Se i panni sporchi si lavano in famiglia, nella famiglia reale i panni si lavano sui giornali e nel libro di Harry.
Non ce la faccio a guardarlo con gli occhi teneroni come lo guardava sua nonna, secondo me è una vecchia volpe e la sa davvero lunga (e fa anche bene, eh!) che fa della sua vita un romanzo appetibile e pieno di inciuci che tutti bramavamo.

L’intervista: il libro di Harry da scandalo a corte
Quando il giornalista della CBS americana che lo ha intervistato gli ha chiesto perché ci fosse il bisogno di spiattellare tutto su pagine di rotocalchi, libri e serie TV, Harry ha semplicemente risposto che questo è l’unico modo che conosce per imporre la sua versione dei fatti e arrivare a loro, i parenti serpenti.
A questo punto, che lui voglia arrivare a una riconciliazione con loro io lo dubito.
Dopo tutto questo, io gli leverei pure il cognome (o forse no, dopotutto lui sta facendo il loro gioco rendendoli ancora una volta protagonisti).
Però che ci abbia provato diverse volte a “chiarire” ci credo.
Che la famiglia reale abbia più cazzimma che titoli ce lo hanno insegnato Lady Oscar, il Tulipano Nero e tutti gli anime anni ’80 sulle monarchie assolutiste.

Tom Bradby ha intervistato il principe Harry per l’uscita del libro Spare.
“Perché non rinunci al titolo?”. “Che differenza farebbe?”.
Mi sembra un po’ un pretesto. Un voler a tutti i costi l’approvazione della famiglia piuttosto che soccombere sotto i fari accecanti di Hollywood.
Chiamatelo orsacchiotto, illuso, traditore, approfittatore, mammone, lagnone ma a me sembra niente altro che un ragazzo con tantissimi daddy issues e un grosso trauma irrisolto (gli hanno ucciso la madre, eh).

Le accuse
La principale accusa del “figlio Spencer” di Lady Diana è quella di non essere tutelato, anzi di essere dato in pasto ai media come si dà l’osso ai cani per distrarli da un pasto più cospicuo (Spare, appunto).
È risaputo che gli uffici stampa del re e del principe del Galles si affannano per seppellire notizie sul loro conto, preferendo spifferarne, anche inventate di sana pianta, su Harry e la consorte (e altri reali minori) pur di aver salva la reputazione.
Hanno fatto anche di peggio in precedenza.
Che i media britannici meritino la forca è ormai di dominio pubblico.
Ultimamente Jeremy Clarkson (giornalista britannico con una quota di razzismo e misoginia sulla punta della lingua) ha raccontato di aver sognato persone che lanciavano feci a Meghan Markle che camminava nuda per le strade di Londra.
La corona non ha reagito. Perché dorrebbe farlo. Non lo fa mai.
Ecco che allora Harry dichiara “a volte il silenzio è tradimento”.
Non sono stati in silenzio anche riguardo quello che succedeva a Lady D?
Non hanno forse tradito anche lei?
Il libro di Harry non risparmia nessuno, nemmeno Kate. La corona riuscirà a perdonarlo?
Dal canto suo, sarà Harry disposto a perdonare? Lui dice di sì, pare voglia riavere il padre indietro. Una relazione con la famiglia gli manca di sicuro ma le regole adesso vuole dettarle lui. Voi fareste comandare il fratellino pestifero in casa vostra? Intanto lui a lavorare per loro non ci torna (all’interno dell’istituzione). Li vorrebbe solo come famiglia.
Adesso vi spiego perché questo non sarà mai possibile.
Il pregiudizio inconscio
Meghan non può rivolgersi a Kate in maniera amichevole e colloquiale quando sono da sole perché all’interno della famiglia reale non si usa questo grado di confidenza.

