I social trasudano spoiler per il finale di stagione di Mare Fuori che probabilmente verrà trasmesso su Rai 2 il 22 marzo.
Di cosa parlo? Andiamo con ordine.
Trasmessa su Rai 2 nel 2020, Mare Fuori è diventata una serie cult solo quest’anno con la terza stagione.
Se non l’avete vista dovete e potete farlo gratis su RaiPlay e su Netflix se siete abbonati (qui però ci sono solo le prime due stagioni).
La maratona l’abbiamo fatta in tanti per recuperare le due serie già andate in onda e divenute famosissime grazie al folto gruppo di fan che l’hanno resa celebre sui social a botta di parodie e ship.

Cosa sono le ship? Marte l’aveva già spiegato qui
La terza stagione, già disponibile in anteprima su RaiPlay, viene trasmessa puntata per puntata su Rai 2 ogni mercoledì.
Chi l’ha già vista dice che il finale lascia un po’ d’amaro in bocca ma non tutte le speranze sono perdute. Da alcune foto comparse sui social si presuppone che siano stati tagliati almeno 5 minuti dal finale effettivo e che quei tagli verranno trasmessi su Rai 2 il fatidico 22 marzo. Si tratta di un’ipotesi dei fan, certamente. Ma sai mai che sia davvero così?
Intanto io ho cancellato tutti i miei impegni e quella sera sarò incollata alla TV.
Mare Fuori – vi avviso appena inizio a fare spoiler
La serie vuole raccontare la redenzione e la speranza in un futuro migliore. La figlia di uno dei protagonisti si chiama appunto Futura perché con la sua nascita dà al personaggio una nuova speranza e una nuova forza per affrontare la vita.
I protagonisti sono dei ragazzi rinchiusi in un istituto penitenziario minorile e si ispira liberamente al carcere minorile di Nisida nelle isole flegree.
In realtà, la serie è girata alla base navale della marina di Napoli e non pare aderire perfettamente alla realtà di un istituto penitenziario. La maggior critica al serial è appunto la poca veridicità della narrazione: ragazzi che si incontrano con ragazze rinchiuse nello stesso edificio, scene da college americano più che da penitenziario, fughe romantiche, e tanto mare fuori.
A Nisida il mare c’è e forse è proprio quello che commuove: c’è il mare che dà speranza promettendo libertà, come nella realtà così nella fiction.

L’hype caricato a molla
Sui social, l’hype per una serie italiana non era mai stato così alto e stupisce sapere che il budget utilizzato da mamma Rai è uno dei più bassi mai spesi. Gli attori sono giovanissimi, spesso alla prima esperienza e le ambientazioni sono sempre le stesse. Questo ha permesso di spendere davvero poco, eppure il risultato è stato maestoso.
La genuinità di un dialetto usato in maniera quasi elegante, senza troppe sbavature, la freschezza del trucco, la novità nei dialoghi spesso anticipati dalle espressioni, sguardi e accenni del capo. Tutto molto teatrale.



La camorra sotto un’altro punto di vista
Siamo abituati a vedere la camorra con lo sguardo di Saviano. Viva, carnefice, sprezzante.
La criminalità che coinvolge i clan, gli adulti, che ricalca la storia vera; quella di Gomorra.
Poi con La paranza dei bambini abbiamo visto un gruppo di adolescenti che delinque.
Non c’è redenzione.
Questa è secondo me la novità.
Mare Fuori prima di tutto racconta l’interazione dei grandi (i capi, i boss) coi ragazzini e di come spesso si approfittino della loro ingenuità, della fame di soldi facili e della devozione che spesso certe famiglie credono di dover porgere a questi criminali, per adescarli.
Un minore viene punito meno, in modo più leggero. Spesso la fa franca e intanto ha fatto un favore alla criminalità organizzata e chi se ne frega se sta un annetto in carcere, tanto era un pesce piccolo.
Ecco che scatta la redenzione. Pentimenti, lacrime, botte e morte. Se ti penti, se hai il coraggio di combattere il sistema, sei libero.

Ok, iniziamo a spoilerare
Il cliffhanger con cui ci hanno lasciati alla Piscina Mirabilis di Bacoli ci fa immaginare una quarta serie col botto.
“Tarantè tu non sei così”
“Carmine io ti amo”
SPARO.
Chi ci sarà finito sotto? Carmine, Rosa o Mr. Ricci?
Cosa è successo? Carmine e Rosa appartengono a due famiglie camorriste rivali. Si innamorano.
Entra in scena la vena shakespeariana degli autori. Sparo di pistola.
TAGLIANO IL FINALE.
Capite l’ansia?
Cerchiamo di capire perché ci aspettiamo un finale col botto (non quello dello sparo).
Ha sparato CIRO
È stata pubblicata una foto di Giacomo Giorgio (in Sopravvissuti con Lino Guanciale), Ciro, alla Piscina Mirabilis con una pistola in mano. Ciro però è morto alla fine della prima stagione.
Tutti ovviamente pensano che il personaggio di Ciro sia in realtà vivo e vegeto e che sia stato proprio lui a sparare.
Riguardando il finale della prima stagione con distacco, pare strano sia l’unico personaggio che non si vede effettivamente morire ma solo ferito.
Non c’è stato il funerale vero è proprio ma abbiamo solo visto una bara chiusa che probabilmente era vuota. Chissà.
I morti Nina, Viola, Perucchio hanno ricevuto regolare cordoglio e i loro funerali sono stati troppo importanti per pensare che quello di Ciro, il villain, sia stato taciuto solo perché la narrazione non lo riteneva importante.
Per la famosa redenzione, di cui sopra, i funerali in Mare Fuori sono importanti!
Remano contro questa ipotesi coloro che dicono che sarebbe un grande scivolone da parte degli autori, che in prima istanza hanno comunque mostrato il cadavere di Ciro. Il comandante infatti mostra il cadavere ai compagni per spiegare che senza redenzione, pentimento e buona condotta faranno la stessa fine, senza giri di parole.
Sicuramente apparire 15 volte nei flashback della nuova stagione non è poco per un unico personaggio, seppur legato ad Eduardo e Rosa.
Se tornasse nella quarta stagione ci potremmo aspettare il triumvirato Carmine, Rosa, Eduardo.

