Sarà capitato a tutti almeno una volta nella vita di sfogliare un albo di Diabolik, ma in quanti sanno che dietro a uno dei ladri e mascalzoni più affascinanti della storia del fumetto ci sono due donne? Angela e Luciana, le mitiche sorelle Giussani, hanno dato vita a un personaggio che è subito entrato nell’immaginario collettivo. E pensare che tutto è nato da un viaggio in treno…
Le sorelle Giussani prima di Diabolik
Nate a Milano nei ruggenti anni Venti, le sorelle Giussani sono state due giovani indipendenti e sui generis: Angela, la maggiore delle due, aveva addirittura il brevetto di pilota d’aereo! E sarà proprio lei a sposare, nel 1946, Gino Sansoni, editore dell’Astoria Edizioni: qui lei lavora come segretaria, redattrice e pure fotomodella.

Passa qualche anno e Angela decide di licenziarsi perché ha un’idea che le frulla per la testa: aprire una casa editrice tutta sua, l’Astorina (gli uffici sono in realtà nello stesso appartamento dell’Astoria, in quella che in origine era una cucina), e dedicarsi ai fumetti. In questa decisione c’entra forse uno zio appassionato del genere e la voglia di dar qualcosa da leggere ai pendolari che arrivavano a frotte alla stazione Cadorna, proprio accanto alla sede dell’Astoria.

Da Diabolich a Diabolik
Angela ci prova per due anni con Big Ben Bolt, striscia americana dedicata alla boxe, ma la cosa non decolla. La leggenda racconta allora che un giorno, viaggiando proprio in treno, trovasse una copia sgualcita di un vecchio Fantômas: là decide di dare vita a un antieroe che riesce sempre a farla franca. Il nome viene ripreso da quello del (vero) assassino che a Torino nel 1958 uccide un uomo, inviando poi una lettera delirante, nella quale si firma Diabolich, alla sede de La Stampa. Basta togliere le ultime lettere, aggiungere una K è il gioco è fatto: nel 1962 esce il primo numero di Diabolik. Chi l’abbia disegnato non si sa: dell’autore si conosce solo il nome, Angelo Zarcone, e nient’altro. Insomma, mistero nel mistero.
E Luciana? Lei, che dopo la scuola aveva trovato lavoro in una ditta di aspirapolveri, decide di mollare tutto per lavorare accanto alla sorella e immaginare le mille avventure di un ladro che diventa il primo (e amatissimo) antieroe della storia dei fumetti italiani: uno che non si fa troppi scrupoli nel mettere in atto i suoi piani e – se necessario – mandare all’altro mondo chi gli mette i bastoni tra le ruote, che convive con la bellissima Eva Kant (ispirata a Grace Kelly, mica pizza e fichi), ladra pure lei, e fa impazzire l’ispettore Ginko, poliziotto integerrimo che però non riesce mai ad acciuffarlo davvero. Si racconta che Ginko non sia altri che l’alter ego di Gino Sansoni, l’ormai ex marito di Angela… e in fondo è anche qui una questione di K.

Le sorelle dello scandalo
Scegliere un tale farabutto come loro protagonista ha fatto sì che le sorelle Giussani finissero subito nell’occhio del ciclone: accusate di traviare generazioni di adolescenti, di maschilismo, di incitare alla violenza, vengono denunciate, criticate, accusate delle peggiori nefandezze… addirittura, pare che una mamma preoccupata per il suo pargolo mandò un santino alla casa editrice, forse per redimere Angela e Luciana. Ma le sorelle Giussani hanno sempre difeso il loro paladino, preso sempre posizione (anche in occasione del referendum sul divorzio del 1974) e lavorato appassionatamente fino alla fine.
E anche adesso che non ci sono più, Diabolik continua a rubare ed essere amatissimo, tanto da diventare protagonista del film dei Manetti Bros, uscito qualche mese fa, con Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastrandrea. Ma in fondo, chi non vorrebbe incontrare una volta nella vita un tipo così? Ecco, magari prima nascondete però i gioielli…

Il racconto continua: su RaiPlay, nella serie Il segno delle donne, c’è la puntata dedicata alle sorelle Giussani “intervistate” da Elena Stancanelli.
Angela e Luciana Giussani non sono le sole sorelle famose su Marte! Leggete anche il post dedicato a Micol, Zoe e Giovanna Fontana e ai loro abiti che hanno fatto la storia della moda.