Non sapete con quale entusiasmo avrei tanto voluto scrivere un post sulle pubblicità più belle ma, nonostante gli sforzi e le vane ricerche, le mie preferite sono rimaste a quota due (dopo vi dico quali), perciò eccomi qui a considerare con voi quanto davvero con le pubblicità brutte si stiano sfiorando i livelli più bassi di creatività e talento marketing.
Alcuni esempi di pubblicità brutte
Lasciamo pure da parte quanta voglia abbiamo di immedesimarci nelle confidenze a madre circa i nostri fastidiosi pruriti intimi (per le pubblicità dei malesseri imbarazzanti a ore pasti ci sarebbe lo spazio per un rigurgitante capitolo a parte) ma potrei fare un breve elenco dei vade retro di altrettanto imbarazzo:
Ci dimostrano che le cose fatte bene si possono ancora realizzare, scavano nel cuore e coronano lo scopo conquistatore della pubblicità che sì, mi guiderà la mano sullo scaffale di quella birra e di quella polpa di pomodoro perché la cura del loro racconto mi fa confidare nell’altrettanta cura del loro prodotto.
Tutto il resto è … purché se ne parli.
0 Commenti
Ahah, allora sono di parte perché mi piace tutto, pure il modo in cui è “decantata” !
e la nuova del buondì? mammamia….ma cosa abbiamo fatto di male?
Gli zombie li sto somatizzando male…
mi sembra che quelle buone restino solo le pubblicità natalizie (di tre anni fa ;-))
La tua è più… voglia di panettone!!! Che condivido 😀
ahaha,come fai a saperlo? :-)))))