Ma vi ricordate quando gli zoccoli Dr. Scholl’s erano solo una scelta ortopedica o quasi?
Passati gli anni ’70 in cui i Pescura ebbero il loro momento di gloria, la storia poi li relegò ai nostalgici e a quelli che li compravano perché “facevano bene al piede”.
Son passati i decenni, apro Instagram, vedo un’inserzione sponsorizzata e mi compare in evidenza la versione con la suola a carrarmato colorata in tinta con la fascia che abbraccia il piede. Oh, so cool, anvedi come se sono rinnovati – dico tra me e me, switchando con abilità da una lingua internazionale all’altra.


Sulla spinta emotiva – che comprende revival, moda, curiosità, amore per il legno e plantare ortopedico – apro il profilo e sbuca pure una collaborazione Scholl x Ganni. Ma allora me vuò accidere! (Ah, quante lingue che so).
Il Dr. Scholl è esistito veramente
Data la trasversalità generazionale dei lettori marziani si rende necessario un riassunto per i più giovani, sebbene non mi possa mai sembrar vero che esistano persone che non hanno mai pagato per acquistare una suoneria del telefono e che quindi forse non conoscano l’excursus di questi zoccoli.
Innanzitutto, all’epoca del debutto, il brand era noto come Dr. Scholl’s, per enfatizzare il concetto medico-ortopedico di una calzatura che avrebbe fatto bene al piede e di conseguenza alla postura tutta ma non solo.
Il Dr. Scholl infatti è esistito in carne ed ossa e fu proprio lui a fondare nel 1906 l’azienda col suo nome: William Mathias Scholl, podologo americano dell’Indiana, considerato un pioniere nella cura dei piedi poiché progettò più di 1.000 prodotti specifici per i nostri cari arti inferiori.
Come da tradizione dell’economia, nel corso degli anni si sono poi susseguite vendite, cessioni e acquisizioni del marchio fino ai giorni nostri in cui il brand degli zoccoli e non solo è stato semplificato in Scholl, senza più il dottore (ma pare che Alessandro Orsini continui a ripeterlo in loop lo stesso).
Momento gossip >> Dicono che il dottor Scholl girasse sempre con uno scheletro di piede appresso e il suo motto era “andare a letto presto, alzarsi presto, lavorare come un inferno e fare pubblicità”. Ma chissà perché non si è mai sposato, guarda!



A sinistra il dottor William Scholl, a destra due immagini pubblicitarie del secolo scorso | Fonti: it.sholl.shoes.com e wikipedia.org
Pace all’anima del dottor Scholl, passiamo agli zoccoli moda 2022
Ganni x Scholl o Scholl x Ganni?
Non ci è dato sapere se è nato prima l’uovo o la gallina poiché sul sito hanno scritto nella prima maniera, su Instagram invece riportano la seconda versione. Invertendo l’ordine degli addendi il risultato moda non cambia ma sappiate che tutto ciò è in grado di disturbare una Vergine e non poco. Così, giusto per esternare il disagio.
Nasce dunque la rivisitazione dell’iconico modello Pescura, con suola rigorosamente in legno di faggio, al quale si aggiunge la firma di Ganni sul filo di tacco e la fascia dal pattern moda nel tipico stile del fashion brand danese (tra i top 20 brand più venduti su Net-a-Porter): tessuto monogram, stampa micro floreale, mood beachy. Ed ecco che il marchio Scholl acquista un twist di attualità e cattura nuove generazioni.



Ma quanti sono gli zoccoli Scholl Iconic?!
Ma continuando a sbirciare nelle proposte della sezione Iconic dello shop online si trovano ben 150 modelli tra Pescura rasoterra Flat, con filo di tacco Heel, col tacco grosso Sarah o Ibiza o col tacco medio Charm – Brigitte Bardot avrebbe strisciato la carta per uno di questi due modelli –, con la suola Carrarmato, la versione Clog (ovvero gli zoccoli chiusi all’olandese) e decine di altre varianti: col plantare in legno colorato, con la fascia in rafia, in pelle dal bordo smerlato, con la doppia fascia, a sandalo con il cinturino alla caviglia… Di tutto e di più.
Migliaia di donne con i Pescura del dottor Scholl ai piedi e lui non riuscì ad avere manco una Cenerentola. Che destino bizzarro.










La scelta si fa molto difficile, data la quantità di modelli davvero interessanti per la nostra estate coi piedi curati e in libertà. Vi farete tentare da uno zoccolo Scholl in pieno revival anni ’70?
1 Commenti
Ma io mica ho capito chi è sto Gianni😅