Siamo arrivati in quel periodo dell’anno in cui c’è chi ha già fatto il cambio di stagione dell’armadio da un po’, chi si sta ancora arrampicando sugli scaffali più alti per agguantare il primo costume a portata di salto e chi, invece – i fortunelli della situazione – godono di una cabina armadio o di un armadio abbastanza grande da avere ogni cosa a portata di mano tutto l’anno.
Tutte noi però condividiamo lo stesso comune denominatore del guardaroba: a metterlo sulla stessa zattera barcollante è la terribile sensazione di essersi stancate degli stessi vestiti che l’anno prima ci facevano sentire al top.
Pro e contro del fast fashion
Purtroppo con il fast fashion capita, veniamo da un periodo con davvero poche occasioni per uscire che ha portato a comprare molto meno – me lo metto per andare dove? – e siamo in un periodo in cui troviamo molto più comodo seguire il mantra “poca spesa massima resa”. Compriamo così un vestitino a poco prezzo per andare a una cena fuori in un’occasione particolare o una serie di camicette per rassicurarci di avere qualcosa di nuovo, fresco e alla moda per andare in ufficio. Il problema è: quanto dura quella resa? Finché dura la moda o il materiale.
Il pronto moda ci toglie da un impiccio iniziale, ci rassicura ma non sul lungo termine, per questo è sempre meglio, ogni tanto, fare quell’investimento che, guardandolo anno dopo anno, un cambio dell’armadio dopo l’altro, lo vediamo come una rete di salvataggio. Ho l’occasione X, mi metto quel vestito lì, pagato X, ma sempre bello e confezionato bene. La qualità si vede subito e non passa mai di moda. Anche se rimane dormiente qualche anno nell’armadio, fresco di lavanderia e coperto bene dal cellophane o da un porta-abiti, quando lo riprendiamo è sempre bello ed è sempre una garanzia.
Non è questo il luogo in cui demonizzeremo fast fashion – chi è senza peccato… – ma dato che il lieto periodo dei saldi e degli sconti si avvicina, vogliamo consigliare quei capi o accessori su cui vale la pena investire, che durano nel tempo, da intervallare all’acquisto di emergenza e “di pancia” fatto da Zara, H&M, Bershka & co..
Perché alla fine “chi più spende, meno spende”, no? Questo è il mantra del comprare bene, nonché un concetto più sostenibile (comprare meglio per comprare meno) e soprattutto è la frase di consolazione che mi ripeto quando do la carta alla gentile commessa che mi sta battendo uno scontrino da lacrime.
I capi e gli accessori evergreen che meritano un acquisto di qualità, specialmente durante i saldi: li hai nella tua lista?
Comprare bene: il chiodo
Del tutto sbagliato però quel mantra non lo è, iniziamo infatti la selezione con il chiodo.
All’inizio della primavera avevo ripescato dall’armadio il chiodo in finta pelle, preso da Zara qualche anno fa – usato poco, considerata la pausa del lockdown – e ho notato che in alcuni punti la “pelle” stava venendo via, in una zona c’era una chiazza proprio di sola tela.
Conseguenza: spendo altri 50 euro per prenderne uno nuovo e non sembrare una scappata di casa. Conseguenza numero due: l’anno prossimo, o quello dopo, ne spendo altri 50 per un di totale 100 euro, per avere in mano che cosa? Un chiodo buttato via e uno in procinto di esserlo. Non è meglio spendere 300/400 euro per un chiodo di pelle vera e confezionato bene che mi duri per i prossimi dieci-quindici anni?
Attenzione: per comprare bene, questo tipo di investimento va fatto con un capo che sappiamo piacerci DAVVERO, il più possibile classico e versatile, destinato a diventare un nostro evergreen. Ragionamento che vale per borse, scarpe, cappotti…
Non è facile, è un impegno che ti prendi con quel capo, ma ne varrà la pena.
Vi metto qua il mio chiodo del cuore, Golden Goose, fatto a mano, 100% pelle fodera a parte: si tratta del chiodo Collezione Golden dal trattamento distressed con cristalli cabochon.

Già più abbordabile è il chiodo MAX & CO.

Compare bene: la borsa
Questo paragrafo meriterebbe un blogpost a sé e qui trovate quello dedicato alle borse di lusso più iconiche.
La borsa è quell’accessorio che, se trattato con cura e ben riposto nel periodo di non utilizzo, dura tutta la vita davvero. Diventa una relazione in cui non verrai mai tradita e avrai sempre qualcuno qualcosa al tuo fianco. Quindi, mi raccomando, non dovete essere voi le traditrici: scegliete la borsa che vi ruberà il cuore tutti i giorni.
Come fare l’investimento giusto? Andate nell’alta moda, risparmiate e comprate anche una sola borsa in tutta la vostra vita, per togliervi lo sfizio di aver acquistato in quei negozi che popolano i nostri fashion dreams. I grandi marchi sono senza tempo: state acquistando non solo qualche metro di pelle o stoffa cuciti insieme, ma un pezzo di storia e cultura della moda stessa. Avere sotto braccio un pezzo iconico di un brand iconico è già essere vestiti bene al 90%.
Quindi, non comprate la Gucci fucsia che dopo tre anni ripudierete, perché il vostro nuovo colore preferito è il blu, oppure perché non si abbina più con quello che indossate. Comprate i modelli evergreen, come le Chanel, le Hermés o le icone monogram di Louis Vuitton e non il damier per cortesia. Siccome poi sappiamo tutti che alcuni modelli sono inflazionati, provate a vederne altri come l’Alma o la NoéNoé.
Questa filosofia, in generale, vale per tutti i brand: sì alla Gucci nera GG Marmont oppure alla Peekaboo di Fendi che sprigiona classe ed eleganza già a vederla online. No a questi modelli in arancione, fucsia, verde… Vi stancheranno presto.



