Siate felici, perché qui, oltre alle migliori idee per creare delle poke bowl super ghiotte, instagrammabili e ben bilanciate, vi racconto un sacco di curiosità da sfoderare quando le cucinerete a casa per gli amici.

Cosa sappiamo delle poke bowl?
Per cominciare abbiamo capito che ne pronunciavamo male il nome, perché è poh-kay e non poke detto come si legge. Sbagliavo solo io?
In lingua hawaiana significa letteralmente “tagliare a pezzi”, mentre la bowl è la ciotola.
Il poke è l’ennesima rivincita del piatto povero. La sua storia è legata al mare: i pescatori le preparavano per smaltire gli avanzi del pescato fresco di giornata.
Dalle Hawaii ha fatto parecchia strada, raggiungendo anche l’Italia e oggi è un piatto che sembrano aver assaggiato proprio tutti.

L’amiamo perché?
Il poke si è guadagnato una sua giornata internazionale, che è il 28 settembre, ed è uno dei piatti più amati anche dai tiktoker italiani, che ormai sembrano essere la vera classe dirigente.
Poke take away è uno dei prodotti orgogliosamente presenti nel paniere Istat 2022 che, per chi sta visualizzando un cestino del pane mentre tenta di capire che diavolo sia, è lo strumento statistico utilizzato dall’Istat per rilevare i prezzi al consumo di beni e servizi nel mercato dei consumatori.

Nel ritratto complessivo di ciò che siamo oggi, insomma, la poke bowl è decisamente un imprescindibile. Fa parte della quotidianità alimentare della maggior parte delle persone: gli adulti l’hanno furbamente sostituita all’intramontabile “insalatona” delle pause pranzo, mentre i ragazzini si accalcano fuori dai minuscoli ristoranti di poke più o meno a qualsiasi ora del giorno.
Per quanto mi riguarda, attribuisco il motivo principale del suo successo al fatto che sia una pietanza totalmente personalizzabile, quindi capace di sfamare ogni genere di homo sapiens.

Gli ingredienti per fare un’insalata poke bowl
Il pesce è decisamente l’ingrediente principe del piatto. Nella maggior parte dei casi è crudo, quindi – neanche devo dirvelo – dev’essere di altissima qualità e, soprattutto, abbattuto.
Al pesce si accompagnano sempre le verdure, il tutto a condire una generosa dose di riso. Anzi, vi dirò di più, c’è proprio una regola, per essere davvero equilibrato il piatto deve comporsi così: un terzo di verdure, un terzo di proteine e un terzo di carboidrati complessi.

Al pesce crudo si può sostituire quello grigliato, scottato o in tempura, ma va alla grande anche la carne. Ovviamente non mancano le versioni vegane e vegetariane, che nel 2021 hanno visto un aumento di richieste del 28%.
Al ristorante funziona così: per cominciare si possono scegliere le dimensioni della bowl, poi si passa alla base, che può variare dal classico riso bianco, quello utilizzato anche per il sushi, al riso venere, basmati, fino alla quinoa.
Si procede con la selezione della proteina, chi prende la poke bowl più grande, generalmente, può scegliere un mix di più proteine. Poi c’è la parte green, tra i grandi classici: avocado, cetriolo e germogli di soia.
Si chiude con le salse e la parte croccante, che è la mia preferita, con condimenti come gli anacardi e la cipolla croccante, ma ho assaggiato anche gli edamame tostati e ve li consiglio caldamente.
Poke de che?
La poke bowl è un piatto dietetico? Allora signori parliamoci chiaro, quando io vado a mangiare il poke non lo faccio pensando alla mia nutrizionista.
Ci sono versioni più leggere di altre; alcune, per esempio, eliminano il riso e i suoi simili per dare spazio a più verdura. Fate voi, io non sono qui per giudicare.
Però vi elenco alcune ricette dalle quali potrete trarre ispirazione per la vostra prossima ciotola fatta in casa.
1. Poke de che? La ricetta dello chef Max Mariola
“Scordateve l’edamame e i fagioli de soja”. Quando un piatto diventa virale è normale che se ne comincino a vedere le versioni più diverse e noi amiamo italianizzare tutto.
2. Poke bowl, come farla a casa in maniera semplice e veloce – Il Corriere

3. Poke Gipsy di Alice Agnelli – A Gipsy in the Kitchen

4. Bowl di quinoa, papaya e tonno di Davide Campagna – Cotto al Dente

5. Poke di pollo e riso – Agrodolce.it

6. Ahi shoyu limu poke di Chiara Gavioli – Mangio Quindi Sono

7. 3 poke bowls – le insalate di riso hawaiane di Davide Zambelli
8. La poke bowl di Misya

9. Poke bowl con “tonno” vegano di Sonia Maccagnola – Vegolosi


10. Hula poke con polpo e anguria dello chef Vincenzo Mignuolo – Finedining Lovers


11. Il Pokè di Csaba con salmone e zucchine
12. Il Salmon Poke Bowl di Nadiya
13. Poke bowl con salmone avocado e mango di Alessandra Corona – La Cucina di Zia Ale

14. Insalata di riso venere allo zenzero – Carlotta e il Bassotto

15. Hawaiian Poke Bowl di Guglielmo Scilla – Cucina Buttata
Altre idee di bowl: il piatto che non ti aspetti
Se ci pensate la bowl rimane una ciotola che consente di sbizzarrirsi in mille varianti. Uno dei più attuali trend, per esempio, sono le porridge bowl, fantasiose e coloratissime.
L’ingrediente base è l’avena, che viene cotta generalmente nel latte o nel latte vegetale e guarnita con frutta e frutta secca, sciroppo d’acero, scaglie di cioccolato e burro di arachidi.
Si tratta di un piatto parecchio diffuso, che piace molto perché è un pasto saziante, goloso e poco calorico. La regina del porridge Pamela Paolini, tiktoker del momento, ci ha costruito il suo impero di follower.


Ora tocca a voi
Vi abbiamo dato parecchi suggerimenti, l’ultimo – un bonus – è la squisita insalata di quinoa marziana, che potete considerare un pasto leggero.
Ora tocca a voi cucinare, fateci sapere quale poke bowl avete deciso di preparare!
