L’opulenza fascinosa dell’oriente ha sempre il suo perché: lo abbiamo ben notato durante la 79ª Mostra del Cinema di Venezia, in cui gli stilisti arabi hanno conquistato il Red Carpet e l’attenzione di Marte.
Da sempre si sa che la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è una vera e propria passerella per la moda, e chi siamo noi per non notare e andare a riprendere tale sfoggio di sobrietà? Gli stilisti arabi, con i loro tesori haute couture sfoggiati da testimonial d’eccezione e fatti di materiali pregiatissimi con tessuti che paiono gioielli, ci hanno regalato emozioni e ci hanno fatto sognare.

In attesa di scovare la famosa lampada di Aladino da sfregare per ritrovarci Principesse dell’Arabia Saudita o del Kuwait, regaliamoci un viaggio alla scoperta dei nomi più blasonati di questa moda mediorientale che tanto ha fatto innamorare il jet set del globo (e noi con loro).
Zuhair Murad, Ihab Jiryis, Georges Hobeika, Georges Chakra, Nicolas Jebran
Ecco chi sono gli stilisti arabi che più ci stupiscono con i loro look da mille e una notte
Il denominatore comune? Ovviamente è lo sfarzo iper femminile e principesco, ma scendiamo nel dettaglio…
Zuhair Murad: forse è il più noto al grande pubblico, perché già rinomato in materia di red carpet




Classe 1971, Zuhair Murad è uno stilista libanese tra i più amati dalle star di Hollywood. Miley Cyrus, Jennifer Lopez, Taylor Swift e Ivana Trump sono solo alcune delle clienti più affezionate, che lo scelgono per quello stile sensuale ma principesco, suo tratto distintivo per antonomasia.
A ispirarlo, soprattutto nella preziosità dei ricami, è ovviamente la tradizione della sua terra d’origine, a cui si aggiunge l’obiettivo di rendere bellissima qualsiasi donna che indossi le sue creazioni (in questo ci ricorda un po’ il nostrano Valentino Garavani, con la sua citazione iconica: “I know what women want. They want to be beautiful” che vale la pena riprendere).
L’altro obiettivo, ben più ambizioso, è scalzare il connazionale Elie Saab dalla sua posizione dominante nel mercato dell’alta moda.
A Venezia lo abbiamo notato con un abito di perline sfoggiato dalla modella italiana Sara Croce. Maniche lunghissime e ampie, in contrasto con l’abito dal colore celestiale che aderisce al corpo. Un gioco di geometrie perfette.
Da quello che possiamo notare, Zuhair Murad la sa lunga su come esaltare forme e bellezza femminile. Marte scommette che farà sempre più strada.


“Quello che faccio gira attorno alla sensualità e alla femminilità. Linee e lavorazioni devono evidenziare la forma naturale del corpo femminile. E tutti gli ornamenti – inserti in pizzo, ricami, pannelli trasparenti, stampe – servono ad accentuare questa silhouette, a darle forza”.
Zuhair Murad
Ihab Jiryis, un nome che non passa inosservato

Ihab Jiryis è uno stilista palestinese idolo dell’Arab Fashion Week e ora famoso in tutta Europa. Si è fatto notare Ci ha sbalordite a Venezia grazie alla meravigliosa creazione portata in giro per il Red Carpet dalla carismatica performer di Burlesque Nicole Macchi aka KIKI MINOU: un abito scultura che pareva realizzato da uno specchio multicolor in frantumi, sapientemente abbinato a una stola di taffetà rosso ciliegia. Una meraviglia di opulenta e femminile sobrietà.


Scommettiamo che oltre a Kiki Minou saranno in molte a cedere al fascino delle creazioni di questo stilista che gioca sui contrasti: immaginazione e realtà si fondono negli abiti stessi, tra costanti richiami tra i due mondi. La sua collezione, infatti, presenta elementi armonicamente contraddittori tra loro come il gioco delle trasparenze, colori diversi, vari tipi di tessuti, dallo chiffon di seta ad altri più ricamati. L’effetto è decisamente spettacolare. Per chi ama lanciarsi affascinare dallo sfarzo, è ovvio.


