Avanti, su, fate un piccolo sforzo. In fondo lo sapete anche voi che non si può restare a tavola tutto il giorno… e no, nemmeno trascinarsi sul divano vale come movimento. A Natale è bello, anzi oserei dire doveroso, essere più pigri del solito, e mangiare (molto) più del solito, ma lì fuori c’è tutto un mondo, e ci sono tante mostre da vedere in giro per l’Italia.
Vi piace la fotografia? Abbiamo quello che fa per voi. Preferite i ritratti? Ci sono anche quelli (e quanto sono belli). Siete delle romanticone e amate i dipinti pieni di fiori? La redazione marziana vi promette fiori in quantità. Ecco allora una selezione delle migliori mostre da vedere durante le feste.
Mostre per le feste: la selezione marziana delle più belle da vedere
Andare all’Inferno
Non vi preoccupate, non intendiamo minimamente offendervi. L’Inferno in cui vogliamo mandarvi è quello della mostra delle Scuderie del Quirinale a Roma, pensata per chiudere degnamente l’anno che celebra i settecento anni dalla morte di Dante: e allora tra le sale ecco comparire scheletri minacciosi, contrappassi sofisticatissimi, immagini macabre e inquietanti. Ma per fortuna poi si torna a riveder le stelle…

Escher a Genova
Quella di palazzo Ducale è la mostra monografica più estesa mai dedicata a Maurits Cornelis Escher, l’artista olandese diventato celebre per i suoi mondi impossibili, le immagini ipnotiche e le architetture che sembrano ad una prima occhiata non avere nulla di strano, ma che invece si rivelano impraticabili. In fondo pure lui ci metteva del suo, gettando nello sconforto i suoi interlocutori dicendo loro: “siete davvero sicuri che un pavimento non possa essere anche un soffitto?”… no, caro Maurits, dopo aver visto la tua mostra non siamo più sicuri di niente.

Maurits Cornelis Escher Relatività, 1953 Litografia, 27,7×29,2 cm Olanda, Collezione Escher Foundation All M.C. Escher works
© 2021 The M.C. Escher Company The Netherlands
Quell’elegantone di Boldini
Me lo immagino Boldini mentre, prima di preparare il quadro sul cavalletto, si infilava negli armadi e nei bauli delle donne che gli chiedevano il ritratto, per scovare l’abito più adatto, quello che avrebbe reso meglio sulla tela e che avrebbe valorizzato al massimo la sua modella. Il risultato? Giudicatelo voi: sappiate solo che davanti alla sua bottega c’erano frotte di nobildonne e ricche borghesi che avrebbero fatto follie per un suo ritratto. E chi siamo noi per non visitare a frotte la mostra che gli dedica palazzo Albergati a Bologna? Certo, magari col freddo di dicembre e la pancia piena non avremmo voglia di metterci così in tiro come Mademoiselle de Nemidoff che occhieggia qui sotto…

Giovanni Boldini, Mademoiselle De Nemidoff, 1908 Olio su tela, 232×122 cm Collezione privata
Jacques Henry Lartigue: l’invenzione della felicità
Donne che sembrano volare (o cadere rovinosamente dalla bici), intere famiglie fotografate tutti in posa nel lettone, corse automobilistiche d’antan, uomini apparentemente compassati che saltellano allegri. Sarà stato Lartigue a contagiare tutti i suoi soggetti con un incredibile buonumore? Le sue foto, esposte a Roma, hanno soggetti diversi, sono di epoche diverse (dall’inizio del Novecento agli anni Ottanta), sono a colori o in bianco e nero, sono paesaggi o ritratti, foto rubate o servizi per riviste di moda, immagini da set cinematografici e donne riprese sul gabinetto: tutte però, ci strappano un sorriso. Sorride, seppur imbarazzata, la donna sul gabinetto (che poi era sua moglie).

Monet a Milano: non è Natale senza una mostra da vedere sugli Impressionisti
Poteva mancare una mostra sugli Impressionisti? Certo che no! Diciamoci la verità: chi organizza una mostra sa che puntando su Monet e compagnia ci sarà sempre un gran successo di pubblico. Ma chi siamo noi per giudicare? Oltretutto, come si fa a non amare questi colori così pieni di luce, questi cieli che non sono mai uguali a se stessi, l’acqua che sembra di poter quasi toccare? Regaliamoci allora anche quest’anno una mostra che non potrà che farci del bene: a palazzo Reale a Milano, fino al 30 gennaio 2022.

