Per confermare l’antico adagio Nemo propheta in patria, questa guida dettagliata dedicata alle cose da vedere nella zona di Luino giunge dopo dieci anni dall’apertura del blog marziano. Tanto che, in modo decisamente più prosaico e superficiale, avevo prima speso le energie per un post su come vestirsi per una giornata al lago.
Ma con tutte le belle fotografie che diffondo su Instagram di questa zona lacustre della provincia di Varese in cui abito (tutto merito della natura) ricevo sempre moltissime richieste su cosa si può vedere (e dove mangiare) a Luino città o anche nei paesi dei dintorni, territorio a poca distanza da Milano e luogo ideale per una gita fuoriporta: adesso finalmente avrò pronto all’uso il link che risponderà ad ogni domanda!

Tutte queste tappe si sviluppano nel raggio di pochi chilometri, perciò potete organizzarvi per vedere più cose e fare la colazione, il pranzo, la merenda, l’aperitivo o la cena in una di queste località senza affrontare uno spostamento così lungo da farvi ammazzare di fame!
Se poi capitate nella zona di Luino in un periodo compreso tra giugno e ottobre potreste anche avere l’opportunità di pranzare o cenare ad una delle tante sagre all’aperto che animano questo tratto di costa lombarda del Lago Maggiore. Fateci sempre un forte pensierino.
La sponda lombarda del Lago Maggiore: Luino e dintorni
Cosa vedere a LUINO
Luino è l’ultimo snodo viario e ferroviario prima del confine svizzero e per questa ragione è sempre stata un importante luogo di passaggio da e verso il centro Europa, per il quale nei secoli ha transitato un incredibile numero di personaggi storici. È un luogo di frontalieri che ogni giorno vanno a lavorare in Ticino e una meta turistica presa d’assalto ogni estate da tedeschi e olandesi. Quando voglio stupire gli amici fingendomi colta ricordo che, proprio a questo proposito, la prima raccolta di poesia del poeta luinese Vittorio Sereni si intitola proprio Frontiera.
E dopo aver messo in saccoccia anche la citazione utile per i quiz televisivi, torniamo alla più pragmatica questione per cui probabilmente siete approdati qui, ovvero cosa vedere nella città di Luino e nel territorio circostante.

Il Lungolago
Si può iniziare la visita lasciando l’auto nel parcheggio gratuito del Porto Nuovo e iniziare la passeggiata del lungolago, di recente rifacimento, dove si apre la vista sulla parte settentrionale del Lago Maggiore con la sponda piemontese e la sponda svizzera. Qui c’è un parco con un’area bambini attrezzata, una fontana con i giochi d’acqua che mette alla prova la vostra audacia e un palco che durante l’estate ospita rassegne di spettacoli comici, musicali e cinema all’aperto.
Proseguendo sul lungolago verso il centro si arriva a Piazza Garibaldi.






Piazza Garibaldi
In questa piazza si trovano due attrazioni storiche rilevanti: la statua di Garibaldi che, sembra una come tante ma… curiosità!, detiene il primato di prima statua eretta a Garibaldi in tutta Italia (nel 1867) e il Palazzo Verbania.
Palazzo Verbania, progettato nel 1904 e costruito subito dopo come ristorante e albergo, fu luogo di passaggio di molti viaggiatori in transito dalla Svizzera. Qui sostarono personaggi celebri tra i quali citerei il compositore di opere liriche Umberto Giordano e Ernest Hemingway che descrive il palazzo nel suo romanzo Addio alle armi. Mica paglia.
Oggi è diventato sede del fondo dei due grandi scrittori nati e cresciuti a Luino – il romanziere Piero Chiara e il poeta Vittorio Sereni – nonché museo di mostre temporanee.



Il Caffè di Piero Chiara
Proseguendo sul lungolago si arriva a piazza Libertà dove partono i battelli per le gite sul lago in direzione Cannero Riviera, Cannobio, Stresa, Isole Borromee, Locarno. (Altre bellissime gite da fare sul Lago Maggiore).
A pochi passi si trova il Caffè Clerici, dove Piero Chiara trascorreva le sue giornate osservando l’umanità varia che poi avrebbe popolato i suoi romanzi. Frequentatori del caffè erano anche quei giovani ragazzi che poi sarebbero diventati comici celebri come Massimo Boldi e Francesco Salvi.
Va ricordato che questa zona di lago del varesotto diede i natali anche a Dario Fo (Sangiano) e Renato Pozzetto (Laveno-Mombello), e oggi ci vive anche Enzo Iacchetti. Dunque questo è un luogo in cui sono vissuti diversi comici, magari un giorno scopriremo pure se c’è un perché diverso dal semplice caso…
ll padre eterno una mattina si sarà svegliato e avrà pensato: tutti i matti li voglio mettere a Luino.
Dario Fo



Via Cavallotti
Dal Caffè Clerici si diparte Via Felice Cavallotti, l’unica via storica caratteristica di Luino in cui si può ancora respirare l’aria dell’antico borgo dei pescatori. Botteghe e luoghi di ristoro fanno da scenario per una passeggiata suggestiva, che durante le sere d’estate ospita anche musica e intrattenimento all’aperto.

