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Non ho mai capito la nomenclatura in chimica e giammai capirò quante accidenti di collezioni escano in un anno solare.
Quante capsule collection è legittimo che partorisca una maison?
Ma la cruise è prima o dopo il pre fall?
Il pre fall non è il fall?
Non so rispondere con precisione a tali domande, so solo che di norma non posso comprarmi nulla perché costa tutto troppo e devo fare la spesa.
Resta il fatto che per Gucci, da quando è arrivato Alessandro Michele, smanio e bramo sempre tutto.
Qualche settimana fa ho passato ben dodici minuti della mia vita ad osservare le vetrine in Montenapoleone perché adornate di una carta da parati rosa con i cigni dipinti.
Francamente non credo.
In questi giorni è uscita la capsule collection garden che sarà dedicata alla classica stampa “flora e fauna”, ma in una nuova versione.
Ci sono fiori, uccelli rossi e blu, serpenti, garofani, rose e stelle.
Sui fiori il mio amico Alessandro ha detto la seguente grande verità:
Mi considero un animista. Ho un grande interesse verso il mondo della natura, passione che credo traspaia delle mie collezioni.
I fiori per esempio sono per me la rappresentazione del potere della bellezza.
Niente, lo amo e vorrei tutto perché questo è il genere di cose che mi mandano il cervello in pappa come le stampe con i dinosauri, i fenicotteri o le banane.
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