In principio fu Jane Austen. Fateci caso: in ogni romanzo rosa che leggiamo oggi spunta fuori un Darcy o una Elizabeth. Semplice coincidenza? Io non creto: è che i libri della mitica Jane sono i progenitori di tutta la letteratura per signorine che affolla oggi gli scaffali delle librerie, e lei è il punto di riferimento, più o meno segreto, delle scrittrici di romanzi rosa, da Liala a Bridget Jones. E oggi vogliamo proprio raccontarvi, tra un amore impossibile e una fuga romantica, la storia di chi scrive le storie che ci fanno sospirare.
Romanzi rosa: una tradizione imperitura
Non neghiamolo: ognuna di noi, tra i libri di cucina, Marie Kondo e i mattoni indigeribili grandi classici della letteratura ha un romanzo rosa, da leggere quando si vuole qualcosa di leggero, che liberi la mente da ogni pensiero, faccia sorridere e anche un poco sognare. Ed è qualcosa che si tramanda di generazione in generazione: spulciando la libreria della casa dei vostri genitori, o di quella dei nonni, è molto probabile possiate trovare qualcosa di Liala. Chi era costei? Semplice: l’anello di congiunzione tra Orgoglio e Pregiudizio e Cinquanta Sfumature di Grigio.
Scrittrici di romanzi rosa: tutto comincia con Liala
Amalia Liana Negretti Odescalchi sarebbe stato davvero troppo lungo da indicare per intero sulla copertina di un tascabile, e nessuno di certo avrebbe ricordato tutti i nomi e tutti i cognomi. Per fortuna ci pensò D’Annunzio a tirarci fuori dall’impaccio ribattezzandola Liala (il Vate aveva un certo talento per nomi e slogan: lo sapete che suo è anche il nome de La Rinascente?), l’antesignana di ogni scrittrice di romanzo rosa moderno.
E, in fondo, anche la vita di Liala è da romanzo: sangue blu nelle vene, un primo matrimonio finito prestino, una storia d’amore travolgente col bel marchese Vittorio Centurione Scotto, aviatore abilissimo, bello (quasi come Richard Gere in Ufficiale e gentiluomo) e innamorato.
Ma, come in tutti i romanzi d’amore, il destino gioca un bruttissimo scherzo, e il marchese muore in un incidente aereo. Liala però non si dà per vinta e, anzi, trova nella scrittura un modo per andare avanti. Molto avanti possiamo dire: dal 1931, anno di uscita del primo romanzo, Signorsì, fino a Un ballerino in paradiso, cominciato da lei nei primi anni Novanta ma compiuto dopo la sua morte da Mariù Safier, si contano più di ottanta titoli. Ottanta titoli, avete letto bene, roba che Bruno Vespa si sogna la notte.

Harmony: dove si nasconde la vostra copia?
Qualcuno parla di sei milioni di copie vendute ogni anno: i romanzi rosa Harmony sono un vero fenomeno editoriale. Il primo, nato dalla collaborazione tra l’americana Harlequin e l’italiana Mondadori (il nome Harmony arriva proprio dall’unione di quelli delle due case editrici) esce nel 1981 e si intitola Per l’amore di un gitano: racconta la storia della bella studentessa inglese Diane e Manuel, il gitano (per l’appunto), tra gelosie e cattiveria.
Da allora Harmony, declinando l’amore in mille peripezie, non si è più fermata e oggi può vantare innumerevoli collane, dai romanzi in costume a quelli ambientati in ospedale. E le copertine, dai caratteri quasi sempre rosa e le foto romantiche ai limiti del kitsch, occhieggiano da ogni edicola.

Sveva Casati Modignani: scrivere a quattro mani
Il 1981 è stato un’ottima annata per i romanzi rosa, visto che esce in quell’anno anche il primo romanzo di Sveva Casati Modignani, Anna dagli occhi verdi. Sveva è in realtà un nom de plume che nasconde una coppia, Bice Cairati e Nullo Cantaroni, marito e moglie (ma lei continuerà a scrivere da sola, conservando lo pseudonimo, anche dopo la malattia e la morte del marito) e autori di romanzi amatissimi. In realtà pare sia stata sempre lei a inventare e scrivere le storie, mentre lui ha sempre letto, riletto, commentato e criticato. La cosa evidentemente ha funzionato bene, visto che i libri di Sveva – milanese Doc – sono amatissimi.

Dalla Cornovaglia con furore: Rosamunde Pilcher
Con i libri di Rosamunde Pilcher (e gli innumerevoli film – più di 80 – che ne sono stati tratti) è facile: si leggono tre pagine e si capisce in maniera cristallina come andrà a finire. Ma la cosa non disturba minimamente la nostra lettura del romanzo, anzi ci coccola nella consapevolezza che non ci saranno brutte sorprese.
Lei, nata in Cornovaglia nel 1924, pubblica i primi dieci romanzi sotto lo pseudonimo di Jane Fraser, e poi va avanti col nome del marito fino al 2000, nel 2002 la regina Elisabetta la nomina Officer of the Order of the British Empire e si gode la meritata pensione fino alla morte nel 2019. Qualcuno, dopo la scomparsa, si è preso la briga di fare i conti delle copie vendute ed è arrivato alla mirabolante cifra di sessanta milioni. Sarà per questo che tutti vogliono andare in Cornovaglia, dove è ambientata gran parte delle sue storie?





Helen Fielding, illustrissima sconosciuta
Chi? Ecco un caso da manuale in cui il personaggio ha preso il sopravvento sull’autrice, diventando la vera eroina del romanzo rosa moderno. Chi non si è mai riconosciuta in Bridget Jones, che ogni tanto beve troppo, è sempre in lotta con la bilancia e sempre alla ricerca del vero amore? Bridget, portata sullo schermo da Renée Zellweger e, particolare non secondario, da Hugh Grant e Colin Firth, ha rivoluzionato la nostra concezione del romanzo rosa: se Jane Austen è allora la madre putativa di tutte noi, allora Mrs. Jones è nostra cugina.
E Helen Fielding? Ah certo, di lei sappiamo che è giornalista, scrittrice, sceneggiatrice e produttrice televisiva… e che si gode i milioni di diritti d’autore che le sono piovuti addosso grazie alle avventure di Bridget.
Stefania Bertola: una scrittrice di romanzi rosa sui generis
Menzione d’onore tra le scrittrici di romanzi rosa per Stefania Bertola: torinese, ha lavorato per anni come traduttrice (anche di Sophie Kinsella, autrice tra l’altro della celeberrima serie I love shopping), oltre che autrice radiofonica e sceneggiatrice. La cosa che amo di più dei suoi libri è il tono sempre ironico di chi non si prende troppo sul serio: leggete A neve ferma (uno dei primi che ho letto: c’è l’amore e pure i dolci. Cosa volere di più?) o Divino Amore, e non potrete più smettere.


Da una scrittrice di romanzi rosa è nato anche il sogno proibito di molte: avete presente il duca di Hastings, eroe romantico (e gran gnocco) protagonista di Bridgerton?