Dove mangiare a Luino
Una pizza buona come dico io a Luino la devo ancora trovare… nel frattempo, vi dico che mi fermo sempre volentieri al già menzionato Caffè Clerici perché la sua atmosfera sul lago è impagabile e alla pasticceria Cerinotti per la colazione o la merenda.
Il Cu.Bo. Cucina e Bottega è un locale che mi piace molto per l’aperitivo e la cena con gli amici, ottimo cibo e ottima selezione di vini.
Cosa vedere nei dintorni di Luino:
Maccagno, Brezzo di Bedero, Germignaga, Porto Valtravaglia, Caldé, Laveno Mombello
Cosa vedere a MACCAGNO
Più a nord di Luino si trova Maccagno, meta estiva di moltissimi turisti del Nord Europa, soprattutto tedeschi e olandesi. D’estate si popola di camper e roulotte nei camping in riva al lago dove la sera è bello ammirare le luci della costa da uno dei chioschi sul sentiero che costeggia il lago. Qui si possono anche noleggiare canoe, kajak, SUP e piccole imbarcazioni per vivere il lago direttamente sull’acqua.
A Maccagno si trova il Civico Museo Parisi Valle: è un edificio che, proprio in prossimità del grande prato nel quale si può sostare per fare i picnic e trascorrere la giornata sul lago, si manifesta subito nella sua particolare forma di architettura moderna. È infatti stato costruito a ponte sul fiume Giona, nei pressi della sua foce, e si integra perfettamente nell’ambiente naturale circostante. Qui sono allestite mostre di arte contemporanea ed è in una posizione comoda e strategica per chi vuole arricchire la giornata al lago con una piccola immersione artistica e culturale.
Vi segnalo anche dei begli scorci panoramici a picco sulle acque del Maggiore in prossimità della chiesa di Santa Maria del Lago. Per un momento avventura, sappiate che a Maccagno c’è anche una parete di roccia per fare delle arrampicate di livello facile.





Dove mangiare a Maccagno
Vi segnalo La Gabella e il Ristorante Maccagno, ci vado quando capito a Maccagno e sono sempre rimasta soddisfatta.
Vi dico invece che in zona, precisamente a Colmegna (quindi nel tragitto da Maccagno a Luino) si trova il ristorante Tiffany, che magari vi capiterà di vedere se siete di passaggio: è un luogo spettacolare, uno dei più bei ristoranti sul lago per location e spazi all’aperto (ci fanno anche matrimoni e ricevimenti), la cucina non mi aveva lasciato un ottimo ricordo ma mi riferisco a qualche anno fa e magari le cose sono cambiate.

Cosa vedere a GERMIGNAGA
Germignaga è una località di passaggio che può essere utile da conoscere per via del suo parco chiamato Boschetto: qui in estate ci sono delle serate dedicate allo street food internazionale, nonché momenti di ballo e intrattenimento popolare. È un parco che si affaccia da un lato sul lago Maggiore e dall’altro sul fiume Tresa (o su quel che ne resta vista la siccità degli ultimi anni) che unisce il lago di Lugano al Maggiore. Ha una bella piantumazione e anche dei tavoli in legno che lo rendono un luogo interessante per un picnic e una sosta nel verde. Al Boschetto ci sono due bar e anche un grande supermercato nelle vicinanze.




Proseguendo la camminata all’interno del parco si trova la Colonia Elioterapica, interessante edificio in stile razionalista oggi adibito a centro culturale e di ritrovo e nel quale un tempo si soggiornava per fare la cura del sole.
Da Germignaga parte il Bosco delle Fate, camminata che fa salire fino a Brezzo di Bedero.



