Vi è mai capitato di svegliarvi con più sonno di quando siete andate a dormire e la stessa benevolenza di Maria la Sanguinaria verso gli eretici prima di mandarli al rogo? Condividiamo lo stesso disagio ed è tutta colpa delle poche ore di sonno che abbiamo sulle spalle. Oddio, almeno per noi è così, per Maria c’entravano un mix di risentimento e traumi irrisolti ma non starei qui a entrare nei dettagli. Concentriamoci sulla nostra difficoltà nel prendere sonno, o sulla sua mancanza. Tra tutti i metodi e le strategie che possiamo mettere in atto per approcciare all’incontro col cuscino e addormentarci beate c’è lo sleep journal, il diario del sonno. Ma che cos’è la pratica dello sleep journaling, il diario del sonno che ci aiuta a dormire bene? Care le mie Marie, andate avanti nell’articolo che ve lo spiego.



Le buone abitudini da seguire prima di andare a dormire
Vi avevamo già parlato dei metodi per sconfiggere l’insonnia e dato qualche ulteriore suggerimento per dormire bene ma come potete vedere la faccenda ci sta particolarmente a cuore e continuiamo a sviscerare il tema “mancanza di sonno” andando alla continua ricerca di soluzioni che ci fanno cadere nel tanto agognato sonno ristoratore, o quantomeno ci portano a dormire meglio. Lo cantava anche Venditti “Dormire bene. Dormire bene questa è la prima cosa”, o no?
Ecco un piccolo recap di alcune cose da fare prima di infilarsi sotto le coperte, ed eccolo lì che spunta anche lo sleep journal!

- Un bagno caldo. D’estate, d’inverno e nelle mezze stagioni. Avete presente la sensazione di benessere che si ha uscendo dalle calde piscine termali?
- Spegnere il telefonino. Ciao ciao ai social e tutto il resto almeno un’ora prima di andare a dormire. Sì, è dura, ma riducendo gli stimoli favoriremo il riposo.
- Scrivere un diario del sonno. Praticare con regolarità lo sleep journaling calma la mente e, alla lunga, ci farà anche capire se abbiamo delle abitudini che non giocano a nostro favore.



- Sdraiarsi e iniziare a rilassare la muscolatura. Si parte da quella del viso per arrivare pian piano a quella della gambe fino alla punta dei piedi. È una tecnica per addormentarsi che viene utilizzata anche dai Marines.
- Andare a dormire sempre alla stessa ora. Abituare il corpo a coricarsi sempre allo stesso orario, minuto più o minuto meno, non vuol dire andare a dormire con le galline ma avere una regolarità che non rompe i cicli circadiani e ci farà svegliare in malo modo nel cuore della notte. Niente calcolatrice alla mano, esistono app e siti che fanno il calcolo al posto nostro.

Il diario del sonno: la pratica dello sleep journaling
Ci osserva dal primo cassetto del comodino con la sua finitura soft-touch pronto a raccogliere i nostri pensieri prima di andare a dormire: è lo sleep journal o diario del sonno, il nostro confidente prima del calare delle tenebre! È un gesto che va fatto ogni sera perché la pratica dello sleep journaling porta beneficio solo se fatta con costanza.

All’atto pratico ogni sera prendiamo il nostro bel diario del sonno, il nostro strumento di scrittura preferito (potrebbe essere un’ottima scusa per comprare il mega kit con penne ed evidenziatori pastellosi che puntavamo da un po’) e annotiamo sulle pagine bianche tutti i nostri pensieri, le preoccupazioni, le osservazioni sulla giornata appena trascorsa, i progetti per l’indomani, insomma tutto quello che vogliamo, a patto di svuotare la mente prima di andare a dormire. Relaaaaax, come direbbe Dora ASMR!

La respirazione lenta e profonda ci aiuta a prendere sonno più velocemente ma non fate come me che per respirare a pieni polmoni durante una lezione di yoga sono svenuta sul tappetino tra lo stupore e l’ilarità delle compagne di corso. Namasté.
Quali sono i benefici dello sleep journaling
Il diario del sonno fa bene perché scrivere qualcosa prima di andare a dormire aiuta il corpo a rilassarsi e allenta lo stress. Stimola la creatività e, secondo gli studi, rafforza anche il sistema immunitario che di questi tempi, di certo, non fa male. Migliora la memoria e stimola la concentrazione. Voci di corridoio dicono che anche Her Majesty The Queen, per svuotare il cervello dalle preoccupazioni che potrebbero non farla dormire la notte, affidi i suoi pensieri allo sleep journal prima di gettarsi tra le lenzuola del suo letto a baldacchino. Risultato? Settanta anni di regno. SETTANTA.

La scrittura ha un potere terapeutico, quindi apriamo i rubinetti e lasciamo fluire sulle pagine tutte le nostre emozioni come facevamo quando da bambine affidavamo i nostri segreti al diario lucchettato e riempivamo pagine fitte fitte di pensieri e turbamenti… Ma anche di nostro nome + cognome della cotta del momento. Voi non l’avete mai fatto? Se dite di no siete fàlze come il Colosseo di Italia in miniatura.

Non ci sono regole per lo sleep journaling. Per scrivere il diario del sonno è necessario raccogliere i pensieri e liberarli sul foglio sotto forma di scarabocchi, disegnetti, anagrammi, rebus, note o geroglifici. Vale tutto purché alleggerisca la vostra mente dai pensieri.

Diari e quaderni da comprare per lo sleep journaling
Perché scegliere di affidare i nostri pensieri alle pagine di una vecchia agenda recuperata in cantina quando possiamo scegliere un diario o un quaderno o un notebook tutto nuovo che ci motivi ancora di più?






