Può sembrare anacronistico che proprio qui su Marte, il pianeta faro per il vostro shopping malvagio, compaia un articolo per la disintossicazione dalla troca.
E invece è così: io vi do il male, io vi do la cura.
Sostanzialmente, questo shopping detox è un piccolo metodo fai da te che ho sperimentato su me stessa una volta giunta nel ricorrente momento grigio, quello che segue la pazza gioia con la quale si è comprato tutto il comprabile.
Diciamo che tra i saldi estivi e la compulsione per le borse e le scarpe, ora dovrei acquattarmi sul divano, incastrarmi per bene tra un cuscino e l’altro e non toccare più un procedi all’acquisto per almeno un mese.
Per tutto il resto c’è San Patrignano.
Ecco il mio facile metodo da piccola fiammiferaia della disintossicazione.

Shopping detox: le regole base
1) STIRARE TUTTO
A volte non si ha nemmeno chiara la situazione dei possedimenti perché qualcosa è rimasto nel mucchio delle cose da stirare che, a seconda dell’efficienza e dell’organizzazione, questo mucchio potrà essere più o meno corposo: da zero a tutto l’armadio è da stirare.
Non si può onestamente dire di non avere tempo perché quando spulciamo Asos e Zalando ci passiamo le ore.
Quando tutta la biancheria è lavata, stirata, aggiustata dalle scuciture, dai bottoni mancanti e dalle perline perse (lo so, che palle), il quadro è più completo e si può passare alla fase due.

2) FARE ORDINE NELL’ARMADIO E NEI CASSETTI
Probabilmente tutto già straripa e dover aggiungere le ultime cose stirate potrebbe richiedere il magico potere del riordino. A me a volte capita di tirar fuori dai cassetti alcune maglie, provarle al volo prima di uscire per scegliere quella giusta e poi rimettere le altre nel cassetto in un modo un po’ arruffato.
È ora di sistemare tutto e dividere bene le cose per categoria: magliette, pantaloncini, maglioni, jeans, camicie, ecc. In questo modo nulla sfugge al nostro inventario.
È probabile che così facendo si riesumino dei capi dimenticati ma che potrebbero essere perfetti per nuovi abbinamenti.

3) SELEZIONARE
È altrettanto probabile che siano comparsi dei cadaveri di cui non si può presumere il ritorno fashion da qui all’anno 2034, perciò siamo autorizzati a creare un sacco di cose che usciranno da casa.
Per la media ponderata sulla probabilità di non ritorno della moda rivolgersi a un veggente: io ho eliminato un vestito a pois e un paio di ciabattine mules rosse proprio l’anno scorso sbagliando tutto e ora mi voglio frustare le mani.

4) VENDERE O DONARE
Gli abiti che non ci interessano più sono altrettanto preziosi: innanzitutto hanno creato spazio per quando ci ritornerà il cash e la possibilità di aggiungere nuove cose (senza speranza).
Poi possono essere convertiti in utile denaro e qui ci sono due opzioni: portare tutto a un mercatino dell’usato che terrà gli abiti in conto vendita e vi salderà una percentuale del prezzo finale solo al momento dell’avvenuta vendita oppure vendere online su Depop, eBay o simili.

Nel primo caso si guadagna meno ma ci si libera subito in blocco di tutto ciò che non usiamo più; nel secondo caso si può guadagnare di più ma c’è lo sbattimento di fare le foto, creare l’annuncio, andare in posta a spedire.
Senza contare la paranoia se invece nessuno ti compra la roba.
Altra cosa che non riempie il portafoglio ma riempie il cuore: donare a chi ha più bisogno di noi. Ricordiamoci che chi vive la disgrazia di una calamità naturale come il terremoto si ritrova a non avere più nulla dall’oggi al domani e anche profughi e rifugiati di guerra arrivano solo coi vestiti che hanno indosso.
Anche questo pensiero ridimensiona la spasmodica voglia di shopping.
5) CAMBIARE COLLOCAZIONE ALLE COSE
Qui vorrei tanto parlare a quattrocchi con la mia prof. di matematica: mi dispiace signora bella ma ci sono casi in cui cambiando l’ordine degli addendi il risultato cambia, eccome se cambia!
Vestiti sì, ma anche scarpe, borse, bigiotteria: se siete in fase shopping detox provate a cambiar loro la collocazione, organizzandole in modo più accessibile e mettendo in primo piano ciò che in questo momento preferite o pensate che potrete utilizzare con più piacere.
Per esempio, organizzate i vostri gioiellini in nuove scatole che rimangano aperte dentro a un cassetto: quando lo aprirete avrete subito l’occhio su orecchini, collane, anelli e bracciali del cuore.

6) ADORARE
Prendersi del tempo per riguardare tutto ciò che si ha e farne un ripasso approfondito significa anche avere modo di apprezzare di più i nostri best friend del fashion: però che bel tessuto che ha questa maglietta, guarda quest’abito com’è rifinito bene e questo ricamo! Queste scarpe che ottimo acquisto sono state. E questa è la mia collana preferita.
Accarezzare i tessuti e innalzare al cielo le borse come nelle televendite.
Fare le sfilate di autocompiacimento.

Tutto ciò serve ad avere ben chiara l’idea su ciò che si ha già, quindi è cosa utile per togliere dalla lista dei desideri cose simili o superflue e riscoprire valore per alcuni capi o accessori che magari sono stati distrattamente dimenticati.
E lo shopping è serenamente rimandato.
A me questa cosa serve, mi è servita anche per capire cosa invece davvero mi manca e mi servirebbe nel quotidiano, migliorando quindi il focus sui futuri acquisti.
Tutto il resto può aspettare.
E se ancora vi prudono le mani sul carrello dello shopping online non ancora confermato… chiedetevi:
- Vale davvero la pena?
- È un’offerta imperdibile e irripetibile?
- C’è vicina qualche ricorrenza e potrei chiederlo in regalo?
- Dilapido il capitale o mi avanza qualcosa per i viveri e le bollette?
- Cosa direbbe Padre Maronno?



0 Commenti
allora ho da fare in questo weekend 😉 detox mi farà bene 🙂
Ma davvero stirate tutto?!
Grande Cecilia! Mi hai segnalato un posto che non conoscevo, hanno un sito pazzesco, ben fatto nei contenuti, nella grafica e nei modi. Comincerò a passarci per… comprare 😀
Ahah, Pinterest maestro di vita!
Con riferimento al punto 4, vi suggerisco il Bivio a Milano. Avendo tristemente realizzato che la taglia 38 non mi entrerà mai più, ho portato tutto lì, mi hanno valutato i pezzi e ho potuto scegliere fra un ritorno in cash o un buono da spendere da loro. Considerando che ho svuotato due bustone Ikea e scelto il buono, vi comunico con summons gaudio di aver riportato a casa, scelti fra la loro selezione, un paio di stivali Prada. Consigliatissimo!