Cosa vedere a BREZZO DI BEDERO
Sebbene Brezzo di Bedero non abbia un borgo animato (nelle mie storie Instagram, seguitemi qui!, è slogan ricorrente il “quanta folla a Brezzo di Bedero” sovraimpresso su uno scorcio di paese deserto), nasconde delle perle che stupiscono sempre gli avventori ma… bisogna conoscerle! È un paese di poco più di mille abitanti che durante l’estate si moltiplica esponenzialmente per via del turismo di seconde case dei turisti – ormai lo sapete, ditelo in coro insieme a me: tedeschi e olandesi – che qui hanno costruito dei veri e propri villaggi.
Il belvedere Pasqué
Arrivando a Brezzo di Bedero da Luino, la prima sosta immancabile tra le cose da vedere è la terrazza del belvedere Pasqué. Si tratta di un punto panoramico sul lago che regala atmosfere suggestive a tutte le ore e in tutte le condizioni metereologiche, ancor di più al tramonto delle sere d’estate e durante l’autunno quando gli alberi sono carichi di foglie dorate. Sulla pavimentazione a terra sono segnati i numeri del gioco della campana, quello che si fa saltellando su una gamba rievocando momenti che si avvertono vintage in maniera proporzionale a quanto si avverte la sciatica dopo due salti.


La Canonica
L’attrazione più importante è sicuramente la chiesa romanica Collegiata di San Vittore, più conosciuta con il nome di Canonica. È una delle chiese più antiche di tutta la zona e risale al 1137. La struttura si è conservata intatta, le aggiunte successive sono degli affreschi quattrocenteschi dell’abside, l’altare barocco e affreschi più recenti nelle cappelle delle due navate. Di grande pregio è il coro ligneo nell’abside e l’organo risalente al 1800 con canne del 1600. Uno scavo delle fondamenta dell’abside ha riportato alla luce una colonna di era paleocristiana.
La Canonica attira visitatori durante il periodo natalizio perché nella notte del 24 dicembre viene allestito un suggestivo presepe vivente e il 6 gennaio arriva anche la Befana a portare le calze per i bambini.
Quando si visita la chiesa non bisogna tralasciare di affacciarsi dal prato sul retro dal quale si apre la vista su tutto il centro abitato di Brezzo di Bedero e, in prospettiva, sull’altipiano della Valtravaglia e sulla parte settentrionale del lago Maggiore. Scorgerete anche un caratteristico agglomerato di casette triangolari e tra poco capirete di cosa si tratta.



Le fortificazioni della Linea Cadorna
La visita al colle della Canonica si completa con una passeggiata nel sentiero del bosco che in breve tempo conduce alle fortificazioni della cosiddetta Linea Cadorna costruita durante la prima guerra mondiale. Si possono percorrere le gallerie, le trincee e gli avamposti progettati per contrastare una possibile invasione tedesca che fortunatamente non ebbe mai luogo.
La passeggiata si snoda tutta all’ombra di un bosco nel cui percorso si possono trovare attrezzi di fitness outdoor, tavoli per picnic, sculture in legno e affacci panoramici. Il tragitto scende fino a Germignaga passando per il Bosco delle Fate menzionato sopra.



Il villaggio Olandese
Sembra un villaggio delle fiabe, con tante casette dal tetto a triangolo che scende quasi fino a terra, giardini pieni di ortensie, fiori colorati, palme e una bellissima vista sul lago Maggiore. Il Villaggio Olandese si trova in una zona panoramica di Brezzo di Bedero, a 450 metri di altitudine sulla sponda lombarda del Lago Maggiore ed è senz’altro una delle cose più insolite da vedere nei dintorni di Luino.
Fu costruito negli anni ’60 dall’idea di un olandese che pensò che anche i suoi connazionali se ne sarebbero innamorati tanto quanto lui. E qui ogni estate il villaggio si riempie dei proprietari delle casette, soprattutto olandesi, ma oggi anche tedeschi, svizzeri e qualche italiano. Potreste innamorarvene, come accade per ogni cosa bella della quale non si è ancora visto il prezzo perché, quelle che hanno goduto di una recente ristrutturazione, possono anche costare più di 4.000 euro al metro quadrato!


Dove mangiare a Brezzo di Bedero
A me piace sempre mangiare con la vista del lago e sono in fermento perché ci sono dei lavori sulla spiaggia per un nuovo locale, chissà se riuscirà ad aprire per l’estate.
Nel mentre, per chi si trova a Brezzo di Bedero paese (che è la parte alta rispetto alla costa), posso segnalare nella via del centro storico l’enoristorante Al Cortiletto, ottima lista dei vini e menù sempre interessante e l’agriturismo La Betulla dove, tra le altre cose genuine a km 0, si può fare una degustazione di deliziosi formaggi delle caprette che vedo ogni volta che vado a fare la passeggiata nella natura.
Cosa vedere a PORTO VALTRAVAGLIA
Porto Valtravaglia è un paese il cui piccolo centro si sviluppa a ridosso del lago. Anche qui l’estate offre intrattenimenti a base di food truck e spettacoli musicali o giochi d’acqua. C’è una bella passeggiata sul lungolago e si raggiungono facilmente delle spiaggette in cui l’acqua è sempre molto limpida e invita al tuffo.



