La discendenza della corona inglese risale a molti secoli fa e dà vita ad una delle monarchie più antiche e prestigiose al mondo. Una delle caratteristiche più peculiari della corona inglese è la sua linea di successione, che è stata determinata da leggi e tradizioni secolari. All’alba dell’incoronazione di Re Carlo III cerchiamo di ripercorrere l’albero genealogico dei Windsor.
La legge salica per la discendenza
Prima di tutto ci fu la legge salica, risalente all’epoca medievale, la quale stabilì il passaggio del trono alla linea maschile della famiglia reale (nel tempo vedremo come si modificherà). Questo significa che i figli maschi hanno sempre precedenza rispetto alle figlie femmine, indipendentemente dall’ordine di nascita. Inoltre, la legge stabilisce che i figli di un monarca abbiano la precedenza sui fratelli e sulle sorelle del monarca stesso. Ecco perché in caso Carlo dovesse morire, al trono salirà William e non il principe Andrea o la principessa Anna (il fratello e la sorella di Carlo).

Nonostante tutto, è salita al trono una donna
Vi ricordate quel re che non riusciva a tenerselo nei pantaloni e ha cambiato diverse mogli uccidendone anche qualcuna?
Enrico VIII (‘er ricottaro a Roma) ha avuto sei mogli e un solo figlio maschio, Edoardo VI, che è salito al trono dopo la morte del padre. Tuttavia, Edoardo morì senza eredi e il trono passò alla figlia maggiore di Enrico, Maria I (erano comunque figli di due mogli differenti: Edoardo figlio di Lady Jane che morì di parto e Maria I figlia di Caterina d’Aragona, ripudiata per Anna Bolena), che fu seguita dalla sorella minore, Elisabetta I (figlia di Anna Bolena, la causa dello scisma).

La grande modifica alla legge medioevale
La legge salica fu abrogata nel 1701 con l’Atto di Successione, che stabilì il passaggio del trono all’erede maschio della famiglia reale solo nel caso in cui non ci fossero eredi femmine. Inoltre, l’Atto stabilì che i discendenti del re Giorgio I, il primo sovrano di Hannover, avrebbero avuto la precedenza sulla linea di successione rispetto ad altri parenti più lontani.
Procediamo però con calma e soprattutto in ordine cronologico.
Non è complicato come vogliono farvi credere i vecchi libri di storia, ve lo giuro.
Il piccolo Principe George, il figlio di Will e Kate che salirà al trono come re Giorgio VI, prende proprio il nome dal sopracitato re (e dal padre della regina Elisabetta Giorgio V), l’iniziatore della dinastia Windsor.
In principio c’erano i Normanni
La dinastia che tutti conosciamo da film e vicende storiche è quella dei Tudor (parliamo della bellezza di Jonathan Rhys Meyers nei panni di Enrico VIII) e, andando con ordine, si può arrivare facilmente ai Windsor senza perdersi tra i rami dell’albero genealogico più scintillante e sanguinario della storia.

Prima della dinastia dei Tudor, la Gran Bretagna era governata principalmente da re Normanni, che erano di origine francese.
I Normanni arrivarono in Gran Bretagna nel 1066, quando Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia, invase l’Inghilterra e sconfisse il re anglosassone Harold II nella battaglia di Hastings.
Guglielmo lo conosciamo perché era un gran gradasso e, nonostante non avesse neppure una goccia di sangue blu, si fece incoronare la notte di Natale nell’abbazia di Westminster.
Lui era figlio di un re (che amava saltare di palo in frasca e aveva numerose amanti) e di una semplice babbana (figlia di un conciatore) e per questo fu sempre considerato “il bastardo”, dato che l’unione dei due genitori non era consacrata.
Questo evento la dice lunga sulla storia inglese: c’è sempre un bastardo non riconosciuto dalla chiesa che poggia le chiappe sul trono britannico.
Vedasi lo scisma della chiesa anglicana, Elisabetta I e tutto il casino che fece Enrico VIII.

La parentesi degli Angevini
Dopo la dinastia normanna (che conta quattro re), la Gran Bretagna fu governata dalla dinastia degli Angevini, che iniziò con Enrico II (1154-1189). Gli Angevini erano originari della Francia e continuarono la tradizione normanna di governare la Gran Bretagna.


La dinastia degli Angevini produsse alcuni dei monarchi più noti della storia inglese, tra cui Riccardo Cuor di Leone, Giovanni Senza Terra e Enrico III.
Riccardo cuor di Leone e Giovanni re fasullo di Inghilterra (o senza terra) ci sono noti perchè protagonisti del film animato Disney Robin Hood in cui interpretano degli animali.
Tocca poi ai Tudor.
La discendenza della corona inglese prosegue: finalmente i Tudor
Prima di arrivare alla dinastia Tudor c’è la celeberrima Guerra delle Due Rose.

