In questo post potrei sembrare un po’ Giorgio Mastrota.
Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto, abituato all’argomento materassi, guanciali e copriletto in coordinato con le federe. Solo per oggi, e solo per voi amici!
Quando ero piccola sognavo il LETTO a bald(r)acchino, per tutelare la mia privacy del sonno dietro una tenda.
E ispirata dalla casa di David Gnomo avrei voluto il letto incassato in una struttura di legno a muro. Anche lì mi sarei potuta chiudere dentro, magari guardando una bella stellata da una finestrina piccola e carina.
Insomma, avrei risolto i miei sogni dormendo in un armadio ma non sono la figlia di Dario Argento.
E così… Oggi ho un letto normale, un open-space, senza tende o porticine di legno, di cui sono contenta perché non c’è posto migliore che dormire nel proprio letto e nelle proprie lenzuola. No?
Lenzuola, piumini, piumoni, coperte di lana, un cuscino o tanti cuscini.
Come sarebbe bello avere tanta biancheria per il letto! Ma tra l’altro occupa un sacco di spazio.
Va beh, guardiamo i letti degli altri e capiamo che il nostro è troppo normale.