo i biscotti da decorare e tutto il necessario per farlo: zuccherini, glassa allo zucchero colorata, anche questa la trovate già pronta all’uso, e scaglie di cioccolato.
L’obiettivo è divertirsi e rimpinzarsi di biscotti.
pillsbury.com thespruceeats.com tasteofhome.com celebrationsathomeblog.com
La cena degli avanzi, per chiudere in bellezza
Natale è passato, abbiamo mangiato, abbiamo bevuto e siamo felicemente rotolati verso casa con le nostre doggy bag preparate da mamma e zia.
Cosa fate voi il 26 dicembre? Ecco un’idea: la cena degli avanzi. Si passa dal classico “ognuno porta qualcosa”, che caratterizza da sempre le cene più informali, al portare tutto quello che è sopravvissuto ai raduni di Natale. Non avete idea di quali banchetti sontuosi possano venirne fuori, nei quali si assaggiano piatti e tradizioni delle altre famiglie.
È un sistema molto intelligente di smaltire gli avanzi, il che non guasta. Con questa soluzione anti spreco ci si diverte nel vero spirito delle feste.

Ogni scusa è buona
Davvero, a Natale non serve inventarsi chissà che, se la compagnia è quella giusta. Non serve spendere cifre esorbitanti, se il regalo è fatto con sentimento. Ciò che conta è stare insieme e volersi bene, che sembra un po’ la fiera dell’ovvietà, ma anche i concetti più basici a volte hanno bisogno d’essere ribaditi.
Se avete altre idee su come realizzare un mitico Secret Santa fatecelo sapere!

2 Commenti
Io la faccio con le mie colleghe ma la chiamavo lotteria!
La lotteria di Natale, che bello! È sempre un’iniziativa carina. Ti è andata bene col regalo dell’ultimo Natale?