Noi millennials però non dobbiamo dimenticarci che uno scherzetto del genere ce lo avevano fatto con Sex and the City quando durante le riprese ci hanno mostrato Samantha in giro per Manhattan vestita da sposa. E lei non s’è mai sposata.
Spoiler: Filippo abbandona Mare Fuori

Lo abbiamo già visto interpretare il figlio di Alessandro Gassmann ne Un Professore e probabilmente avrà firmato già per qualche altro sceneggiato; d’altronde il suo personaggio nella terza stagione non è così centrale o intenso come lo era stato in precedenza.
Torna a Milano e torna ad essere il chiattillo.
Cosa dovrebbe fare in un’eventuale altra stagione? Mettersi a spacciare a Milano? Sarebbe assurdo vederlo ancora nell’IPM.
Ammenoché non decida di tornarci a lavorare come educatore o per fare musica per volontariato.
La scena finale in cui varca per l’ultima volta il corridoio dell’IPM pronto ad andar via pare essere il suo canto del cigno e un definitivo addio alla serie.
Carmine e Filippo rimarranno sempre il cuore della serie con le loro differenze culturali fino alla fuga al mare.
Se davvero Filippo dovesse non tornare ce ne faremo una ragione ma ho il sospetto che tra i due cuoricioni verranno scambiate diverse lettere d’amore (come è già accaduto).

Edoardo si risveglia con un diavolo per capello, dico io
La stagione del riscatto. Protagonista a tutti gli effetti.
Matteo Paolillo è il nome dell’attore che lo interpreta. Magistralmente.
C’è il ragazzo protetto dalla camorra che segue le regole del sistema a cui è sempre stato fedele che è divenuto agnello sacrificale (ma non era Carmine il Piecoro?).
Tradito dalla famiglia che diceva di proteggerlo, nel momento in cui col motorino scappa dalle pallottole e raggiunge l’IPM ha una rivelazione: quel posto è l’unico rifugio, lì ci sono gli unici che potrebbero aprirgli le porte senza tradirlo.
In coma, alla fine della terza stagione Edoardo apre gli occhi.
Nella quarta ho il sospetto che il suo personaggio sarà diverso, più duro, forse meno infantile.

“Edoà, tu morirai di fe$$a” dice Ciro a Edoardo.
Carmela, Teresa e chissà quante altre. Edoardo è un fareniello e probabilmente ama sia la moglie che l’amante dell’alta società.
Chi sceglierà? Sceglierà? Io sospetto che sarà concentrato sulla vendetta e non più sulla fe$$a. Cit.
Una curiosità che non tutti sanno è che Matteo Paolillo è anche il cantante della colonna sonora “’O Mar For”.

Carmine e Rosa
Massimiliano Caiazzo (in Filomena Marturano con Massimiliano Gallo) e Maria Esposito sono gli interpreti. Massimiliano interpreta Carmine dalla prima puntata mentre Rosa entra in scena alla fine della seconda serie proprio per vendicare la morte del fratello Ciro.

La chimica tra la Capuleti (Rosa Ricci) e il Montecchi (Carmine Di Salvo) è palpabilissima e si taglia con un coltello. Bravi gli interpreti: non era scontato che un’attrazione così banale, così già vista, fosse svolta tanto magistralmente.
Figli di famiglie rivali e amanti.
Li rivedremo? Moriranno? Staranno ancora assieme?
Non vedo l’ora di vedere la quarta serie che è prevista per maggio 2024.

A proposito di Romeo e Giulietta, Giacomo Giorgio in un’intervista ha raccontato di quando col cast è andato a Nisida. Assieme ad alcuni detenuti stavano preparando un piccolo estratto della tragedia shakespeariana quando il protagonista s’è rifiutato di recitare perché lo faceva sentire “non maschio”. Ecco, Giacomo dice che alla fine hanno trovato il ragazzo detenuto in disparte a provare la parte e che lo scopo della serie TV è proprio quello di mostrare, anche ai detenuti, che un’altra strada è sempre percorribile.
La redenzione, ve lo dicevo io.