Vinted: gioie e pene, amore e odio.
Con questo post vi chiarirò qualche dubbio e in contemporanea vi svelerò tutto quello che non volete sapere di questa magica app-mercatino.
Iniziamo col dire che è un’app per vendere e comprare moda di seconda mano lanciata nel 2008 da due imprenditori lituani, Milda Mitkuté e Justas Janauskas, perchè Milda, così come dovrebbe fare la nostra marziana Martina, doveva sbarazzarsi di alcuni vestiti prima di cambiare casa. Quali sono i vantaggi? Ve lo spiego subito.

Vinted ha creato un ecosistema in cui gli utenti vendono vestiti invece di buttarli via, guadagnandoci. Questo aiuta anche a cambiare la mentalità della gente che è probabile che si prenda più cura dei loro articoli sperando di rivenderli ad un prezzo più elevato in futuro.

Comprare senza più senza sensi di colpa acquistando articoli di seconda mano: vogliamo trascurare questa opportunità? (Considerando poi che Vinted dà la possibilità di selezionare abiti ancora nuovi col cartellino… ).
Cos’è Vinted e perché fa bene al mondo
Il più grande impatto positivo risulta dall’estensione della vita degli indumenti di altri nove mesi, raddoppiando così il tempo medio di utilizzo di un abito e riducendo l’impronta di carbonio, rifiuti, acqua e i costi delle risorse di circa il 20-30%.
Non hai il coraggio di lasciare andare le tue cose? Il modo migliore per disfarsene è metterle in fondo all’armadio con un cartellino con scritta la data dell’ultima volta in cui le hai indossate.
Quando al successivo cambio di stagione ti accorgerai di quello che non hai messo per uno o due anni è il momento della WALK OF SHAME.
Indossalo, vacci in giro. Se non ti fa sentire a tuo agio vendilo.

“Non lo metti? Mettilo in vendita!”, su Vinted, ovviamente.
Sbarcata in Italia a fine 2020, l’app è molto apprezzata in Germania, Spagna e soprattutto in Francia. Dei francesi però non mi fiderei sempre perché me ne è capitato qualcuno che ha incarnato tutti gli stereotipi del cattivo venditore e del pessimo acquirente.
Per non cadere in fuorvianti pregiudizi, quando penso ai francesi devo smettere di pensare a Vinted e immaginare tutto lo shopping meraviglioso che si può fare a Parigi, ai croissant, alle baguette sottobraccio, alla belle époque, al profumo della Senna (ah no, quello no).

L’app incoraggia gli utenti a comunicare, a interagire prima di effettuare un acquisto, a porre domande e a richiedere foto; mentre per gli articoli più desiderati vince chi fa per primo l’offerta vincente. In generale, il prezzo dei prodotti in vendita è piuttosto basso, ma quello che si vende di più sono i capi firmati a costo stracciato, anche fuori moda.
Prima di immaginare che sia un paradiso dello shopping vi invito a spulciare le pagine Instagram @les_pepites_de_vinted, @lesperlesde_vinted, @iltopdivinted e @nelfrattemposuvinted che raccolgono i peggiori prodotti e le peggiori interazioni sulla piattaforma.


Trattare con le persone non è una delle cose che mi riesce meglio e, probabilmente, se ci fosse un girone per i peggiori utenti Vinted, io ci finirei a capofitto. Chissà per contrappasso come sarei punita.
Al momento, dall’alto delle mie 5 stelle per 65 recensioni mi sento di poter fare un riepilogo dei cinque peggiori tipi di utenti che possiamo incontrare su Vinted.
I peggiori utenti Vinted che ci possono capitare
I Deal Maker
Non c’è niente di sbagliato nella contrattazione, infatti, non solo è consentita, ma è anche consigliata. Va benissimo contrattare, fare offerte, raccogliere fondi, ma iniziare a litigare per un euro o due di differenza finendo per mandare all’aria un’intera trattativa se il prezzo non scende di tre euro, sembra eccessivo.
“Puoi abbassare un po’ il prezzo, c’è anche la spedizione” oppure “Sai quanto costa la spedizione?”, sono le frasi tipiche della maggior parte di questi mercanteggiatori (e mie >.<), che sono certa hanno imparato come me tutti i loro trucchi dal reality show Affari al Buio.

La spedizione è il vero punto critico che può far oscillare il prezzo di un prodotto, soprattutto se l’acquirente non risiede in Italia e il costo è salito alle stelle assieme al rincaro della benzina per motivi geopolitici.
The Ghost
Da amici e conoscenti che bazzicano sulle app per appuntamenti sono venuta a conoscenza dell’esistenza dell’utente ghost. Sapete di cosa parlo? Ora ve lo spiego e sappiate che i fantasmini da tastiera sono presenti anche su Vinted, eh.
L’utente ghost fa domande sull’oggetto in vendita, in molti casi chiede qualche foto aggiuntiva, i più coraggiosi fanno anche un’offerta e quando la accetti svaniscono nel nulla, puf! Come succede su Tinder, meglio starsene alla larga e non insistere perché non c’è possibilità di concludere alcun affare.