L’Amazzonia di Salgado a Roma
Poi uno dice che fare foto è semplice: per mostrarci dal di dentro cosa davvero sia l’Amazzonia, e quanto fragile sia, nonostante la magnificenza di questo ecosistema, Sebastião Salgado ha fotografato per sei anni alberi, animali, fiumi e comunità locali, attraversando in lungo e largo il Brasile. Il risultato è una mostra monumentale ospitata dal Maxxi di Roma: una vera immersione in una foresta viva, in un luogo che è, nonostante tutto, ancora incredibilmente misterioso.

Macchiaioli mon amour
Confesso: ho una specie di debole per i Macchiaioli. Detto questo, vi consiglio la mostra di palazzo Mazzetti ad Asti, che espone una novantina di dipinti di quegli artisti che in Italia, alla metà dell’Ottocento, riscoprirono la pittura del primo Rinascimento portandola però nel futuro. Sì, perché i Macchiaioli, come i cugini Impressionisti in Francia, hanno voluto dipingere con la luce, con piccole macchie colorate che si accendono o si spengono a seconda di come arrivi il sole da quelle parti. In mostra opere di Silvestro Lega, Giuseppe De Nittis, Giovanni Fattori e Odoardo Borrani, punte di diamante di un gruppo numerosissimo di artisti che pensavano di cambiare il mondo.

Doisneau (il pescatore) a Rovigo
Rimpinzate di cibo dopo i bagordi natalizi progettate una bella gita romantica a Rovigo per la mostra di Robert Doisneau a palazzo Roverella. Curioso come uno di fotografi più importanti del secolo scorso si definisca in realtà soprattutto un pescatore: come un pescatore, tuttavia, un buon fotografo deve essere dotato di grande pazienza e saper soprattutto agire al momento giusto, altrimenti addio pesce scatto perfetto. Sarà per questo suo occhio così allenato che Doisneau ha catturato sulla sua pellicola momenti divertenti, teneri o romantici (il bacio qui sotto è una delle sue foto più iconiche). E se dopo la mostra vi rimane ancora un poco di appetito? Fate merenda con una delle specialità della zona: il tacchino ermellinato.

Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert Doisneau
Klimt a Roma
Passare da piazza Navona al Bel Danubio Blu in un attimo: succede a palazzo Braschi, il museo romano che ospita la mostra Klimt. La Secessione e l’Italia: più di duecento opere (non tutte di Klimt, che è decisamente una spanna sopra tutti gli altri, anche – soprattutto oserei dire – quando disegna) che ci portano nella Vienna di inizio Novecento e seguono tutta la carriera di Klimt, dai preziosi dipinti che richiamano i mosaici bizantini a quelli più evanescenti degli ultimi anni, come il cosiddetto Ritratto di signora che chiude il percorso espositivo (e che trovate qui sotto).
Curiosità: il dipinto venne rubato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel febbraio del 1997 e ritrovato (nel giardino nel museo, nascosto in una nicchia chiusa da uno sportellino malfermo) solo nel 2019. E ancora nessuno sa dove sia stata questa affascinante signora per più di vent’anni…

Il realismo magico a Milano
L’arte, in fondo, è come la moda: una stagione mettono tutti i pantaloni a vita bassa (Dio ce ne scampi) e quello dopo tutti li mettono ascellare come Superfantozzi. E così nella pittura: negli anni Dieci del Novecento parlare di pittura figurativa voleva dire attrarsi critiche da destra a sinistra (“ancora ritratti?!? Che antico che sei”); negli anni Venti invece in tutta Europa non si faceva che parlare di ritorno all’ordine, di corpi che riacquistano i loro monumentali volumi, di paesaggi che sembrano semplici come quelli dei bambini. Un nuovo classicismo che in Italia assume un connotato sospeso, surreale, magico appunto. E la mostra di palazzo Reale a Milano dove si trovano, tra le altre, le opere di Carrà (Carlo… a chi pensavate?), Casorati, Severini e de Chirico, è davvero un’occasione unica per scoprire un periodo della storia dell’arte spesso dimenticato.

Cagnaccio di San Pietro, Donna allo specchio, 1927, olio su tavola. Collezione della Fondazione Cariverona Archivio fotografico della Fondazione Cariverona
Vi piace la nostra selezione di mostre da vedere durante le feste? Se vi è venuta voglia di partire, in questo link trovate i consigli marziani per i vostri viaggi in Italia.