I royal hanno la mazza in c*lo anche quando non ci sono fotografi a paparazzarli, sono così per davvero. Non è una sceneggiata, ci credono davvero.
Questo mi preoccupa, per la loro sanità mentale e per il piano di realtà che sfugge ad ogni relazione all’interno della casa reale. Costoro non si mandano a quel paese manco per sbaglio.
Il modo di vivere dei reali, questi stereotipi secondo cui vivono, hanno sicuramente causato quella barriera che ha impedito di accogliere Meghan come si deve, dichiara Harry. Effettivamente le americane non sono mai state ben viste a corte.
Qui vi parlavo dell’altra americana, Wallis
Mulatta, divorziata, americana. Che la corte sia razzista l’hanno detto i tabloid britannici ricamando sull’intervista che H&M hanno rilasciato ad Oprah.
Ma il sottinteso su cui hanno ricamato mi pare chiarissimo. Stavolta però Harry ha voluto moderare la precedente narrazione trasformando il concetto di razzismo in “pregiudizio inconscio”.
Episodi razzisti occorsi ultimamente:
- Lady Susan Hussey, dama di compagnia della defunta Regina Elisabetta II, madrina di William e assistente del re, si è dimessa dopo che Ngozi Fulani, fondatrice dell’associazione Sistah Space (che si occupa di abusi domestici) ha dichiarato di aver ricevuto domande razziste e insistenti dalla stessa Lady durante un ricevimento tenuto dalla regina Consorte incentrato proprio sugli abusi domestici.
- La duchessa Marie Christine von Reibnitz, che ha sposato il primo cugino della regina Elisabetta il principe Michael di Kent, durante il banchetto di Natale ha indossato una spilla di manifattura veneziana raffigurante un moro. Doveva pranzare seduta a tavola con Meghan.
Come giustificazione ha dichiarato di averla indossata già moltissime altre volte.
La duchessa ricordiamo essere nata alla fine della seconda guerra mondiale, conflitto in cui il padre ha prestato servizio come maggiore nelle SS naziste.
Quando si fanno notare questi episodi ad Harry lui dichiara che sono un “very good example of the environment” all’interno dell’istituzione.
Aggiunge che bisogna lavorare su questo pregiudizio inconscio, e d’altronde la corona aveva previsto un diversity tsar (un consulente) per modernizzare la monarchia. Una figura chiave che avrebbe accompagnato la monarchia al riconoscimento e alla valorizzazione delle differenze razziali, religiose ecc. … Mai stato realizzato nessun tipo di cambiamento nello staff, dichiara il principe.
Il rapporto con Will secondo il libro di Harry
Tra Harry e Will pare non sia mai corso buon sangue e, non avendo la madre a far da paciere, i rapporti si sono incrinati sempre di più.
Harry racconta di quando la nonna gli diede il permesso di sposarsi con la barba.
William invece glielo avrebbe proibito: la nonna aveva sempre vietato a lui di tenerla, perché dunque avrebbe dovuto consentirlo a Harry?
Harry dice allora di aver convinto la nonna a tenerla come “scudo alla sua timidezza”.
William sta paraculata non gliela perdona.
Il piccolo Spencer racconta anche di liti furibonde, l’ultima al funerale di Filippo, e di come il padre li abbia smorzati accusandoli di star rovinando gli ultimi giorni di quel che gli resta da vivere. Deve essere avvezzo il povero re a questo tipo di schermaglie.
Harry dichiara che persino alla morte di Betty erano tutti impegnati col protocollo, con gli uffici stampa, con le dichiarazioni, a decidere cosa far trapelare (“briefings, leakings and plantings”) e che a un certo punto gli parve irrealistico quanto queste persone rappresentino un’istituzione e si rifiutino di essere una famiglia, anche nei giorni più tristi, come ad esempio quello della commemorazione della nonna.
Harry era in UK a settembre – il mese della morte della regina – per altri motivi e si trovava a soggiornare a palazzo. Quando seppe che la nonna stava male chiese al fratello come si erano organizzati per raggiungere Balmoral e semplicemente gli fu detto che per lui non c’era posto sull’aereo che avevano organizzato e che doveva arrangiarsi da solo.
Per quanto sia mortificante aver a che fare con un gratta maroni come Harry, negargli un posto su un aereo di 16 posti dando priorità a gente che manco era consanguinea sinceramente mi pare ‘na carognata. Quando Harry raggiunse in modo autonomo la Scozia la nonna era già morta.
Lo so che ho sentito solo la campana di Harry, infatti mi piacerebbe sentire anche l’altra. Secondo voi sarà possibile un giorno confrontare i racconti?
Camilla
“Camilla è andata a letto col nemico (la stampa)” e sul suo percorso per diventare regina consorte ha sparso cadaveri.
Che lui non andasse d’accordo con Camilla credo fosse chiaro a tutti, ma accusarla di aver fatto trapelare storie su altri reali in cambio di una rivalutazione della sua immagine (da parte dei giornali che prima la consideravano la villain) mi pare un’accusa grave.
William e Harry chiesero all’unisono al padre di non sposarla sapendo che non ne sarebbe uscito nulla di buono. Camilla d’altronde era vista da tutti come la matrigna.
Come può pensare di riottenere un rapporto col padre dopo aver detto questo della sua dolcissima e amata Camilla?
Per quanto riguarda il trauma irrisolto della morte della madre, il fatto che fino ai suoi vent’anni abbia pensato che in realtà Diana fosse viva e di aver sperimentato ogni tipo di droga per provare ad alleggerire il lutto, ne parliamo un’altra volta.
Povero Harry, spera di avere una riconciliazione.
Amen fratello. Anzi, scansa e libera!