Le vacanze, quelle in barca a vela oppure on the road a bordo di un minivan, e chi se le ricorda? Sono lì poche pagine indietro nel nostro calendario eppure sembrano così lontane. E come eravamo felici e rilassate in vacanza! A dire il vero un metodo per tenere sempre alto il livello di endorfine, sport a parte, c’è: iniziare a programmare delle piccole fughe tematiche verso le città d’arte e non, alla scoperta di luoghi insoliti e nascosti come le belle biblioteche storiche che abbiamo in Italia. Detto fatto, condivido con voi la mia piccola e personale selezione.



@stazionemilanocentrale
Partiamo alla scoperta di alcune delle più belle biblioteche storiche d’Italia da visitare
Biblioteca Reale di Torino
Iniziamo il tour delle biblioteche belle partendo da Torino, prima capitale d’Italia. Tra le cose da fare in questa bella città sabauda possiamo senza dubbio aggiungere il pellegrinaggio nelle tre pasticcerie storiche che si son sfidate in Cake Star – ciao Damiano, ciao Katia – e una visita al Palazzo Reale di Torino, casa dell’omonima biblioteca. La biblioteca negli anni è stata più volte rimpinguata con l’acquisto di libri e oggi, tra gli oltre 200.000 volumi, vanta anche la custodia di antichi disegni. Tra questi ci sono anche quelli di Michelangelo, quelli di quel seduttore di Raffaello e l’”Autoritratto” di Leonardo da Vinci. Quando si dice fare acquisti oculati e previdenti!



Biblioteca Nazionale Marciana
Siamo al civico 7 di Piazza San Marco a Venezia, giusto accanto all’approdo delle gondole. Il desiderio di creare una biblioteca pubblica venne in mente nientepopodimeno che a Petrarca nel suo soggiorno veneziano: come lascito avrebbe appunto donato i testi della sua biblioteca personale come base per la nuova struttura pubblica. Ciò non avvenne ma l’idea piacque e così nacque la Biblioteca Marciana. Il patrimonio librario contiene oltre un milione di volumi, tra questi anche delle miniature di scuola veneta, una raccolta di carte geografiche e il Mappamondo di Fra Mauro fitto fitto di annotazioni sul mondo come lo si conosceva prima della scoperta delle Americhe. Sto già cercando un treno Roma-Venezia… quasi quasi prenoto anche un biglietto per il Guggenheim.



Biblioteca Guarneriana
Metti che sei a San Daniele del Friuli per una degustazione, vuoi non andare a visitare la bella e storica Biblioteca Guarnieriana? File e file di libri antichi divisi tra la sezione moderna e quella antica, catalogati e ordinati in pregiato mobilio di legno come nella Sala Fontaniniana: un salone con ballatoio che da solo vale la visita. Tra i volumi da consultare c’è sicuramente quello dell’abate Daniele Concina: “Memorie storiche sopra l’uso della cioccolata in tempo di digiuno”!



Veneranda Biblioteca Ambrosiana
I milanesi vogliono un gran bene all’arcivescovo Federico Borromeo, Manzoni l’ha addirittura inserito come personaggio nei “Promessi Sposi” ma perché tutto questo affetto? Per tutte le opere di bene e quelle strutturali realizzate nella città protetta dalla Madonnina! Un’opera su tutte è la Biblioteca Ambrosiana: la prima biblioteca pubblica della città di Milano. L’arcivescovo si prodigò non poco per popolarla e cerca di qua, raccogli di là, tirò su una gran bella collezione di opere: manoscritti, erano la moda del momento, disegni celeberrimi come il Codice Atlantico di Leonardo e poi quadri (tanto che fondò anche la pinacoteca con all’interno opere di Raffaello, Caravaggio per intenderci), pergamene e mappe antiche. Terminato il giro nella bella biblioteca potete tuffarvi nella Milano da vivere tra shopping e cibo buono.



Biblioteca Nazionale Braidense di Brera
A poco meno di un quarto d’ora di cammino dalla Biblioteca Ambrosiana, c’è un’altra perla milanese da non perdere: la Biblioteca Nazionale Braidense. Pensate che magia entrare dallo scalone d’onore come fece Maria Teresa d’Asburgo, sì proprio la mamma di Maria Antonietta. Anche qui possiamo trovare una collezione di libri e altre meraviglie, certo non tutti i volumi sono consultabili ma ce ne faremo una ragione esaminando tutti gli altri libri rari e manoscritti e ammirando il fascino dei mobili in legno dei fasti dei tempi andati. Il complesso della Biblioteca Braidense non ospita solo una bella biblioteca ma anche una Pinacoteca degna di nota.



