Durante l’anno capita di attraversare dei momenti di stanchezza mentale dove siamo anche un po’ giù di corda e per riaccendere la scintilla del benessere succede che ci consoliamo con la triade del piacere: il cibo, lo shopping e l’alcool. Se ci fermiamo un attimo e diamo un occhio alla nostra salute mentale e l’altro al portafoglio, prima di compiere degli acquisti avventati (e parlo delle slingback trasparenti), è bene respirare a polmoni pieni dedicando qualche minuto alla profumoterapia. Talvolta è sufficiente aprire il tubetto della crema solare per ritrovare il buonumore (anche se fuori ci sono -5 C°) perché ci sono dei profumi e degli odori buoni che ci fanno star bene anche se fuori tutto non va come secondo i nostri piani.



La profumoterapia stimola le aree del cervello dove risiedono i ricordi che ci fanno star bene e ci fa recuperare il benessere psicofisico. Il nostro corpo è una macchina meravigliosa, siamo dotati di piccole cellule che catturano le molecole degli odori presenti nell’aria, le incanalano nel naso dove iniziano ad essere analizzate finché non arrivano al cervello che le decodifica, le smista e le registra. È grazie a queste operazioni poi che se sentiamo degli odori buoni li sappiamo vestire di emozioni!


La profumoterapia e gli odori buoni
Lo sappiamo che gli odori buoni ci fanno bene e da tempo abbiamo iniziato a tappezzare ogni angolo della nostra magione con profumatori per la casa, candeline di Ikea dai nomi discutibili e dal profumo talmente buono che le vorremmo mangiare in un sol boccone, bastoncini, oli profumati e Palo Santo che non si sa mai.



Il bagno, ambiente della casa dedicato al relax, è stato a sua volta colonizzato da saponi, scrub e creme corpo che a ogni utilizzo ci riportano il sorriso beone migliorandoci l’animo. Io sono un’annusatrice seriale di uno scrub corpo che ha un profumo di caramello salato che è la fine del mondo. Ogni tanto apro il barattolo solo per dare una sniffatina da tanto che mi piace e mi fa star bene, anche questa è profumoterapia!


Gli erogatori automatici di profumi
Piccolo paragrafo sugli erogatori automatici di profumi e un invito per voi che li utilizzate: avvisate chi vi viene a trovare che avete in casa questo portento tecnologico. Mettete dei cartelli, illuminateli, non li mimetizzate tra i vasi e le piante del salotto: sono delle armi e come tali vanno dichiarate! Ho passato un intero pomeriggio a casa di una mia amica credendo di avere le allucinazioni olfattive perché sentivo odori buoni provenire dal nulla. Capite il disagio, ero pronta a prenotare una visita neurologica! Dichiarateli!

Quali sono gli odori che ci fanno star bene
Sono diversi i modi che abbiamo per stare bene e, tra un’uscita con le amiche e una passeggiata al parco, possiamo dedicarci anche a un’inebriante seduta di profumoterapia. Ognuna di noi ha fragranze e odori preferiti, quelli che appena li sentiamo nell’aria ci rigenerano e rilassano (come se avessimo preso qualche goccina di CBD per intenderci), quindi non ci resta che fare una lista dei profumi che ci fanno stare bene e tenerne sempre a portata qualche ampolla da utilizzare nei momenti del bisogno per mettere in atto una nostra cura personale del benessere.


La felicità a portata di naso, ecco alcuni odori buoni che infondono serenità:
- Il profumo di pulito. Quel profumo buono che sa di fresco ma anche di leggerezza, talco e muschio. Talvolta ci inebria i sensi dopo l’apertura del cestello della lavatrice e ci fa tornare in mente quando da piccole
venivamo obbligate a piegare le lenzuolagiocavamo tra le lenzuola stese in terrazza a casa della nonna. - Il petricore. Il fantastico mix di sensazioni e odori buoni che avvertiamo quando l’aria sta cambiando, inizia a piovere e le piante e la terra si bagnano. La magia si compie quando l’acqua tocca terra e si mescola agli gli oli delle piante e ai composti chimici del terreno. Il nostro naso ne è irrimediabilmente attratto e la chimica fa il resto. Per i primi minuti tutti felici, poi durante gli scrosci un po’ meno, a meno che voi non siate amanti della pioggia e allora per voi parte il brodo di giuggiule.



- L’odore del pane caldo appena sfornato ci fa star bene e venir fame in ugual misura. È quel profumo che sa di buono e di croccante allo stesso tempo e il più delle volte ci raggiunge mentre stiamo camminando per strada e ci avvisa che lì, da qualche parte, un fornaio ha appena sfornato cose buone da andare ad assaggiare.
- Il profumo della salsedine e del mare sono sicuramente tra gli odori buoni che ci svuotano la mente. Già solo il vedere le onde che si infrangono sulla battigia ci quieta l’animo e il profumo della salsedine e della sabbia incorniciano il tutto. Nella testa si apre il multisala mentale con tutti i bei ricordi delle vacanze e delle cocomerate con gli amici.
- L’aroma di un buon vino. Può essere considerato profumoterapia? Sì, perché il bouquet degli odori racchiusi in un calice di vino stimola immediatamente il rilassamento di tutto il corpo!

Quando annusiamo il cibo la felicità è sempre a portata di naso!


Momento Focus: la Redazione Marziana per il sapere
Visto che si parla di olfatto mi son chiesta quale sia l’animale con l’olfatto più sviluppato in assoluto. L’elefante africano, non il cane da tartufo, l’elefante africano! Il cane si piazza al quinto posto di un’ipotetica classifica degli animali con l’olfatto più sviluppato (dietro alle mucche e ai cavalli tra l’altro). Questa cosa mi ha un po’ spiazzata perché adesso dove lo trovo io un elefante africano da addestrare per andare a tartufi?