Non scrivere mai “Allora, sei ancora interessato?”.
I venditori a gamba tesa
Su Vinted si attiva un meccanismo beffardo quando becchi il venditore accanito incallito. Ti basta un semplice like, un cuoricino “senza impegno” ad un oggetto in vendita per farlo comparire nei tuoi messaggi in un attimo. “Se ti interessa il mio articolo ti propongo di comprarne 3 per uno sconto del 4% sul quarto articolo selezionato col prezzo più basso”. “Se sei davvero interessato posso spedire in giornata” o ancora meglio “guarda, ho proprio dei pacchi da spedire in giornata e se concludi l’acquisto spedisco anche il tuo”.

Ci vuole sangue freddo eh. Sangue freddo e tanti esercizi di respirazione tattica per evitare di rispondere male.
Come si fa a dire che quell’articolo ti interessa a malapena, che quando hai messo il like in realtà eri in preda allo shopping notturno compulsivo che è meglio non fare su altri siti e che è più sicuro fare a suon di “cuoricini” su Vinted? Come si fa a confessare?
In imbarazzo allora rispondi “ci penso” oppure diventi un utente ghost e amen.
I Montalbano
Voi alle commesse fate una carovana di domande? Una volta messo piede nel negozio Zara chiedete di parlare al telefono con il signor Zara in persona per chiedere come gli è venuta l’idea di creare quell’abito, come ha pensato di mettergli quel prezzo e cosa gli è passato in mente mentre decideva di farlo proprio di quel tono d’arancione?
Sicuramente è legittimo fare domande, chiedere qualche info in più sul prodotto, ma c’è un limite a tutto. Condizioni? Quando l’hai acquistato? Quanto l’hai usato? È davvero nero? Pare blu scuro. Quando puoi spedirlo? Mi pare che quella scarpa sia più usurata di quanto dici! Vedo che è molto lavato, sicuramente l’hai usato tantissimo.
Tutto per avere il super sconto su quel maledetto paio di Converse che hai deciso di mettere in vendita invece di buttare nel cestone della Caritas.
I Rigattieri
Ho visto ceneriere di finto cristallo, vasi dalle forme più assurde, matite spuntate e mezze mangiucchiate, batterie di vecchi Nokia, schede telefoniche (WTF?), figurine di Harry Potter della Conad, grucce di OVS, ceri da cimitero in vendita su Vinted. È stato come trovarmi in un mercatino delle pulci pieno di ciarpame e per un attimo ho sentito anche l’odore di polvere e cose vecchie. La verità è che la roba vecchia si butta anche perché su Vinted non si venderà mai.
Tenere in casa le bomboniere della comunione dei tuoi cugini in attesa di venderle non è una saggia scelta.



Non volevo farvi desistere, comprare su Vinted rimane comunque una buona pratica che aiuta il mondo e bla bla. Vero è che ci vuole un fegato d’acciaio ma tentar non nuoce. Provateci e avrete qualcosa di cui parlare all’aperitivo con le amiche. Le risate sono assicurate! Fatemi sapere come vi trovate a contrattare o a vendere ai francesi e non venitemi a dire che non v’avevo avvisato.
Au revoir mes amis.
Clicca qui per scoprire i consigli per vendere e comprare al meglio su Vinted
6 Commenti
A me è capitato veramente di tutto ed oscillo tra amore incondizionato e delusione. Ho avuto più di un esperienza negativa con acquirenti “fuori di testa” che prima hanno accettato e detto che tutto andava bene e scritto in privato mail di fuoco dopo giorni per avere indietro 5 euro. No vabbè. Per i tartassatori folli per il cuoricino ho risolto con la funzione che permette di metterlo senza che il venditore lo veda. Io così mi ricordo i capi che mi piacciono senza stress
I francesi non fanno i poveracci a chiedere sconti almeno ! Comprano a prezzo pieno. Non come le italiane che fanno l’elemosina proprio.
Ho venduto e comprato diverse cose su Vinted, ma veramente c’è gente che non ce la fa. Quelli che mi fanno saltare i nervi più di tutti sono quelli che ti fanno domande su cose che hai già scritto nella descrizione. Descrivi difetti, colore esatto, taglia esatta e vestibilità, materiale, misure, condizioni corredate da foto, lo scrivi pure in quattro lingue e loro niente, ti chiedono proprio quello che hai già scritto. Ovviamente poi non comprano.
È vero Anna, certi vogliono solo perdere tempo e farti perdere la pazienza! Il problema non è Vinted, è la gente! 😀 (Come sempre!!!)
ADOROOOHH! Quasi non ci speravo più, ad un articolo dedicato alla mia nuova droga quotidiana ed invece…le voilà! Approvo e sottoscrivo senza riserve: all’inizio l’ho odiato, poi ho toccato picchi d’amore assoluto, complice qualche acquisto griffato a prenzo di bancarella, ora come ora il giudizio è positivo-moderato. Più che altro è proprio vero che se hai roba bella, in primis vestiario, e ben tenuta, fartela fuori in un amen è facilissimo se al bel capo abbini un prezzo stracciato. Io, in un annetto di attività, ho svuotato armadi e guadagnato bene puntando non sui prezzi ma sui volumi. “Per me, Maria, è un sì!” PS. Già detto ma mi ripeto: complimenti per l’articolo, che ci voleva!
Amore e odio! Se solo avessi il coraggio di sbarazzarmi di cose che non metto da più di due anni farei un decluttering serio e invece è il “ma non si sa mai” che mi frega troppo. Ilaria doveva farlo assolutamente questo post marziano!!!