Ihab Jiryis ha anche studiato psicologia della moda: crede che l’abito parli e rifletta la nostra personalità; non a caso è nota la sua affermazione: “il tuo vestito è la tua seconda pelle, la tua pelle naturale è organica e la tua seconda pelle dovrebbe essere una rivestimento regale che la protegge” (ed esalta, n.d.r.).
Georges Hobeika è un altro stilista arabo che sentiremo nominare sempre più spesso

Un altro libanese, classe 1962, che sfonda nel mondo della moda: Georges Hobeika, conosciuto per i suoi intricati abiti da sera e per i suoi romantici abiti da sposa, e che a Venezia si è fatto notato addosso alla blogger tedesca Leonie Hanne: abito super sexy interamente decorato con perline, con maxi-scollatura bilanciata da vaporose maniche di piume, un connubio che la rende molto sofisticata.

Leonie Hanne in Georges Hobeika | Photo credit Massimiliano Rocchi Ag. Beyond the Rules
Risale al 2001 la prima sfilata a Parigi, e al 2010 l’apertura del primo showroom francese. E se la Camera Sindacale dell’Alta Moda francese ha riconosciuto a Hobeika un posto d’onore tra gli stilisti arabi, deve esserci un motivo: sarà che i suoi abiti sono realizzati con una maestria incredibile e totalmente ricoperti di Swarovski? Sicuramente è un dettaglio che contribuisce a rendere questi abiti delle vere e proprie opere d’arte principesche. Inoltre, alcune creazioni si ispirano alla tradizione ornamentale andalusa, che si va però a contaminare con tante ispirazioni e richiami di altre culture. Il denominatore comune è la ricerca di uno sfarzo elegante e (quasi) mai esagerato.
Il piglio sexy e la sua arte del vedo-non-vedo, sono sati apprezzati anche da numerose influencer nostrane, che hanno indossato abiti di Hobeika qua e là per eventi mondani, passando per l’Instagram. Per esempio, citiamo Cecilia Rodriguez, Veronica Ferraro, Giulia Salemi e anche Paola Turani.





Georges Chakra: forse non riconoscete il suo nome ma sicuramente avete già visto i suoi abiti

Altro couturier libanese: Georges Chakra ha creato il suo marchio nel 1985 e ha mostrato le sue collezioni couture alla settimana della moda di Parigi dalla metà degli anni ’90. Oltre che sul Red Carpet, le sue creazioni sono comparse sia sul grande che sul piccolo schermo.
Alcuni abiti si sono visti indossati dai personaggi della serie TV Gossip Girl e una sua sfilata ha fatto capolino ne Il Diavolo veste Prada del 2006: Chakra dichiarò che proprio questo film segnò la svolta per la sua carriera.

Il passo da laboratorio sartoriale locale a maison di alta moda internazionale è stato tanto inaspettato quanto fruttuoso e, tra le numerose celebrity che hanno indossato i suoi abiti, possiamo citare Rihanna, Beyoncé, Tyra Banks, Jennifer Lopez.

Il tratto distintivo? Oserei dire l’eleganza onirica, in cui tessuti e forme si mescolano e si fondono in giochi di contrasti impensabili che invece si sposano diventando armonici. L’effetto è quello di una maestosità eclettica, di un’eleganza che va a bussare la porta al mondo fiabesco e fatato che si potrebbe trovare nei sogni di una bambina. Ma con un pizzico di femminilità in più.


Ecco invece una carrellata di alcuni modelli della collezione Haute Couture Autunno-Inverno 2022-23




Nicolas Jebran: ultimo del nostro post dedicato agli stilisti arabi, ma non per importanza
“It’s a matter of perspective, of admiring the greatness, of reflecting the culture & of acquiring traits that keep you moving.”
Nicolas Jebran




Alla ricerca della propria carriera fin da bambino, il suo amore per l’arte lo ha portato a frequentare una scuola di moda, creando così il suo marchio omonimo: Nicolas Jebran. Le sue creazioni riflettono un mood, un pensiero e un’interpretazione futuristica e sfarzosa della moda.
Rinomato nel mondo arabo (e in tutto il resto del mondo), Jebran ha segnato il suo viaggio con premi locali e internazionali e ha vestito celebrità in varie parti del globo. Il suo intento creativo è di realizzare abiti che possano raccontare una storia completa, ispirati dalla natura, all’architettura e arricchiti da dettagli preziosi. Tendenzialmente adotta uno stile opulento, ma non disdegna la sperimentazione, purché si rimanga fedele a una linea femminile e sontuosa.


Ne è stata la prova Venezia, in cui l’influencer Nilufar Addati ha indossato un bellissimo abito total white, a sirena super aderente: una novità in termini di stile, essendo il designer famoso per i suoi abiti solitamente molto ampi e sontuosi. Per non parlare di quella sfoggiata dalla divina Bella Hadid, sempre in bianco candido e tattici drappeggi che avvolgono il suo fisico statuario.