Biblioteca Capitolare di Verona
Poco fuori dal perimetro della città antica, vicino la riva dell’Adige, troviamo “la Regina delle collezioni Ecclesiastiche” la più antica biblioteca al mondo di area culturale latina, la Biblioteca Capitolare di Verona. Un grande grazie va alla Serenissima, che ne ampliò la struttura sotto il suo dominio, e un altro agli amanuensi che per secoli hanno trascritto i libri destinati a essere base e ricco patrimonio di questa libreria, visitata per la consultazione di libri anche da Dante e Petrarca. A questo ricco patrimonio però manca qualcosa che al momento risiede nelle terre dei cugini d’Oltralpe. Alle diverse cose che dovrebbero restituirci i francesi infatti, possiamo aggiungere anche una decina tra codici e incunaboli che non tornarono mai nella loro sede dopo la caduta dell’impero napoleonico. Birbanti, per non dire altro.



Anche voi siete annusatrici seriali della carta di libri? È una questione di chimica, un po’ come l’amore. Il profumo del libro cambia in base ai componenti chimici utilizzati per fabbricare la carta, all’invecchiamento e allo stato di conservazione del libro. Se rasentate la dipendenza da questo profumo vi farà piacere sapere che qualcuno ha anche creato lo spray all’aroma di libro.
Biblioteca Malatestiana Cesena
Cosa fai se sei famoso e vuoi lasciare qualcosa che faccia parlare di te anche dopo la tua dipartita? Costruisci una biblioteca, ovvio. Così ha fatto Malatesta Novello e infatti oggi i cesenati son qui a parlarci di lui, delle sue opere e soprattutto della creazione della prima biblioteca civica d’Europa, anche se si trova all’interno di un convento. Vanto della biblioteca è il libro più piccolo del mondo, non oso immaginare lo spessore delle lenti degli occhiali da vista dei poveri amanuensi.



Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Una delle più belle biblioteche di Firenze è facilmente raggiungibile a piedi dopo una bella passeggiata nel centro di Firenze. Un passaggio davanti alla Basilica di Santa Maria Novella poi giù verso Palazzo Strozzi, piccola pausa per un buon panino con il lampredotto dal Trippaio del Porcellino, camminare fa venire fame, e poi di nuovo verso Piazza della Signoria oltre la Biblioteca Palagio di Parte Guelfa con direzione lungarno. Eccoci arrivati a destinazione: una delle biblioteche più grandi d’Italia, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze che nacque grazie alla collezione privata di Antonio Magliabechi, bibliofilo dal carattere un po’ particolare (tipo il gobbo di Notre Dame nella versione antipatica). Quanti sono i preziosi raccolti in questa bella biblioteca? Tanti, così tanti che se stesi possono coprire la distanza che separa Milano da Genova. Manoscritti rari, stampe, incunaboli.



@bibliotecanazionale
Biblioteca dei Girolamini
Napule è mille culure, Napule è luoghi insoliti da scoprire, Napule è biblioteche belle da visitare. Iniziamo il mini tour nella città borbonica dalla biblioteca ospitata nel Complesso dei Girolamini, monaci avanguardisti dato che lasciarono libero accesso alla biblioteca con l’intento di fare proseliti diffondendo la cultura cristiana. Visto il luogo di residenza, il suo più grande patrimonio è legato ai testi antichi su teologia, filosofia e storia della chiesa. I volumi sono ordinati in diverse sale con scaffalature in legno antico e collocati nelle scaffalature per formato e materia, chissà se per riordinare una biblioteca gli addetti si affideranno al metodo spiegato nei libri del riordino o sono tutti della segno zodiacale della Vergine! La storia del Complesso Momumentale dei Girolamini è ricca di storia e luoghi visitabili come i chiostri, la Chiesa e la Quadreria con tele del Caracciolo.




La Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III
La seconda biblioteca di Napoli inserita nella mia piccola lista delle biblioteche belle da visitare in Italia è a due passi dal lungomare, poco distante dalla Galleria Umberto I e un po’ di più dalla spettacolare fermata della metropolitana Toledo, ed è la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III che ha sede proprio nel Palazzo Reale di Napoli. Lasciamo un attimo in secondo piano la spettacolare vista dalle finestre dei piani alti e pensiamo a tutti i manoscritti rari e carteggi antichi racchiusi nelle varie sezioni: una raccolta di opere talmente vasta che porta questa biblioteca sul podio delle biblioteche più importanti d’Italia insieme a quelle nazionali di Firenze e Roma. Secondo me una delle opere più di rilievo, oltre ai manoscritti di Leopardi, è “l’Officina dei Papiri Ercolanesi” papiri di epoca romana riportati alla luce negli scavi di Ercolano. Ho perso il conto del numero delle volte che ho visitato gli scavi napoletani… Alberto Angela mi leggi, hai bisogno di un’assistente?



