Ottobre è appena iniziato e con l’autunno cominciano a cambiare le abitudini e i lieti momenti domestici. Cambia il meteo, le temperature, le ricette, le verdure di stagione, cresce la voglia di sfornare biscotti che poi mangeremo lentamente sul divano, mentre nutriamo anche la mente con un libro nuovo.
Che pensiero nobile e pacato.
La realtà è che sarò sì sul divano, i biscotti li ingollerò voracemente e i libri li leggerò soltanto nella pausa pubblicitaria dei programmi tv trash.

Un libro nuovo da leggere, ma quale?
NON SCRIVERE DI ME, Livia Manera Sambuy
Quelle minacce per le quali ti senti autorizzato a fare proprio il contrario, risucchiato dal vortice delle cose belle. In questo libro sono rimasta più volte affascinata non solo dalla descrizione umanamente quotidiana degli scrittori che Livia Manera ha conosciuto e intervistato, ma anche dalla sapiente interpretazione degli ambienti nei quali gli scrittori hanno vissuto (Hemingway, Fitzgerald, Philip Roth, solo per citarne tre) o si sono incontrati. Le città, le case, i ritmi e i dettagli di vita che hanno permeato e certamente influenzato i protagonisti e l’autrice stessa. Nota di colore: con questo libro ho pure imparato perché non si dovrebbe snobbare McDonald’s.
ANIMALIUM, IL GRANDE MUSEO DEGLI ANIMALI, Katie Scott – Jenny Broom
Per il capitolo: cosa regalo ai bambini? Ecco un libro che sarà anche bello avere in giro per la sua accattivante copertina che ne fa quasi un coffee table book da esibire. Il punto forte di questa pubblicazione sono proprio le illustrazioni: più di 160 animali ben disegnati che catturano l’attenzione e invogliano a imparare e magari a riprodurre il disegno stesso.
IN VESPA, Giorgio Bettinelli
Tra i miei film preferiti c’è sicuramente Caro Diario, in cui Nanni Moretti dedica un intero capitolo al piacere di girare Roma in Vespa. In questo libro/diario di viaggio, Giorgio Bettinelli viaggia in Vespa da Roma a Saigon. Un racconto lungo 24.000 chilometri fatto di strade, gente, storia, cibi speziati, paesaggi ed emozioni.
LE RICETTE DELLA SIGNORA TOKUE, Durian Sukegawa
Questo libro è entrato in wishlist grazie a più d’un consiglio ricevuto sulle storie di Instagram mentre parlavo del dolcetto giapponese dorayaki il cui assaggio ancora manca al mio palato. Leggi il libro, guarda il film! Entrambi dolcissimi, mi dicono e si raccomandano. Sembra che si pianga e che si rida, non solo ricette ma cultura giapponese, alberi di ciliegio, cose belle e buone e un segreto commovente.
IL TRASLOCO, Paolo Morelli
Ma la genialità: scrivere un libro dedicato al trasloco, cosa che tutti fanno almeno una volta nella vita e cosa che perseguita a più riprese gli spiriti più nomadi e irrequieti. Che palle il trasloco: io solitamente arrivo a guardare le ultime cose da portare via con un’immensa e violenta voglia di buttare tutto. Non ho ancora letto il libro ma mi è già piaciuto scovarlo.
STORIE DI MATTI, Arianna Porcelli Safonov
Probabilmente tutti potremmo scrivere un libro sui matti, da tanti che ce ne sono e che ci circondano, in ogni luogo, in ogni social. E infatti “hanno un sacco di like”. Qualcuno conoscerà l’autrice per il suo blog Madame Pipì dalle frasi brevi che ispirano riflessioni della durata di una pipì. Nel libro (il suo secondo all’attivo) trova adeguato spazio per sfogare la sua ironia, per sdrammatizzare i convinti e per descrivere i nuovi matti (e mi parte in testa la sigla de I nuovi mostri di Striscia) che girano liberi e indisturbati, che sono tra noi, che forse siamo noi.
GENERI DI CONFORTO, Sorelle Passera
La giuoia che ho di conoscere personalmente le sorelle Passera che elargiscono sorrisi, ottimismo e voglia di mangiare. Hanno pubblicato un libro, ci hanno messo ricette, aneddoti, storie di vita e album di famiglia. Ce l’ho fra le mani da una settimana e lo sto amando moltissimo. E’ confortante sapere che hanno una madre che, dopo un pasto completo, domanda a tutti i commensali “friggo due cotolettine?”. Il mio primo obiettivo? Rifare la focaccia anarchica della sorella Gigi e il cous cous saudade della sorella Marisa.
NINFEE NERE, Michel Bussi
Ninfee Nere è un quadro di Claude Monet nel quale, si dice, lui abbia voluto ritrarre la propria morte imminente. Il libro giallo da Monet prende il titolo, l’ambientazione a Giverny (villaggio di campagna della Normandia in cui il pittore visse e morì), le sue tele quali oggetto di misteriosa sparizione e l’atmosfera di morte che scaturisce da una serie di omicidi. Lettura molto scorrevole, trama eccezionale, colpi di scena e soluzioni imprevedibili in una storia davvero ben congegnata.
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