Per la rubrica consumatori ed economia domestica che ogni tanto compare su Marte per via di esperienze personali che commuto in servizio pubblico, oggi atterriamo sul discorso prezzi fissi e indicizzati delle bollette della luce sui quali può essere utile un po’ di chiarezza e spiegazioni.
Grazie alla liberalizzazione del mercato energetico, infatti, gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla comparsa di numerosi fornitori di energia elettrica e di conseguenza da una maggiore concorrenza. Oggi noi consumatori abbiamo una vasta gamma di offerte tra le quali scegliere e ciò può risultare complicato, ma la distinzione principale va fatta proprio tra le proposte a prezzo fisso e quelle a prezzo indicizzato.
Come funzionano le offerte a prezzo bloccato
Le cosiddette offerte energia elettrica prezzo bloccato sono quelle che prevedono un costo fisso per la componente energia. Ciò significa che per tutta la durata del contratto, in genere non inferiore ai 12 mesi, il prezzo relativo alla materia prima non cambia anche se il mercato ha delle oscillazioni, e gli aumenti delle bollette sono dovuti solo a un consumo maggiore.
In questo modo, è possibile tutelarsi dai rincari e pianificare le spese con maggiore accuratezza.
Infatti, basta guardare le bollette precedenti per conoscere sia i consumi che gli importi corrisposti nel tempo, così da poter avere una stima affidabile dei pagamenti futuri. Attenzione però, perché è sempre importante leggere con attenzione il contratto per verificare che non ci siano dei costi nascosti, applicati dai fornitori per poter garantire dei prezzi più bassi nel lungo periodo.
Come funzionano le offerte a prezzo indicizzato
Nelle offerte a prezzo indicizzato, il prezzo dell’energia elettrica dipende dal mercato all’ingrosso in ogni periodo. Nel mercato tutelato, le variazioni venivano considerate secondo un arco di tempo trimestrale, ma con l’introduzione del mercato libero ogni fornitore può fissare il periodo che preferisce, indicandolo sul contratto. Anche l’indice di riferimento viene scelto in completa autonomia, sebbene in genere venga utilizzato il prezzo praticato dall’ARERA (l’agenzia che fissa i prezzi dell’energia) con uno sconto.
Se i fornitori utilizzano formule di indicizzazioni proprie, però, sono tenuti a descrivere in maniera chiara il meccanismo di indicizzazione, nonché il prezzo minimo e quello massimo raggiunti nell’anno precedente.
Questa formula contrattuale può essere molto conveniente quando ci sono ribassi nel mercato ma, se il mercato non è favorevole, il costo mensile da pagare potrebbe essere piuttosto elevato. Per questo motivo, questa offerta è adatta principalmente a chi ha una certa propensione al rischio e preferisce affidarsi alle fluttuazioni del mercato, mentre è poco indicata per chi predilige una pianificazione attenta del budget domestico mensile senza troppe sorprese.
Che cos’è il prezzo della materia energia?
Come già detto, le offerte a prezzo fisso e quelle a prezzo indicizzato si differenziano in base al prezzo praticato dall’operatore per la componente energia. Ma cosa indica questo termine? Rappresenta il costo della materia prima, dell’energia vera e propria, ed è espresso in euro per chilowattora (€/kWh).
Questo prezzo viene determinato al netto dei corrispettivi, ed è riportato necessariamente nei contratti, con la dicitura “corrispettivi per l’energia” oppure “prezzo dell’energia”. Tuttavia, non è riportato in maniera dettagliata sulla bolletta. Quello che il consumatore può leggere sulla propria bolletta mensile, infatti, è il “prezzo medio unitario dell’energia elettrica” (definito anche “costo medio unitario al kWh”) che comprende anche altre componenti capaci di influenzare il costo finale.
Dunque la verità è che, dal momento che la composizione del prezzo comprende molte variabili, sebbene si possa riuscire a fare una stima, l’unico modo per sapere quanto effettivamente si pagherà è aspettare di ricevere la prima bolletta!
Come calcolare il consumo annuale di energia in KwH
Per trovare la tariffa più adatta è necessario conoscere il proprio consumo annuo di energia elettrica che si ottiene sommando tutti i KwH rilevati nelle ultime 6 bollette bimestrali.
Per sapere qual è il prezzo al KwH che si sta pagando attualmente occorre ricordarsi di togliere l’importo del canone RAI fatturato in tutte le bollette ad eccezione di quelle di novembre e dicembre (perché il canone RAI è spalmato su 10 mesi).
Quando termina il mercato tutelato e le offerte a prezzo fisso
Se non vi siete mai interessati a queste questioni perché siete sempre rimasti nel mercato tutelato, sappiate che dal 10 gennaio 2024 questo cesserà di esistere e bisognerà quindi fare un contratto con un fornitore del libero mercato.
Qual è la morale della favola? Poiché in questi ultimi anni stiamo attraversando diverse turbolenze politiche e sociali che si ripercuotono sull’economia (purtroppo chi ha un mutuo a tasso variabile ne ha sentito il dolore) e dunque anche sul mercato dell’energia, potrebbe essere saggio considerare un contratto a prezzo fisso nel caso si trovi un operatore che offre una buona tariffa da bloccare per più mesi possibili.
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