A questo proposito: l’acqua di lago è sempre più fredda di quella di mare, si sa. Ma il (disastroso) cambiamento climatico porta con sé qualche variabile di cui tanto vale apprezzare i benefici: non è escluso infatti che ci siano dei periodi in cui l’acqua è più calda del solito, il che vuol dire fare un bagno alla stessa temperatura del mare fresco.
Quindi: se venite in questa zona lombarda di lago Maggiore sappiate che le acque sono belle e balneabili, perciò non dimenticate il costume da bagno!


Per i fan di Dario Fo (Premio Nobel per la letteratura) va assolutamente ricordato che proprio fra le viuzze di Porto Valtravaglia egli imparò le tecniche di narrazione dei fabulatori del lago. Se volete saperne di più potete leggere il suo libro Il paese dei mezaràt, che significa il paese dei pipistrelli dal nome che all’epoca veniva dato agli abitanti di Porto Valtravaglia per via dei loro lavori prevalentemente notturni (soffiatori di vetro, pescatori e contrabbandieri).
Dove mangiare a Porto Valtravaglia
Il Ristorante Montesole (fuori dal centro di Porto Valtravaglia ma a due minuti di auto) è il locale con l’affaccio sul lago più gettonato della zona. Cucina molto buona, c’è anche la pizza; ha molti coperti ma è davvero sempre pieno, perciò la prenotazione (e con anticipo) è più che consigliata.
In centro a Porto Valtravaglia, c’è Sicily Caffè per cannoli e granite siciliane strepitose. Ci sono anche diverse specialità salate che si possono portare sul lago per un pranzetto rustico in spiaggia.
Sempre fronte lago, nella piazza principale c’è il Ristorante del Sole dell’omonimo albergo e il Bistrot Imbarcadero di recente cambio gestione: ve li segnalo per la loro posizione dominante che invita ad accomodarsi, nell’ultimo periodo non ho avuto occasione di mangiare e quindi non ho notizie aggiornate.
Per il momento drink on the beach c’è Punta Molino che saprà scolpire dei bei ricordi d’estate.





Cosa vedere a CALDÉ
Qui ci piace esagerare, perché gli abitanti del luogo definiscono Caldé “la Portofino del lago Maggiore”. C’è una buona dose di audacia, che comunque fa capire subito come in questo paesino (che è frazione del comune di Castelveccana) si possa trovare la piazzetta più caratteristica della zona che si affaccia direttamente sul lago ai piedi di una piccola altura detta la rocca di Caldé.
Dalla piazzetta, guardando il lago, sulla destra si raggiunge un sentiero che conduce ai ruderi delle vecchie fornaci dove veniva cotta la calce estratta dalla rocca: è una bella passeggiata con caratteristici scorci della formazioni rocciose della rocca e calette fra gli scogli con il fondale bianco. (La zona non sarebbe accessibile perché necessita di una messa in sicurezza ma è sempre parecchio frequentata, soprattutto in estate, fra grigliate, spiaggiate e bagni).






Se invece si vuole salire sulla sommità della rocca, ci si può fermare a metà strada per affacciarsi dal sagrato della piccola chiesa di Santa Veronica (del 1200) che offre un bellissimo colpo d’occhio sul lago e sul porticciolo di Caldé. La rocca è alta 300 metri, quindi è una camminata poco impegnativa dalla cui vetta si gode di un ulteriore panorama.

Per avere la vista più ampia e più bella su questa parte di lago potete salire al passo del Cuvignone dove, presso il rifugio Adamoli, si trova una piccola terrazza da cui si vede tutto il Verbano settentrionale. La zona è raggiungibile in auto oppure ci sono i sentieri in mezzo al bosco che portano al piccolo abitato di San Michele; dalla partenza in zona Nasca a San Michele c’è un dislivello di circa 500 metri e qui trovate una mappa utile col percorso.
Dove mangiare a Caldé
Avrete capito che, se vi trovate nella zona di Luino, Caldé riserva delle cose suggestive da vedere, magari all’ora del tramonto e dell’aperitivo prima di rientrare a casa.
Sono buoni gli hamburger del Calderone e si fa un ottimo aperitivo al Sunset Bistrot con calici di vino e taglieri e vale una sosta anche la cena.