La Guerra delle Due Rose fu un conflitto inglese che prese il nome dalla rivalità tra le due dinastie che si contendevano il trono inglese. La casata dei Lancaster, che aveva come simbolo la rosa rossa, e la casata dei York, che aveva come simbolo la rosa bianca. SPOILER: si conclude con un matrimonio e l’unione delle due rose.
In mezzo ci passano diverse milioni di morti.
La dinastia Tudor produsse alcuni dei monarchi più famosi e influenti della storia inglese:
- Enrico VIII, quello dello scisma
- Elisabetta I, quella che non si sposava per paura di dover dare il trono al marito
- Maria I, Bloody Mary, non il cocktail ma quella della filastrocca che vi racconto qui.
Gli Stuart, quelli legittimi della discendenza della corona inglese
Elisabetta I, che non volle sposarsi, morì senza eredi e il trono passò agli Stuart.
Dopotutto la cugina Maria di Stuart (ritenuta legittima perché cattolica) fu da lei decapitata proprio per evitare che prendesse il trono.
Giacomo VI di Scozia (figlio di Maria -quella uccisa-) ereditò quindi il trono inglese come Giacomo I.

Da quel momento in poi, i sovrani Stuart governarono sia in Scozia che in Inghilterra.
La dinastia Stuart ebbe un ruolo importante nella storia inglese e scozzese, ma anche europea, durante il periodo del Rinascimento, della Riforma e delle Guerre di religione, della Guerra civile inglese, della Gloriosa rivoluzione e della Guerra di successione spagnola.

Il trono passa agli Hannover
La regina Anna fu l’ultima sovrana della dinastia degli Stuart e quando morì (gli eredi morirono tutti prima di lei), segnò la fine della dinastia e il trono passò al nipote Giacomo II Hannover che divenne Giorgio I d’Inghilterra.
La successione di Giorgio fu favorita dalla legge sull’insediamento del 1701 che stabiliva che, in caso di mancanza di eredi protestanti, il trono inglese sarebbe passato alla più vicina linea di successione protestante, che a quel tempo era rappresentata dalla dinastia Hannover.
Da questo momento comincia a governare in Inghilterra una famiglia tedesca. Ma perché?
La strana storia della principessa Sofia
Sofia di Hannover era la mamma di Giorgio I, primo re Hannover. Fu una dei pretendenti al trono inglese dopo la morte della regina Elisabetta I, poiché discendeva dal re Giacomo I d’Inghilterra attraverso sua figlia Elisabetta Stuart (era la nipote).
Tuttavia, la legge di successione all’epoca prevedeva che le donne fossero escluse dalla successione al trono inglese, quindi la corona passò a Giacomo I, il primo sovrano della dinastia Stuart.
Alla morte della regina Anna – l’ultima Stuart – Sofia era la prossima in linea di successione dopo i figli di Anna (tutti morti), ma morì poche settimane prima della regina, quindi non salì mai al trono inglese.
Dall’atto di successione a Carlo III
Siamo tornati al 1701 e alla legge sull’insediamento che stabilì che, in mancanza di eredi protestanti, il trono inglese sarebbe passato alla linea di successione protestante più vicina, che all’epoca era rappresentata dalla dinastia hannoveriana. Quindi, dopo la morte di Anna, il trono passò al figlio di Sofia, Giorgio, che divenne re Giorgio I d’Inghilterra.
Quando Giorgio I salì al trono infatti, il Parlamento britannico approvò l’Atto di Successione, che stabiliva che il trono sarebbe passato ai discendenti protestanti della principessa Sofia di Hannover, nipote di Giacomo I, indipendentemente dal fatto che fossero di sesso maschile o femminile. Questo atto garantì la successione della Casa di Hannover alla corona britannica. Senza di esso probabilmente adesso in Inghilterra ci sarebbe la repubblica.
Re dopo re fino alla regina: la fine della discendenza della corona inglese
Giorgio II fu poi succeduto dal figlio Giorgio III succeduto dai suoi figli Giorgio IV e Guglielmo IV.
Sulla pazzia di Giorgio III è stato fatto un film, The Madness of King George nel 1994 dall’omonima commedia di Alan Bennett. Helen Mirren, la protagonista femminile, vinse nel 1995 il premio per la migliore interpretazione femminile al festival di Cannes.

Dopo la morte di Guglielmo IV, il trono passò alla nipote, la figlia del fratello di Giorgio III, la regina Vittoria.


L’età vittoriana è nota a tutti, anche grazie alla serie TV, e sarà argomento di un altro romantico articolo futuro.
Durante il suo regno, l’Impero britannico raggiunse il suo massimo splendore.
Dopo la morte di Vittoria, il trono passò al figlio maggiore Edoardo VII, succeduto dal figlio Giorgio V e a sua volta dal figlio Edoardo VIII che regnò solo per alcuni mesi prima di abdicare per sposare l’americana Wallis Simpson.
Questo twist nella discendenza ha concesso alla nostra benamata Elisabetta detta Betty di divenire regina.
In un altro articolo marziano vi raccontavo dell’abdicazione e del caso che ha voluto Betty al trono.
La storia del cognome cambiato
La transizione dalla dinastia degli Hannover alla dinastia dei Windsor è avvenuta nel 1917, durante la prima guerra mondiale. In quell’anno, il re Giorgio V Hannover decise di cambiare il nome della sua casa reale da “Casa di Hannover” a “Casa di Windsor” per eliminare qualsiasi connessione tedesca che la precedente denominazione poteva suggerire.
La scelta del nome “Windsor” fu ispirata dal castello di Windsor, che era una delle residenze reali preferite di Giorgio V, quindi inventato di sana pianta. Da allora, la famiglia reale britannica è conosciuta come la “Casa di Windsor”.
La domanda è unica e sola: quanto ancora durerà questa millenaria successione al trono?
Partono le scommesse.