Cosa faccio? Li pubblico o non li pubblico, dato che non mi escono ancora belli come una Vergine tanto desidererebbe nel suo mondo immaginario di perfezione?Machemmefrega ma fammemagna’! Ma certo che pubblico ricetta e relative foto dei gyoza vegetariani nonostante non siano perfetti come li farebbe un maestro, quel che comanda è la pancia e sono talmente buoni che, sebbene 25 ravioli di questi corrispondano a 4 porzioni, vi dico che in 2 persone ce li si spazza che è un piacere!
E nel frattempo, per aiutare qualche altra Vergine all’ascolto (o anche Toro, Capricorno, Ariete, Cancro) vi dico anche d’aver raggiunto il Nirvana considerando che la perfezione è troppo stressante.

GYOZA VEGETARIANI o RAVIOLI ORIENTALI
250 g di farina
100-120 g di acqua
mezza verza
mezza carota
1 cipollotto
brodo
sale
olio di semi di girasole
salsa di soia per servire
- Impastare la farina con l’acqua (iniziare con 100 g e poi aggiungere poche gocce alla volta fino a che l’impasto si agglomera) e una presa di sale fino, creare una bella palla liscia, avvolgerla nella pellicola e far riposare in frigorifero almeno mezz’ora.
- Nel frattempo, cuocere a fiamma vivace le verdure affettate molto sottilmente con un filo d’olio e un bicchiere di brodo, finché quest’ultimo non evapora del tutto. (Se lo gradite potete aggiungere anche un pezzettino di zenzero grattugiato).
- Stendere l’impasto in una sfoglia sottile su un piano infarinato, ricavare dei dischi di circa 10 cm di diametro e, se serve, farli ancora più sottili.
- Riempire ciascun disco con un po’ di verdura, inumidire il bordo con acqua e chiuderlo a mezzaluna con le pieghe tipiche (cliccate qui per trovare un video utile che mostra come chiudere i ravioli).
- Ungere il wok o la padella con un po’ d’olio, aggiungere i ravioli (io li ho cotti in due tornate da 12 ravioli ciascuna) e attendere che si formi la crosticina dorata, dopodiché versare mezzo bicchiere d’acqua abbondante e chiudere con il coperchio per far completare la cottura “al vapore”. Quando l’acqua sarà tutta evaporata i ravioli saranno cotti ma volendo si possono fare andare ancora in padella per farli dorare di più.
- Servire con la salsa di soia.

Domande e risposte
- Quanti ne escono? Con gli ingredienti che ho indicato e con quella misura di raviolo me ne sono usciti 25.
- Si può usare la farina di riso? Qualcuno fa l’impasto con metà farina 00 e metà farina di riso, io ho fatto tutta farina 00.
- Quale olio usare? Ho usato l’olio di semi di girasole per non avere il sapore troppo deciso dell’olio extravergine d’oliva.
- È difficile farli? Ai primi ravioli ci si vorrebbe suicidare ma dopo circa 8 pezzi sopraggiunge una certa manualità e quindi anche un po’ di divertimento (oltre che la fame!).

Non solo vegetariani: i gyoza si possono farcire a piacimento
Una cosa bella che accomuna tutta la pasta da farcire è che ci si può divertire coi ripieni. Nei commenti di Instagram una mia amica mi ha raccontato di farli sempre nippo-italici, ovvero pasta gyoza e ripieno di fantasia. Tra gli ultimi ha sperimentato zucca, patata, gorgonzola, timo e buccia di limone, poi conditi con il sughino dell’anatra allo zenzero e arancia avanzato da Natale e opportunamente surgelato. Che pro! Sto ancora sbavando all’idea!
Il ripieno dei gyoza può essere totalmente vegetariano come ho proposto in questa ricetta (si possono usare anche le zucchine o altre verdure di stagione che sono buone da far stufate) oppure di carne, con i gamberi o misto, ovvero un po’ verdura e un po’ gamberi oppure verdura e macinato di maiale.
Mi raccomando: dopo che avrete rifatto la ricetta tornate a dirmi quanti gyoza vi siete spazzati!