La spiaggia delle Cinque Arcate
Da Caldé-Castelveccana, sulla strada nella direzione Laveno-Mombello, merita una sosta la spiaggia delle Cinque Arcate con comodo parcheggio che riconoscerete perché si trova dove c’è un bar a casetta in legno, luogo di ristoro anche per i sub che qui praticano immersioni sia d’estate che d’inverno e che probabilmente vi capiterà di vedere. In questo punto del lago ci sono delle formazioni rocciose chiare che creano degli scogli e delle calette davvero suggestive.
Cosa vedere a LAVENO-MOMBELLO
Oltre a Luino, tra le cose da vedere sulla sponda lombarda settentrionale, c’è Laveno-Mombello, altra cittadina dove si può respirare l’atmosfera lacustre per la bellissima veduta sul Maggiore che accompagna tutta la passeggiata del lungolago.


Laveno-Mombello è ben raggiungibile con il treno perché vi arrivano sia le Ferrovie dello Stato che le Ferrovie Nord.
Da Laveno partono i traghetti che consentono di imbarcare l’auto o la moto per raggiungere la sponda piemontese. Si può fare una traversata anche per il solo piacere di stare in mezzo al lago e che, in meno di mezz’ora, offre un affascinante colpo d’occhio su tutto il Verbano settentrionale.


La funivia Sasso del Ferro
Per avere una fantastica vista dall’alto ci si può prendere mezza giornata per fare la gita sulla cima del Sasso del Ferro (1062 m) che si raggiunge (all’altezza di 974 m) con 10 minuti di funivia panoramica con bidoni biposto. Con la giornata limpida si vedono i laghi varesini, le Alpi, le Prealpi e la Pianura Padana (compreso il Duomo di Milano!).
Sulla sommità si trova: la terrazza panoramica di Poggio Sant’Elsa, la pedana per il decollo dei deltaplani (questo monte è molto frequentato dagli appassionati di parapendio e deltaplano), sentieri per il trekking e il downhill (le discese avventurose con la mountain bike), un ristorante e un bar con terrazza panoramica solarium.

La chicca in più da vedere a Laveno-Mombello: il Museo della Ceramica
Precisamente nella frazione Cerro, nel cinquecentesco palazzo Perabò sul lungolago, si trova il MIDeC – Museo Internazionale Design Ceramico. Tutti gli appassionati del genere (alzo la mano!) sapranno, che già dal 1800, Laveno divenne celebre per la produzione di ceramiche (Società Ceramica Italiana fondata nel 1856 e che nel 1965 si fuse con il gruppo Richard-Ginori). Ancora oggi, nei mercatini vintage e dagli antiquari, si trovano degli splendidi servizi da tavola ormai “storici” e ambiti.
Dove mangiare a Laveno Mombello
Il gelato a Laveno va preso alla Gelateria L’Imbarcadero che si trova di fronte alla piazzetta dove c’è l’attracco dei traghetti: buonissimo.
La Locanda Pozzetto, di proprietà del fratello di Renato Pozzetto, è un luogo fantastico in cui mangiare all’aperto per la vista panoramica sul lago. Ottima la cucina, i dolci e anche i vini. Val bene una cena romantica d’estate.
Se vi piace magiare gourmet, dovete conoscere il ristorante omonimo dell’hotel Il Porticciolo (chef Riccardo Bassetti una stella Michelin dal 2017) e L’Osteria, altra proposta gastronomica dell’hotel.
Ho fatto più di una cena al Come a Casa, ristorante con un menù corto (quelli troppo lunghi e con tante proposte ci devono sempre insospettire) e ingredienti sempre freschi e di qualità.
Vi segnalo anche la Taverna Concordia, una birreria-taverna nella quale gustare piatti a base di hamburger e patatine e cucina rustica dalle porzioni generose e l’Hostaria del Golfo per celebrare la gita sul Maggiore con un pesce di lago o un fritto misto.




Con la guida marziana a portata di mano saprete cosa vedere a Luino, quali paesi e luoghi caratteristici visitare nei dintorni e dove mangiare. Vi auguro di trascorrere delle belle giornate in questo tratto di costa del Lago Maggiore e della Valtravaglia.


1 Commenti
No vabbeh: MERAVIGLIA!!! Son troppo felice di essermi ritagliata questa lettura per un momento di calma e attenzione perchè è deliziosa – anche in senso gastronomico, ma non solo!
E mi ha messo una gran voglia di tornare sulle verdi sponde del Lago Maggiore che al momento conosco pochino: lo farò, guida Lonely Gourmet Lake sotto il braccio da migliore tradizione turistico-transfrontaliero!
YEAH.