Una selezione delle più belle biblioteche storiche a Roma
Roma è tutta da scoprire e chi atterra sul suolo romano ha l’imbarazzo della scelta sui percorsi da intraprendere per consumare adeguatamente le suole delle scarpe: il giro delle sette chiese oppure quello della Street Art, un tour a tappe alla ricerca dei forni con la miglior pizza bianca e mortazza o della migliore carbonara sulla piazza. Da oggi le cose da fare a Roma avranno un +1 con un mini tour delle belle biblioteche storiche della capitale.

Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiana
La biblioteca nasce dalla fusione del patrimonio librario dell’Accademia dei Lincei e quello dei Corsini, e non è che poi si è fermato lì. Grazie a lasciti e soprattutto acquisizioni, vanta tra i suoi possedimenti (che fa tanto vassalli, valvassini e valvassori) una prima edizione della Divina Commedia e un manoscritto di Galileo Galilei, a-u-t-o-g-r-a-f-a-t-o. Chissà se al tempo di questi grandi personaggi c’erano le bimbe di Dante come oggi ci sono le bimbe di Conte.
Visto che siamo in zona Trastevere, vale la pena allungarsi un po’ e passare da Giselda per un pezzo di pizza romana da gustare passeggiando tra i vicoli prima di visitare la prossima biblioteca antica.



Biblioteca Vallicelliana
La sua storia si intreccia con la biblioteca dei Girolamini di Napoli dove gli oratoriani di San Filippo Neri, fondatore della Biblioteca Vallicelliana, si diressero verso la fine del 1500 per erigere una nuova casa e una nuova biblioteca. L’architetto che si occupò dei lavori a Roma era un certo Francesco Borromini, pare fosse molto bravo… Grazie e diverse donazioni e acquisti la biblioteca Vallicelliana oggi possiede in maggioranza opere a tema ecclesiastico e, tra queste, una raccolta di opere del suo Santo fondatore, testi filosofici, antichi spartiti musicali e un importante archivio fotografico per generi fotografici e numero opere di fotografi raccolte, con vedute di Roma dalla fine del 1800.



Biblioteca Angelica
Anche la storia della biblioteca Angelica inizia grazie al mecenatismo di un impiegato del Signore, il vescovo Angelo Rocca nella sede del convento degli agostiniani. Alla creazione venne deciso il pubblico accesso, come accadde per la biblioteca Ambrosiana di Milano, le due infatti sono tra le più antiche biblioteche pubbliche italiane nel mondo. Tanta roba. Vista la natura cristiano-cattolica, le prime e principali opere raccolte furono sull’opera di Sant’Agostino e sulla riforma e controriforma e poi, grazie alle donazioni (ce ne è anche una del Fondo Bocelli… antenato del mitico?), si sono aggiunte anche altre importanti opere moderne e rarità bibliografiche. Chissà in quale delle antiche scaffalature ospitate nei saloni possiamo trovare le raccolte su Dante, Petrarca e Boccaccio!



Biblioteca Casanatese
“Io do una cosa a te se tu dai una cosa a me” ossia “io lascio i miei libri a voi domenicani se voi intitolate la biblioteca a me”, caro cardinale Casanate il discorso non fa una piega. E così agli inizi del 1700 nasce la biblioteca Casanatese che, grazie al suo lascito e alle successive raccolte e donazioni di stampe, periodici, editti e manoscritti, divenne in breve tempo una delle più fornite del tempo. La maggioranza di queste opere sono raccolte nell’imponente salone controllate a vista dalla statua in marmo del cardinale. Qualcuno descrive la sala bela e un po’ austera, forse per la mancanza di affreschi, stucchi e lampadari bling bling ma la presenza dei lucidi scaffali in legno e dalla collezione di strumenti scientifici.



Biblioteca Universitaria Alessandrina
Fuori dal centro storico troviamo la biblioteca storica dell’Università La Sapienza che venne fondata da Papa Alessandro VII, discendente di Agostino Chigi, che pourparler era il proprietario di Villa Chigi, oggi Villa Farnesina, sede dell’Accademia dei Lincei con la biblioteca di cui sopra. Il “fondo antico” che è costituito da duplicati della biblioteca Chigiana, di quella Vaticana e parte del patrimonio librario che fu dei duchi di Urbino, è stato negli anni arricchito incrementato da importanti donazioni private e dai fondi provenienti dalle biblioteche delle facoltà di Lettere, Scienze Politiche e Giurisprudenza.



Il nostro mini tour delle biblioteche belle è terminato ma puoi continuare a viaggiare su Marte e trovare nuove ispirazione per i viaggi futuri!
3 Commenti
Biblioteca universitaria di Bologna,
Biblioteca comunale dell’Archiginasio di Bologna…
L’Italia è un tesoro ricolmo di queste bellezze, c’è da andarne sempre fieri.
Bellissima e stimolante presentazione.