Se poi non siamo pronte a queste cifre, esistono brand eccellenti ancora sulla strada del rapporto qualità-prezzo.
Iconica la Sveva di Orciani in tutte le sue dimensioni, in pelle martellata, disponibile in tanti colori a seconda delle stagioni. Per fare un esempio, ne ho una grande nera da usare in inverno e una piccola fucsia da usare in primavera.

Anche Gianni Chiarini è un comprare bene. Durante i cinque anni di università ho usato una borsa di questo brand in vera pelle scamosciata, verde militare, con manici e tracolla. L’ho riempita di libri, quaderni e schiscette, l’ho buttata per terra tra i miei piedi durante le lezioni e si è fatta mille viaggi in treno. Nonostante ciò, tutte le volte che la riprendo a distanza di dieci anni, è sempre bella, vissuta, senza dare l’impressione di un look trascurato.
Comprare bene significa avere poche borse ma buone, piuttosto che tante borse da venti/trenta euro evidentemente da buttare dopo qualche anno.
Comprare bene: décolleté, mocassini e stivali
Se parliamo di borse, non possiamo non parlare di scarpe. Comprare bene questo accessorio è fondamentale, soprattutto per il benessere dei nostri piedi e di conseguenza di tutta la nostra postura.
Quindi, è buona cosa avere i pezzi forti per ogni stagione: lo stivale che appena arriva l’inverno è una certezza, la décolleté garanzia per le occasioni importanti e i mocassini che cascano a fagiolo per alcuni contesti di lavoro.
Questi accessori-investimento non sono necessariamente da usare tutti i giorni, sono quegli elementi del nostro guardaroba che ci salvano l’outfit in determinate situazioni, grazie alla qualità che li rende sempre belli e alla loro aura evergreen.





Comprare bene: pantaloni, blazer, completi
L’acquisto-investimento più giusto che abbia mai fatto è avvenuto quando mi sono imbattuta nella linea Art.365 di Marella. Si compone di abiti, pantaloni, blazer, giacche e top, alla moda da qui a per sempre, nei colori nero e panna. Si tratta di una linea peraltro molto versatile, in base a come abbiniamo i pezzi tra loro o con altri elementi del nostro armadio, ma il vero affare è che se strapazzata o strizzata in valigia, non si sgualcisce mai.




Anche Sézane è un bel comprare bene, così come COS. Soprattutto per quanto riguarda quest’ultimo: una linea basica, ma fatta bene, con quei dettagli che rendono il look curato e giusto in ogni contesto, senza dare l’impressione di tirarsela troppo.
Vinted e l’armadio della nonna
La moda sostenibile è entrata ormai a gamba tesa nella nostra normalità, basti guardare la quantità di pubblicità di app per la vendita e l’acquisto di oggetti e vestiti di second hand, da Vinted a Wollapop a Subito.it a Vestiaire Collective e così via. Pur avendo anche dei “contro”, vedi il post della nostra marziana Ilaria, Vinted: tutto quello che non volevi sapere, queste piattaforme sono un ottimo modo per scovare il capo da investimento ad un prezzo che in confronto al nuovo è davvero un’occasione.
Da non sottovalutare MAI l’armadio della nonna o della mamma! Borse, scarpe e cappotti passano di generazione in generazione come una preziosa eredità, prova che le mode tornano sempre e se il capo o l’accessorio è classico e di qualità sarà sempre attuale e sembrerà acquistato il giorno prima. Nell’armadio della nonna ho trovato una borsa Fendi nera e piccola, in tessuto con le iconiche F tono su tono, una vera chicca di cui non sapevo l’esistenza e felicemente trasferita nel mio armadio, perché la cara nonna – grazie nonna – non la usava più: “troppo piccola”, dice.
Potrei fare altri esempi tra blazer e gonnelline 100% seta. Ammetto di avere la tendenza, o il difetto, di curiosare negli armadi delle ladies della mia famiglia, ma se si prende senza recar danno… vale la pena farci un passaggio prima di comprare!

Saldi o non saldi, quale sarà il vostro prossimo investimento modaiolo?
2 Commenti
Ciao Ragazze! La Postina di Zanellato, altra borsa iconica che io trovo pazzesca, in molti pellami e colori bellissimi, ben fatta , indistruttibile , sobria ma decisa ed inconfondibile .
La amo
Ah verissimo Roberta! Ottima borsa comoda, capiente e davvero ben fatta. Bel suggerimento per la wishlist!