Coraggio, su, non ci sono più scuse: a primavera non è più consentito poltrire in casa con la scusa del freddo. Lasciate le vostre copertine sul divano, preferite un paio di comode sneakers alle ciabattone di pelo e uscite di casa per godervi le mostre più belle da vedere adesso. Tra arte contemporanea, moda, rinascimento e fotografie dall’alto tasso di glamour troverete senza dubbio l’esposizione che fa per voi.
Da vedere secondo Marte: quali sono le mostre imperdibili
Rinascimento a Ferrara
Tra le mostre da vedere in questo periodo ce n’è una davvero imperdibile per almeno due ragioni: la prima è lo straordinario numero di opere messe insieme in questa occasione (più di cento, letteralmente da tutto il mondo), la seconda è la riapertura di palazzo dei Diamanti di Ferrara, tirato a lucido per raccontare il Rinascimento ferrarese di Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa. Nomi che magari oggi non dicono molto, ma che all’epoca (siamo alla fine del Quattrocento) facevano spendere un occhio della testa a collezionisti e mecenati.

Lorenzo Costa, San Sebastiano, c. 1492-93 Tempera su tavola, cm 55 x 49 Firenze, Gallerie degli Uffizi

L’arte della moda a Forlì
E chi visita la mostra di Ferrara potrà cogliere l’occasione di vedere anche L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni ai Musei san Domenico di Forlì. Una rassegna che mette insieme nomi del calibro di Tintoretto e Coco Chanel, John Galliano e Mondrian, Giacomo Balla e Giorgio Armani per raccontare la storia dell’arte e quella della moda, e il rapporto stretto tra le due cose. In mostra dipinti, sculture, accessori e abiti d’epoca o contemporanei.

Vittore Ghislandi, detto Fra’ Galgario, Ritratto di cavaliere dell’0rdine Costantiniano 1740 circa, olio su tela. Milano, Museo Poldi Pezzoli
Allitterazione in un titolo: Renoir a palazzo Roverella, Rovigo
Un Renoir ci sta sempre bene, e le mostre dedicate a lui sono sempre da vedere: stavolta il nostro ci aspetta al palazzo Roverella di Rovigo con un’esposizione che non si concentra sul Renoir impressionista puro, ma sulla fase matura della sua carriera e sul viaggio in Italia che cambiò radicalmente il suo modo di dipingere, grazie all’esempio dei grandi maestri del passato. E in mostra si trovano quindi anche opere di Tiziano, Rubens e Ingres: motivo in più per segnarselo in agenda a caratteri cubitali.

Pierre-Auguste Renoir, Après le bain, 1876. Belvedere, Vienna

Pierre-Auguste Renoir, Roses dans un vase, 1900. Kunsthaus, Zurigo
Carpaccio alla veneziana (e non parlo di cucina)
Per molti si tratta solo di sottili fettine di carne, ma è in realtà molto di più: Vittore Carpaccio (pare che il piatto si chiami così perché Giuseppe Cipriani, suo inventore e soprattutto fondatore dell’Harry’s Bar di Venezia, vedeva in quegli accostamenti di colore qualcosa che gli ricordava proprio il pittore. Altro che test di Rorschach) è stato infatti protagonista della stagione d’oro della Venezia del Rinascimento, e la sua personalissima pittura appare come una vera e propria cronaca trasognata del passato. Provare per credere: visitate la mostra di palazzo Ducale a Venezia per restare incantati davanti ai suoi racconti fatti per immagini. Per me, una delle mostre più belle da vedere in questo 2023.


Chronorama. Tesori fotografici del 20° secolo
Sempre a Venezia, ma a palazzo Grassi, non fatevi sfuggire la mostra Chronorama, che espone le foto arrivate direttamente dagli archivi di Condé Nast e da poco acquisiti dalla Pinault Collection. Qualche esempio? Tra gli altri, Edward Steichen, Diane Arbus Helmut Newton e Cecil Beaton, fotografi che hanno contribuito a ridefinire un nuovo gusto estetico la cui eco si è propagata dalle pagine di Vogue e Vanity Fair.

Italia Cinquanta
Moda e design hanno fatto la storia d’Italia, soprattutto negli anni Cinquanta in cui tutto sembrava possibile: la mostra di palazzo Attems Petzenstein di Gorizia rilegge questi anni mitici, quelli in cui nasce in Made in Italy che è ancora oggi sinonimo di gusto e di stile. E che stile: esposti i mobili disegnati da Gio Ponti e Franco Albini, le lampade dei fratelli Castiglioni, le ceramiche di Fornasetti, gli abiti di Emilio Pucci, Roberto Capucci e delle sorelle Fontana. E non ho citato che i più importanti: il piacere di scoprirli tutti lo lascio a voi.


Roberto Capucci, abito da cocktail, A/I 1956-57, Collezione Enrico Quinto e Paolo Tinarelli, Foto Fabio De Benedettis
Reaching for the Stars: arte contemporanea a Firenze
Se di fronte ad un’opera d’arte contemporanea la vostra prima reazione è esclamare: “ma questo lo sapevo fare anche io” allora vi serve una terapia d’urto, e la mostra fiorentina organizzata da palazzo Strozzi e dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è quello che fa per voi. Con opere di Maurizio Cattelan, Damien Hirst, Cindy Sherman o William Kentridge sarà impossibile restare impassibili. Ma per carità non toccate niente!

Avete deciso, tra le mostre da vedere in questa primavera 2023, quale sarà la vostra preferita? E, se l’arte vi appassiona, qui c’è tutta una sezione marziana dedicata a voi.