Che su Instagram sia pieno di case spettacolari lo sappiamo benissimo, ma sono davvero così le case normali? Ovviamente no e il profilo Normalize Normal Homes, gestito da Gaia Spizzichino, si occupa proprio di questo: a colpi di ironia e commenti sarcastici dissacra ogni dettaglio irrealistico delle case da social.

Normalize Normal Homes è un inno alla vita reale, fatta di case non sempre in ordine, ciabatte per le prese elettriche, angoli improvvisati per lo smart working e flaconi di cosmetici di colori diversi. Sicuramente è un profilo Instagram confortante, che combatte l’inadeguatezza che si può provare vedendo la perfezione (presunta) delle case altrui. Ma Normalize Normal Homes non si ferma solo all’arredamento e va oltre, normalizzando anche i piatti non sempre instagrammabili che però prepariamo spesso: dalle crostate non perfette, ai ravioli comprati, alla pasta al tonno. Insomma, questo profilo è una ventata di quotidianità e normalità nell’universo patinato di Instagram, ma per capire meglio di cosa si tratta, lasciamo la parola alla sua creatrice.
Le case normali raccontate da Gaia di Normalize Normal Homes
Come ti è venuta l’idea per questo profilo? È stata l’ispirazione del momento o era un progetto editoriale sul quale lavoravi da molto?
L’idea mi è venuta per gioco pubblicando dei commenti sul mio profilo privato che hanno divertito molto la mia cerchia di amici più stretti, non è stato pianificato a tavolino.
Parli spesso del minimalismo magico, ci racconti esattamente di cosa si tratta?
Prende il nome, con rispetto, dal ben più rilevante realismo magico, i minimalisti magici sono coloro che inspiegabilmente riescono a vivere di niente in case vuote, devono essere per forza dei maghi! Ovviamente è un’estremizzazione parodistica del trend del minimalismo molto in voga ultimamente.

Nei tuoi post parli non solo di arredamento, ma anche di cucina, che qui su Marte è sempre un argomento fondamentale: qual è secondo te il piatto più inflazionato nella perfezione culinaria di Instagram e qual è invece quello che cucini spesso, anche se non è instagrammabile?
Domanda difficile questa! Sicuramente il toast che travalica i confini italiani e parla un linguaggio globale, soprattutto se a base di avocado potrebbe essere il simbolo di una generazione. Io cucino spesso delle sanissime minestre di legumi e verdura molto poco instagrammabili.

Se dovessi dare un consiglio a una persona che sta per trasferirsi in una nuova casa, cosa sono per te gli oggetti essenziali e veramente utili, anche se magari non bellissimi da vedere?
Quelli di cui parliamo sul mio account. La ciabatta della vergogna con le sue prese elettriche multiple, lo stendino da compagnia e tanti altri di cui parleremo prossimamente.

Tutta questa iniezione di normalità è sicuramente confortante, ma ci stancheremo mai di sognare le case Pinterest con mille cuscini, muri di mattoni e tappeti di pelliccia? Io di sicuro no!

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